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Lost Planet: Trag Zero

Dopo la versione per Xbox360, Lost Planet arriva anche sui cellulari con un episodio appositamente creato da Capcom. Riuscirete a sopravvivere in condizioni estreme?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/04/2007

È pacifico che i videogame per cellulari assumano, nella maggior parte dei casi, la funzione di scacciapensieri e/o passatempo limitato. Questo loro status, però, li ha sempre privati della dignità che molto spesso possiedono, e il caso di Lost Planet: Trag Zero è emblematico in tal senso. Invece di sviluppare uno spin-off di nessun conto partendo dall'originale Lost Planet, infatti, Capcom ha deciso di produrre un mobile game con un suo perché, nella fattispecie un prequel del titolo per Xbox360 che ci mette nei panni di Gale, padre di quel Wayne che sulla console Microsoft fa strage di Akrid in alta definizione, e le cui peripezie sono finora state solo accennate. Agli ordini di uno staff tecnico, Gale deve esplorare sette enormi stage alla ricerca di oggetti chiave, non disdegnando lo scontro con gli alieni.

La meccanica di gioco che sta alla base di Lost Planet: Trag Zero è piuttosto semplice: all'interno di scenari bidimensionali, se vogliamo in stile Gauntlet, dovremo trovare dei particolari hot spot con il nostro personaggio mentre orde di Akrid ci attaccano senza remore. Il sistema di controllo vede il movimento deputato al joystick del cellulare (o agli equivalenti tasti numerici 2, 4, 8 e 6), il tasto FIRE (o 5) utilizzato per aprire il fuoco e i tasti di contorno (3, 7 e 9) che servono per visualizzare gli obiettivi della missione o utilizzare le armi extra a nostra disposizione. A questo proposito, è sempre bene controllare le casse che troveremo all'interno degli scenari, perché spesso nascondono granate, lanciamissili e quant'altro servirà a renderci la vita più facile durante i combattimenti. Combattimenti che sono regolati dalla presenza del fuoco automatico: una volta premuto FIRE (o 5), il personaggio comincia a sparare e non si ferma finché i nemici a tiro non vengono eliminati, con una mira automatica e la possibilità di muoverci come vogliamo per allontanarci dal pericolo. Ciò a cui dovremo prestare molta attenzione sono le due barre energetiche di Gale, una della salute e una della temperatura: quando la seconda termina, la prima comincia a calare velocemente fino al game over. Dunque dovremo ricordarci di raccogliere la sostanza che gli Akrid lasciano a terra dopo la morte, che servirà appunto a rimpinguare la barra della temperatura. Non dimentichiamoci che il pianeta perduto è tutto fuorché ospitale...

A livello tecnico, il prodotto Capcom è caratterizzato da elementi positivi e negativi. Il sonoro è costituito unicamente da una musica ripetitiva, di buona qualità e di una certa atmosfera, ma che ben presto ci ritroveremo a spegnere. Non ci sono effetti sonori, come spesso accade. Per quanto concerne la grafica, il personaggio purtroppo vanta pochissime animazioni e cammina letteralmente alternando due frame (gambe chiuse, game aperte), mentre gli scenari molto spesso sono composti da elementi ripetitivi. Va molto meglio con gli alieni, soprattutto con i "boss", che sono dotati di un minimo di animazione e di un design non troppo essenziale.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Lost Planet: Trag Zero è un gioco che tutti i fan di Lost Planet dovrebbero possedere, se non altro per scorgere nei dialoghi di Gale degli interessanti retroscena riguardo ciò che è avvenuto prima degli eventi narrati su Xbox360. Purtroppo la realizzazione tecnica di questo prodotto non è esaltante, e gli unici elementi che arricchiscono il gameplay stanno nella presenza delle armi aggiuntive e della doppia barra di energia. Per il resto, gli stage sono un po' troppo grandi e non è possibile salvare la partita se non li si porta a termine...

PRO

CONTRO

PRO

  • Interessante per i fan di Lost Planet
  • Musiche d'atmosfera
  • Armi aggiuntive

CONTRO

  • Tecnicamente mediocre
  • Stage troppo lunghi
  • Ripetitivo