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Legion Arena: Cult of Mithras - Recensione

Tornano i fantasmi nell'espansione di Legion Arena: e questa volta sono incubi!

RECENSIONE di Luca Olivato   —   04/07/2006

Nell’ambito della nuova ottica distributiva della società esce in questi giorni l’expansion pack Cult of Mithras, disponibile attualmente solo online sotto forma di un piccolissimo file zip (appena 9 Mbyte).

Ricordando Rome

Si tratta di un curioso strategico in tempo reale che prende ispirazione dalla saga Total War: una volta scelte le unità da mandare in battaglia, si decide preventivamente in che modo disporle, approfittando della configurazione morfologica dello scenario di gioco, e si impartiscono successivamente – e in tempo reale – gli ordini semplicemente cliccando col mouse. Al termine di ogni scontro si guadagnano punti bonus da spendere per rimettere in sesto le unità ferite, potenziare quelle che hanno raggiunto l’esperienza sufficiente a passare di livello, reclutare le nuove e più letali macchine d’assedio che inizialmente erano inaccessibili per costo. [C]

In Cult of Mithras le legioni romane sono sopraffatte da un misterioso esercito in Gallia
In Cult of Mithras le legioni romane sono sopraffatte da un misterioso esercito in Gallia
Una scheda riepilogativa delle unità: ci si può accedere tra una battaglia e l'altra
Una scheda riepilogativa delle unità: ci si può accedere tra una battaglia e l'altra

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Poche idee... ma confuse!

L’idea di base è effettivamente semplice, e proseguendo con le battaglie ci si accorge di quanto, sulla carta, dovrebbero essere importanti pianificazione e gestione dell’esercito per avere la meglio sulle truppe controllate dall’avversario. In realtà la scarsa intelligenza artificiale e le ristrette dimensioni delle mappe (elementi che non sono stati migliorati dall’espansione) finiscono col rendere gli scontri a meri attacchi frontali privi del minimo tatticismo. Durante una partita è capitato di attaccare (con tutto il nostro esercito) un’ala dello schieramento avversario senza che le truppe adiacenti facessero il minimo sforzo per aiutare i poveri malcapitati: errori grossolani che non avrebbero dovuto essere presenti, visto che di contorno c’è ben poco, sia dal punto di vista della struttura di gioco, rimasta praticamente inalterata, che da quello tecnico.

Non si attendevano certo modifiche rivoluzionarie da un semplice file di 9 Mbyte, ma dopo aver provato Cult Of Mithras abbiamo realizzato che le uniche aggiunte riguardavano le nuove unità e alcune mappe (per la precisione 35). Permangono dunque anche i limiti tecnici derivati soprattutto dalla natura del gioco (è un titolo a basso budget), come l’impossibilità di ruotare la telecamera, la pochezza di elementi grafici presenti nelle mappe, il fastidioso effetto clipping. Viene da chiedersi perché queste piccole software house non vogliano rivalutare le due dimensioni, visto che i risultati sarebbero di gran lunga migliori.

Legion Arena: Cult of Mithras - Recensione
Legion Arena: Cult of Mithras - Recensione

Il fatto che per poter accedere alla nuova campagna dei demoni sia necessario aver completato tutte quelle del gioco originale conferma che l’espansione è stata dedicata ad una fascia estremamente esigua di utenza, ed è pertanto solamente a chi ha amato alla follia Legion Arena che consigliamo di prendere in considerazione Cult Of Mithras: la pochezza tecnica, la ripetitività dell’azione e il prezzo non propriamente accattivante (è proposto a 15 $) lo rendono poco desiderabile per la maggior parte dei giocatori.

Commento finale

Nulla di buono in questa nuova fatica di Slitherine Software: non ci attendevamo miracoli o stravolgimenti radicali da una semplice espansione, ma era lecito attendersi qualcosa di più, soprattutto per quanto riguarda il bilanciamento delle unità e il miglioramento dell'intelligenza artificiale. Poco riuscito anche il prezzo di lancio: insomma, un gioco da dimenticare.

Pro

  • Dimensioni contenute del download
Contro
  • Ripetitività dell'azione
  • Limitata intelligenza artificiale

Slitherine Software, sviluppatore indipendente del Regno Unito, ha all’attivo diverse collaborazioni con major del calibro di Westwood e una lunga serie di titoli strategici recentemente arricchitasi con Legion Arena, recensito da Multiplayer.it qualche mese fa.