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Loki - Recensione

Un'epica avventura in cui combatteremo fianco a fianco con gli dei delle antiche mitologie, un viaggio attraverso le epoche che ci porterà alle soglie del tempo per reclamare la divinità.

RECENSIONE di Luca Paladino   —   24/07/2007

Ascensione

Loki mette il giocatore nei panni di un mortale che, attraverso le sue peregrinazioni, sfiderà gli dei fino a raggiungere il loro stesso status di immortale.
All'inizio di ogni partita si è chiamati a scegliere il tipo di eroe da condurre attraverso l'avventura e il ventaglio di scelta è piuttosto standard: c'è il guerriero nordico, classico picchiatore con armi ravvicinate, c'è la combattente greca, più abile con le armi a distanza, poi troviamo la sciamana azteca, che si pone a metà strada fra una necromante ed un mutaforma, ed infine c'è il mago egizio che, come il nome suggerisce, è esperto nell'arte di lanciare incantesimi. Ci sono tre livelli di difficoltà, ognuno sbloccabile solo dopo aver terminato il precedente: Umano, Eroico e Divino. Naturalmente, ogni eroe ha le sue statistiche e le sue abilità. Infine, alcuni livelli sono generati casualmente. Attenzione, non tutti lo sono ma solo alcuni, contrariamente a quello che c'è scritto sulla confezione che lascia intendere che tutti i livelli lo siano!

non tutti i livelli sono generati casualmente, contrariamente a quello che c'è scritto sulla confezione

Ascensione

Ma cosa accomuna le divinità egizie, quelle azteche, nordiche e greche? La storia è ambiziosa e prende spunto dal momento in cui un servitore di Seth, dio del deserto e, in questo caso, del caos, risveglia il suo padrone dal sonno eterno, liberandolo dalla sua prigionia. Seth, naturalmente, dopo millenni segregato in un sarcofago decide che è ora di vedere il mondo e perciò inizia a visitare quei posti che non ha mai visto prima, lasciando in ognuno di essi un segno tangibile del suo passaggio. E così, davanti agli occhi dell'eroe, si svela una congiura di dimensioni incredibili, dato che coinvolge gli stessi dei e che potrà cambiare il destino di tutti i mondi coinvolti. Opinabile la scelta di Cyanide di mostrare il vero finale solo dopo aver completato il gioco alla difficoltà Divino.

Loki - Recensione
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Ascensione

La narrazione e, congiuntamente, l'avanzamento di gioco non sono lineari. Scelto l'eroe, il giocatore viene a trovarsi nel mondo nativo di quest'ultimo e dovrà portare a termine tutte le quest presenti prima di poter accedere alle Soglie del Tempo. Le Soglie del Tempo non sono altro che un punto di unione fra i diversi mondi. Una volta guadagnato accesso alle Soglie, il giocatore potrà liberamente spostarsi fra i vari reami, aiutato da una pietra del trasporto con cui raggiungere direttamente qualunque livello visitato in precedenza. Nel corso del suo epico viaggio, l'eroe potrà vivere momenti importanti della storia e della mitologia, prendendo parte all'assedio di Troia o sventando il Ragnarok ad esempio. [C]

Sotto le radici dell'albero più grande del mondo troviamo il verme più grande del mondo. Logico, no?
Sotto le radici dell'albero più grande del mondo troviamo il verme più grande del mondo. Logico, no?
Un oggetto leggendario! In tutto il mondo nordico ne abbiamo trovato uno solo! Con l'ultima patch sono diventati rarissimi
Un oggetto leggendario! In tutto il mondo nordico ne abbiamo trovato uno solo! Con l'ultima patch sono diventati rarissimi
Un dungeon infuocato. Trovare la strada in questi posti è quasi impossibile, anche perchè non si vede niente
Un dungeon infuocato. Trovare la strada in questi posti è quasi impossibile, anche perchè non si vede niente

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Eroi e Divinità

Così come da tradizione, l'eroe possiede un pugno di attributi da modificare salendo di livello. Si tratta delle solite cose: forza, destrezza, intelligenza, vitalità ed energia. In questo, gli sviluppatori hanno deciso di mantenere uno schema classico, senza stravolgere nulla. Le abilità, invece, sono strettamente legate alle divinità venerate dall'eroe.
Utilizzando un altare, l'eroe può decidere di venerare una sola di queste divinità per volta o, addirittura, nessuna. A seconda della scelta fatta, parte dell'esperienza guadagnata in battaglia verrà devoluta in punti fede o meno. Allo stesso modo dell'esperienza, quando la fede raggiunge un certo valore si guadagna un punto abilità da spendere nell'albero relativo al dio scelto.
In ogni istante si può decidere di tornare all'altare e cambiare la divinità, in modo che i punti guadagnati da quel momento in poi potranno essere spesi nelle abilità del nuovo dio. In più, è sempre possibile azzerare i punti spesi in un certo albero e riassegnarli diversamente.
Un modo alternativo per guadagnarsi i favori degli dei, cioè per aumentare i punti fede, consiste nell'offrire sull'altare gli oggetti raccolti. Naturalmente gli dei rifiuteranno qualunque oggetto normale, preferendo quelli magici. Più è potente un oggetto e più punti fede saranno accreditati all'eroe.

una prima cosa che balza all'occhio è la gestione dell'inventario... Si perde la caratterizzazione visuale a favore di un elenco più ordinato ed asettico

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Eroi e Divinità

Con gli oggetti raccolti, la cui generazione è rigorosamente casuale, l'eroe potrà decidere cosa fare: li potrà tenere, vendere ai mercanti, o portare dal fabbro.
Il fabbro permette di smontare gli oggetti, di rimontarli, di renderli più potenti o di riciclarli per ottenere le materie prime da cui sono composti. Attenzione, però, perchè si possono ricombinare solo oggetti dello stesso tipo: non si potrà montare un'ascia sull'elsa di una spada, ad esempio.
Il fabbro, poi, permette di incastonare rune e riforgiare oggetti, ad esempio ricoprendo una miserrima tunica di pellame con uno strato di ferro, rendendola infine più resistente.
Una prima cosa che balza all'occhio è la gestione dell'inventario. Sparisce il classico pannello con la figura dell'eroe, gli slot per l'equipaggiamento e la griglia piena di oggetti, sostituiti da un elenco ordinato per categorie, che possono essere espanse o contratte, e dal quale è possibile vedere l'oggetto selezionato evidenziandolo col mouse. Si perde dunque la caratterizzazione visuale dell'inventario a favore di un elenco più ordinato ed asettico.

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Eroi e Divinità

Come abbiamo già visto, Loki è pieno di quest e spesso capiterà di completarne una o una parte durante un momento particolarmente concitato, magari in un'area popolata di creature ostili. Purtroppo ai ragazzi di Cyanide non è passato per la testa di bloccare gli attachi dei nemici durante l'apparizione del messaggio di aggiornamento della quest, per cui ci troveremo spesso a menare mazzate quando vorremmo poter sapere cosa diavolo c'è scritto in quel riquadro e, in certe situazioni, risulta davvero una cosa seccante.
Purtroppo c'è anche un'altra grande magagna, poichè i bonus di alcuni attributi sono sbagliati.
E già. Se trovate uno scudo che vi dà +2 di Forza e +3 di Forza non vuol dire che avrete +5 di Forza, ma che avrete +2 di Forza e +3 di Destrezza. Altre volte la Destrezza verrà confusa con l'Intelligenza e di nuovo la Forza con la Destrezza.
Siamo alla patch 1.0.5.0, che non è proprio la prima, quindi di possibilità per correggere quest'errore se ne sono già avute abbastanza, ma noi restiamo fiduciosi che presto o tardi gli sviluppatori verranno a capo di questa brutta faccenda. Nel frattempo, si tratta di un errore che incide in maniera negativa sulla valutazione finale.

Loki - Recensione
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Mondi ai nostri piedi

Il mondo di Loki è particolarmente grande e garantisce molte ore di gioco, prima di vederne la fine. Esso è costituito dai quattro reami, nordico, azteco, egizio e greco, più le Soglie del Tempo, che è una specie di hub centrale di raccordo. Ogni reame ha un villaggio in cui l'eroe può raggiungere l'altare del suo dio, commerciare, cercare quest e richiedere i servizi del fabbro. Dal villaggio, poi, si dipanano una o più vie d'uscita per raggiungere l'esterno.

Loki ci trasporta in aree a compartimenti stagni e, fra un'area e l'altra, c'è un lungo intervallo di caricamento

Mondi ai nostri piedi

Come già detto, alcuni livelli sono generati casualmente, mentre altri no. Si tratta di aree di raccordo fra zone di particolare rilievo e si distinguono per il fatto di essere costruite a blocchi. Si tratta, in buona sostanza, di una progressione di mini-aree unite e collegate in modo da formare un percorso per la maggior parte lineare, pur se con qualche deviazione ogni tanto.
Per la maggior parte, le aree visitate sono raggiungibili di nuovo tramite la pietra, eliminando di fatto ogni problema di backtracking.
Uno dei più evidenti difetti di questo sistema di mappe, però, è il fatto che esso sia costituito da zone scollegate fra loro. Dimenticate il mondo unico, senza soluzione di continuità e senza caricamenti di Diablo 2, poichè Loki ci trasporta in aree a compartimenti stagni, in cui ci sono dei punti di ingresso e dei punti di uscita e, fra un'area e l'altra, c'è un lungo intervallo di caricamento.

Loki - Recensione
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Mondi ai nostri piedi

In effetti, è proprio negli scenari che Loki perde molte delle sue potenzialità, a partire dal fatto che Cyanide sembra si sia prodigata a costruire mondi vasti, o meglio composti da tante aree, ma a discapito della varietà, poichè alla fine i reami sembrano riproporre lo stesso tema all'infinito. E' vero che un deserto è un deserto o che un ghiacciaio è un ghiacciaio, ma ci sono tante cose da poterci mettere dentro per ravvivare l'ambiente che sembra quasi ingiustificata questa mancanza, soprattutto quando di zone così ce ne sono molte. La differenziazione delle aree è molto limitata ed a ciò si aggiunge anche una generazione dei livelli calustrofobica, dove muoversi certe volte risulta altrettanto difficile che sopravvivere, soprattutto per un eroe che colpisce da lontano. A rendere le cose peggiori, ci pensa una telecamera che per qualche oscura ragione non si posiziona mai in maniera soddisfacente. Questo vuol dire che o è troppo vicina, o troppo alta, o troppo bassa, ma non si riesce quasi mai a trovare un'inquadratura che permetta di avere una visuale chiara dell'ambiente circostante e dei nemici, senza che qualche ostacolo ci finisca in mezzo. Fortunatamente, pareti, colonne, rocce e tutto il resto diventano trasparenti, quando finiscono davanti alla telecamera, ma non è sufficiente ad eliminare il senso di imprecisione fornito, anzi il senso di claustrofobia aumenta ancora di più.

Loki - Recensione
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Il lato affilato dell'ascia

Almeno, a ravvivare la situazione ci pensa il comitato di benvenuto offerto dagli abitatori di queste zone, che non esiteranno un minuto a venirci a stringere la mano, possibilmente per portarsela via.
I nemici sono presenti in gran quantità e varietà e, fortunatamente, trattandosi di mappe chiuse, non attaccano tutti insieme ma hanno un raggio visivo entro il quale si allertano e ci vengono incontro. Questo vuol dire gran caciara e sangue a profusione, ma anche tanti oggetti sparsi per terra da raccogliere a fine zuffa. Purtroppo, però, manca un tasto per evidenziare gli oggetti caduti, così come manca un tasto per evidenziare gli oggetti con cui si può interagire, diciamo forzieri, nascondigli e contenitori in generale. Raccogliere il meritato compenso, sul campo di battaglia, diventa dunque decisamente frustrante.
E poi non ci sono oggetti da rompere. Ricordate quei bellissimi barili che negli altri giochi basta sfiorare perchè vadano in mille pezzi, rivelando il loro contenuto di oro, oggetti magici e qualche lisca di pesce? Bene, in Loki manco l'ombra. Il bestiario del gioco è molto vario, presentando ogni genere di creatura, umana e non, e, per la gioia del piccolo massacratore che c'è dentro ognuno di noi, Loki non fa economia sulla dimensione dei vari nemici che incontreremo. Draghi, ragni, colossi, lupi, ne troveremo di dimensioni grandissime e saranno tra i boss più imponenti da sconfiggere. In tal senso, Loki se la cava egregiamente.

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Il lato affilato dell'ascia


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Commento

Loki è un prodotto dalla grande ambizione, che offre una storia curata, una longevità elevata (cosa rara di questi tempi), uno sviluppo dell'eroe meticoloso, ed una quantità di nemici enorme e grandemente varia, ma che fallisce proprio là dove vorrebbe eccellere.
La vastità del mondo si paga caro, poichè le aree sono povere di varietà e portano il giocatore ad annoiarsi presto. Le mappe generate casualmente garantiscono maggiore rigiocabilità, però al prezzo di una bassa mobilità al loro interno; cosa che si fa più grave per chi combatte a distanza. In una zona che vorrebbe essere aperta ma che in realtà è contorta e delimitata come un corridoio, diventa molto difficile portare avanti il proprio eroe fra ostacoli, strettoie e vicoli ciechi.
Un buon RPG che, sicuramente complice il prezzo budget a cui è venduto, ci sentiamo di consigliare ai più appassionati, con le dovute riserve di cui abbiamo appena parlato.

Pro

  • Longevità
  • Quantità e varietà degli avversari
  • Un gran numero di quest
Contro
  • Troppo ripetitivo
  • Mappe random claustrofobiche e contorte
  • Bug vari

Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi:

  • Sistema Operativo: Windows XP o Vista
  • Processore: 2 GHz
  • RAM: 512 MB
  • Scheda Video: GeForce 4 Ti o Radeon 9000 64MB, compatibile con DirectX 9.0c
  • Spazio su disco: 7.0 GB
Requisiti Consigliati:
  • Processore: 3 GHz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda Video: GeForce 6800 o Radeon, compatibile con DirectX 9.0c
Configurazione di Prova:
  • Sistema Operativo: Windows XP
  • Processore: AMD64 3200+
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: ATI Radeon 9800 Pro 256 MB