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Lode Runner, recensione

Un altro classico dei videogame torna in un remake pensato appositamente per i cellulari. Stiamo parlando di Lode Runner, gioco nato nei primi anni '80, che seppe innovare introducendo una meccanica a metà fra i giochi d'azione, i platform e i puzzle game. Ogni stage vedeva il nostro personaggio saltare su piattaforme e salire scale con l'obiettivo di raggiungere l'uscita, e per disfarsi dei nemici bastava scavare delle fosse...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   31/10/2007

Per il periodo in cui è uscito, Lode Runner ha davvero svolto il ruolo di "pietra miliare", introducendo dinamiche fresche ed efficaci all'interno di un mercato ancorato a pesanti limitazioni tecniche, dove l'estro e la fantasia degli sviluppatori facevano davvero la differenza. Il paragone con il mondo dei videogame per cellulare è lampante, anche se ormai le innovazioni tecniche sono sotto gli occhi di tutti e si riesce ad ottenere risultati paragonabili a quelli delle vecchie console a 16 bit. Questo discorso non riguarda Lode Runner, però, un titolo che ha sempre fatto leva sulla sostanza più che sulla forma e che conferma la propria linea anche in questa nuova versione mobile.

Il nuovo Lode Runner impone fin da subito i suoi numeri: ben ottanta stage, tutti immediatamente disponibili, che insieme all'innovativo editor non potranno che entusiasmare i fan del gioco originale. Vale la pena di spendere qualche parola subito per quest'ultima feature, relativamente inedita per quanto concerne il wireless gaming: avremo completamente carta bianca nella costruzione di un livello da zero, con una serie di "strumenti" posizionati nella parte destra dello schermo che ci permettono di creare mura, scale, nemici e via dicendo. E il gioco "classico"? Be', è lo stesso di sempre: controlliamo un personaggio pacioccoso (ben diverso dall'omino bianco della prima versione) e dobbiamo trovare il modo di raggiungere l'uscita in ogni stage, evitando il contatto con i nemici e usando scale e piattaforme. Il sistema di controllo è estremamente semplice: con il joystick muoviamo il nostro alter-ego, mentre sono i due tasti funzione a farci scavare fosse a destra o a sinistra. Ogni buco che facciamo nel terreno non dura in eterno e dopo qualche secondo sparisce, dunque dobbiamo calcolare bene i tempi quando intrappoliamo gli avversari e dobbiamo altresì fare attenzione alle superfici che non è possibile scalfire. È chiaro che la difficoltà sale gradualmente a seconda del livello.

La realizzazione tecnica di questo remake di Lode Runner è certamente più ricca rispetto all'originale, ma per molti versi mantiene le medesime caratteristiche di essenzialità: il personaggio non vanta un design eccezionale né un parco animazioni nutrito, e lo stesso si può dire dei nemici che si incontrano. Gli stessi stage sono abbastanza poveri di elementi e di colori. Insomma, gli sviluppatori si sono limitati a rendere il gioco esteticamente funzionale all'azione, da sempre punto di forza del franchise. Quello che conta, agli occhi dei nostalgici, è che gli input vengano recepiti prontamente e che il joystick del telefono non si riveli un ostacolo insormontabile perché il personaggio possa muoversi rapidamente nelle varie direzioni. In tal senso, Lode Runner si comporta piuttosto bene.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

La nuova riduzione mobile di Lode Runner prova solo timidamente a rinfrescare il gioco originale a livello estetico. Più che altro basa il proprio appeal su una meccanica ultracollaudata, che riesce a divertire e coinvolgere anche a distanza di anni. Sotto questo punto di vista, l'esperimento di Hudson è perfettamente riuscito: ottanta livelli terranno a bada per un bel po' di tempo i nostalgici della serie, con l'innovativo editor che si rivela un'aggiunta simpatica e indovinata. Se avete voglia di cimentarvi di nuovo con il classico Lode Runner, insomma, questo è proprio il gioco che fa per voi, anche se disponete di un terminale di fascia bassa. I videogiocatori più attenti all'aspetto tecnico, invece, farebbero bene a guardare altrove...

PRO

CONTRO

Pro: Gameplay classico Ben ottanta livelli di gioco... ...e con l'editor se ne possono creare di nuovi Contro: Tecnicamente mediocre Consigliato solo ai nostalgici Talvolta macchinoso