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Legacy of Kain: Defiance

Si sono inseguiti per tanti anni, ma ora è giunto il momento dello scontro finale. Kain e Raziel sono pronti a rivelare tutti i segreti del regno di Nosgoth e rispondere a tutti gli interrogativi sollevati dai precedenti capitoli... Defiance è qui tra noi.

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   20/07/2005

Raziel si veste di verde

La versione verde-crociata di Legacy of Kain Defiance, vanta un comparto tecnico superiore rispetto alla controparte PS2, che, oltre ad
annullare quasi del tutto gli sporadici rallentamenti, velocizza i caricamenti e mostra texture più definite, anche grazie ad un ottimale
utilizzo del bump mapping. Sul fronte della gestione di fonti di luce le differenze sono invece minime, ma si avverte comunque qualche
miglioria, utile ad elevare il titolo Crystal Dynamics all'altezza delle migliori produzioni Xbox. I controlli traggono invece beneficio dalla
maggiore sensibilità del pad Microsoft, che permette una più alta precisione nelle situazioni di combattimento e una maggiore fluidità nelle
fasi d’esplorazione. Il comparto audio è identico alla versione PS2 con la sensazione di una maggiore cura nella gestione del 5.1, che
tocca, ovviamente il suo apice, utilizzando un collegamento a fibre ottiche; sempre ottimo il doppiaggio anche qui completamente in
italiano.
Elvis Novelli

Botte da Vampiri

In Legacy of Kain: Defiance sarà possibile impersonare quindi sia Raziel che Kain, attraverso 15 capitoli che alterneranno il giocatore al comando dei due protagonisti, fino a giungere all’inevitabile incontro-scontro. In entrambi i casi il gioco sarà un action/adventure in terza persona, ma il modo di affrontare i livelli sarà leggermente diverso. Le missioni che vedranno come protagonista Kain saranno infatti improntate maggiormente sull’azione e sui combattimenti, mentre la parte esplorativa sarà limitata al ritrovamento di alcune chiavi o tomi di potenziamento per la spada, necessari ad esempio per l’apertura di determinate porte. Proprio il sistema di combattimento ha subito una notevole cura nella sua realizzazione: durante il corso dell’avventura sarà possibile infatti apprendere nuove mosse e combo, ampliando dinamicamente il set di mosse a disposizione. Kain disporrà inoltre di poteri derivanti dalla telecinesi, che gli permetteranno di scaraventare nemici dalla distanza, facendoli cadere magari in un dirupo o infilzare in spuntoni presenti nelle vicinanze, oppure attivare particolari ingranaggi. La barra d’energia equivale, come nei precedenti Blood Omen, alla sete di sangue del protagonista, che per rimanere sempre nel pieno delle forze dovrà succhiare la linfa vitale degli umani che ucciderà sul suo cammino. Ma non è finita qui, anche la spada potrà essere nutrita del sangue degli avversari, e quando sarà completamente carica, potrà fornire al protagonista principale una devastante mossa in grado di annientare tutti i nemici presenti nelle sue vicinanze. Al comando di Raziel l’ago della bilancia sarà invece orientato principalmente verso la risoluzione di puzzle, senza tuttavia rinunciare a frenetici combattimenti. Sfruttando la possibilità di passare in maniera (quasi) indolore tra il mondo reale e quello spettrale, Raziel potrà superare ostacoli apparentemente insormontabili, grazie anche al fatto che passando da un mondo all’altro la conformazione di alcuni edifici cambierà, sbloccando magari nuovi passaggi. Le mosse disponibili sono per la gran parte simili a quelle in possesso di Kain, ma differiscono ad esempio nell’uso della Soul Reaver (la mietitrice di anime), che grazie ai poteri elementali che le verranno infusi durante il corso del gioco, sarà indispensabile per la risoluzione di alcuni puzzle, che con Kain solitamente vengono risolti grazie all’uso della telecinesi. Ulteriore differenza risiede nelle modalità di nutrimento di Raziel, che per sopravvivere si ciberà delle anime dei malcapitati avversari.

Le Tecnique

Le ambientazioni e lo stile scelti dallo sviluppatore contribuiscono a rendere Defiance un titolo molto affascinante dal punto di vista grafico, grazie anche ad un ottimo uso delle texture, alla ricostruzione minuziosa di edifici di chiara ispirazione gotica e dark e in generale per merito di un generoso motore grafico, sicuramente tra i migliori apparsi su Playstation 2. Escludendo la pulizia grafica purtroppo non eccellente, il titolo vanta ottimi modelli poligonali per i protagonisti principali, effetti particellari di buona fattura (notevole la realizzazione del mondo spettrale di Raziel) ed una fluidità sempre elevata, che però talvolta inciampa su rallentamenti alquanto strani, anche in situazione dove non è presente alcun nemico su schermo. Il difetto più grave risiede invece nella telecamera, che pur comportandosi normalmente in una buona parte delle occasioni, lascia talvolta il giocatore in una prospettiva difficile da gestire nelle sezioni platform, oppure a combattere in punti ostruiti da particolari in primo piano, senza l’uso dell’effetto di trasparenza divenuto oramai la regola in giochi di questo genere. Passando al lato sonoro, non possiamo non segnalare la bontà della traduzione in Italiano, sia per quanto riguarda i testi che il doppiaggio, che pecca forse in una certa ripetività per i personaggi di secondaria importanza. Le musiche si adattano dinamicamente alle situazioni di gioco e in generale contribuiscono a rendere affascinante l’atmosfera che permea l’ultimo capitolo della saga di Kain.

Come già accennato in fase di introduzione, Crystal Dynamic ha finalmente deciso di svelare gran parte dei segreti che circondano i due protagonisti principali, e indubbiamente possiamo affermare che il plot narrativo è uno degli elementi portanti di questo Defiance: ben sviluppato, con diversi spunti originali e in generale interessante. Il sistema di gioco basa la sua forza sulla fase di combattimento, curata in ogni particolare, e sull’azione varia e frenetica, grazie alle numerose mosse disponibili per i due protagonisti. Il gioco pecca però di una certa linearità di fondo e di un livello di sfida non troppo elevato, difetti ben visibili che vengono per fortuna mitigati (anche se non completamente) dalla trama e dal sistema di gioco.

Commento

Defiance si rivela essere uno dei migliori capitoli della saga di Legacy of Kain, sicuramente il migliore dal punto di vista narrativo e
(probabilmente) artistico. Un sistema di combattimento vario e divertente, la possibilità di affrontare due stili di gioco diversi ed una
buona longevità sugellano un titolo assolutamente imperdibile per i fan della saga e consigliato gli amanti degli action/adventure. Una
migliore gestione della telecamera ed una minore linearità avrebbero potuto invero far toccare al titolo vette ancora più alte, degne dei
migliori esponenti del genere.

    Pro:
  • Realizzazione tecnica notevole

  • Sistema di combattimento vario e divertente

  • Trama molto ben sviluppata


    Contro:
  • Gestione della telecamera non adeguata in certi frangenti

  • Troppo facile

I vampiri e le ambientazioni gotiche che spesso li caratterizzano hanno suscitato sempre un certo fascino in diversi campi, a partire dalla letteratura, fino ad arrivare ai videogiochi. Defiance è il quinto capitolo di una saga, Legacy of Kain, ispirata appunto ai vampiri, che ha visto la luce nel lontano 1996 su Playstation con Blood Omen, un adventure con visuale a volo d’uccello ottimamente realizzato che vedeva come protagonista Kain, brutalmente ucciso da alcuni ladroni e successivamente trasformatosi in vampiro, pronto a giurare vendetta. Successivamente Crystal Dynamic decise di scorporare la saga in due tronconi, realizzando quindi due capitoli di Soul Reaver, adventure in terza persona incentrati sulla figura di Raziel, un vampiro trasformato in spettro in seguito all’insubordinazione allo stesso Kain, diventato nel frattempo re del regno di Nosgoth. Questi due capitoli potevano vantare un ottimo comparto tecnico ed un buon sistema di gioco, ma una trama che spesso lasciava troppi interrogativi, fino ad arrivare ad un finale solamente abbozzato. Quasi in contemporanea col secondo Soul Reaver è uscito Blood Omen 2, che riprendeva le vicende di Kain ma che purtroppo non poteva vantare della stessa qualità del fratello minore, sia dal punto di vista tecnico che da quello puramente ludico. Con Defiance la software house Americana ha deciso infine di riunire in un unico capitolo le vicende dei due carismatici antagonisti e di rispondere alla gran parte degli interrogativi sollevati nei precedenti episodi, con grande gioia dei fan della serie e dei nuovi adepti, che non avranno grosse difficoltà a godere di questo titolo, grazie ad uno sviluppo narrativo colmo di spiegazioni e di richiami agli eventi passati.