2

Mad Tracks - Recensione

Load Inc. ci propone un tuffo nella nostra infanzia con un gioco per Live Arcade dedicato alle magiche macchinine...

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   05/06/2007
Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione

Vita da giocattolo

Mad Tracks non è un vero e proprio gioco di corse, è bene chiarirlo subito. Nemmeno con l'accezione allargata di "gioco di corse", con la quale si può comprendere anche Mario Kart, ad esempio, è possibile definire questo titolo di Load Inc. Si tratta di un insieme di mini-game, tutti da svolgere a bordo di automobiline giocattolo. La modalità principale, "Adventure", ci porta ad affrontare una serie di prove diverse, completando le quali se ne aprono altre fino al completamento della "mappa", composta da 15 discipline. L'impressione generale è quella di trovarsi davanti ad una sorta di party game su quattro ruote, giacché solo una piccola percentuale delle prove sono gare vere e proprie, le altre sono competizioni di vario genere, tutte da affrontare a bordo dei minuscoli mezzi: partite a biliardo nelle quali si devono spingere le palle corrispondenti al nostro colore in buca, un'interpretazione particolare del calcio balilla nel quale si deve fare goal colpendo la palla con la macchina, mini-golf automobilistici e quant'altro. La struttura di gioco durante le fasi in stile racing game è quella tipica della corsa-con-power-up, ormai decisamente familiare ad ogni giocatore con un minimo di esperienza: oltre a correre su piste intricate, che si sviluppano per lo più all'interno di ambientazioni domestiche e tra oggetti giganteschi (ovviamente sono le macchine ad essere minuscole), cercando di arrivare primo con l'abilità di guida, potremo contare sull'aiuto di varie armi disseminate per il tracciato, che ci consentiranno di colpire gli avversari con una nutrita serie di nefandezze assortite (missili, chiazze d'olio, mine, turbo ecc.). Per ricordare che si tratta di automobili giocattolo, c'è anche da tenere d'occhio il livello della carica meccanica, da dosare con attenzione durante la gara, anche se la cosa non rappresenta quasi mai un grosso problema per la velocità con cui si può risolvere la questione (rilasciando per pochi secondi il tasto dell'acceleratore). Non è una grande esperienza quella della corsa, minata da un design delle piste davvero scialbo e da una generale mancanza di equilibrio e mordente nel gioco. Manca quel bilanciamento quasi perfetto tra abilità di guida e capacità nell'uso delle armi che ha fatto la fortuna di illustri predecessori dello stesso genere, rendendo il tutto oltremodo piatto e ben poco divertente. Ovviamente, in multiplayer si guadagna in qualità, ma non si raggiungono, in ogni caso, le punte di gameplay che avrebbero sperato coloro che si attendevano un successore di Mario Kart, per dirne uno. Un po' meglio congegnati appaiono invece i mini-games, alcuni dei quali piuttosto divertenti, ovviamente anche in questo caso da affrontare esclusivamente in multiplayer, per essere goduti appieno. Alcune di queste sfide sono veramente originali e divertenti, il problema è che, generalmente, si risolvono in un tempo veramente breve, come dei piccoli lampi di gameplay piacevoli, ma che lasciano i giocatori un po' in sospeso. Da notare anche una strana organizzazione del gioco in multiplayer, che non consente agli utenti di rimanere connessi insieme all'interno di una lobby, una volta passati i pochi minuti in cui si svolge mediamente una prova: dopo la conclusione della partita, infatti, Mad Tracks costringe i giocatori a tornare alla schermata iniziale, aumentando la sensazione di un'esperienza di gioco frammentata.

Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione

A cosa giochiamo?

Le due modalità di gioco principali sono Adventure e Arcade. Sostanzialmente, la prima permette di scoprire i vari mini-game avanzando progressivamente di sfida in sfida, mentre la seconda consente di affrontare i vari giochi sbloccati nell’avventura singolarmente. Le specialità sono davvero numerose, e rappresentano in pratica un adattamento di varie tipologie di gioco all’utilizzo delle automobili. Nel mini-golf, ad esempio, dovremo guidare per tortuose piste fino ad un salto finale, da calcolare a dovere in modo da atterrare il più vicino possibile alla buca, nel già citato calcio balilla ci troveremo a giocare a squadre all’interno di tale gioco, cercando di spingere la palla in rete con la macchina, in una modalità dobbiamo correre su un tavolo apparecchiato per la colazione, cercando di far cadere tutti gli avversari a spinte o con l’uso delle armi, in un’altra variazione dovremo invece cercare di abbattere tutti gli oggetti presenti, sparecchiando la tavola. Le alternative sono molteplici, e probabilmente in espansione, vista la possibilità di acquistare pacchetti di livelli aggiuntivi.

Toy Race

E' evidente come Mad Tracks sia un titolo indirizzato a tutti: la semplicità di utilizzo e la velocità con cui si imparano le dinamiche di guida e di sfruttamento delle armi lo porta anzi ad avvicinarsi decisamente verso un'utenza casual. La semplicità nel modello di guida è certamente spiegata dal fatto che si abbia a che fare con macchine-giocattolo, ma questa e l'abbondanza di armi a disposizione, nonché la loro scarsa efficienza, tagliano via gran parte del senso di sfida nel gioco, e non riescono a rendere più di tanto avvincente lo scontro, anche in multiplayer. Un minimo di spessore strategico è dato dalla possibilità di conservare durante la gara diversi slot dedicati ad armi differenti, raccolte via via nel percorso. Le armi sono limitate in numero, ma è possibile scegliere opportunamente tra una e l'altra in ogni momento, cosa che applica un po' di ragionamento alla semplice pressione dell'acceleratore.
Tecnicamente, il gioco è dotato di una grafica ottima, che stride in parte con l'aspetto faceto di Mad Tracks. Cioè, gli scenari sono opportunamente modellati in maniera da rappresentare tipiche ambientazioni domestiche nelle quali le macchine si trovano a scorrazzare, ma c'è una sorta di discrepanza logica tra il voler apparire "giocattoloso" e il realismo spinto di alcuni particolari (i riflessi dello scenario sulle carrozzerie, ad esempio). In ogni caso, tralasciando considerazioni sullo stile, la grafica è decisamente ben fatta. Il comparto audio, da parte sua, si attesta su una generale anonimità, con effetti sonori nella norma e musiche che intrattengono per i pochi minuti di durata di una sfida, senza troppe pretese.

Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione
Mad Tracks - Recensione

Obiettivi Xbox 360

Come ogni titoli Live Arcade, Mad Tracks contiene 12 diversi obiettivi sbloccabili per un totale di 200 Gamerpoints da aggiungere alla propria Tag. Data la struttura del gioco, gli achievements sono strettamente collegati alle diverse azioni da compiere all’interno di ogni minigioco. I primi obiettivi sbloccabili con una certa facilità riguardano i piazzamenti e le medaglie delle prime gare, le più semplici, ma più avanti le cose si complicano, con la necessità di eseguire determinate azioni all’interno dei mini-games, come non raccogliere power-up durante una certa gara, non toccare il boccino nero nel gioco del biliardo o cose simili. Data la generale accessibilità del titolo comunque, non sarà un’impresa troppo ardua raccogliere tutti i punti in serbo al suo interno.

Commento

Quando si tratta di valutare un titolo dell'offerta Live Arcade non si può prescindere dal pensare al regime di budget in cui questo è stato ideato e sviluppato. Come semplice passatempo da pochi minuti a partita, o gioco per un utenza casual, Mad Tracks svolge bene il suo dovere. Tecnicamente ben confezionato, il gioco ha il suo punto debole maggiore nella mancanza di spessore e di mordente, e nel basso livello di sfida che consegue da queste carenze. Chi cerca un semplice party game in multiplayer apprezzerà sicuramente il gameplay immediato del titolo Load Inc., coloro che invece cercavano il primo racing game originale per il Live Arcade, capace di seguire nel solco segnato da Mario Kart o Micromachines, resteranno profondamente delusi. C'è anche da dire che l'offerta iniziale delle 15 sfide si esaurisce in un tempo troppo breve, e per essere ampliata necessita il download aggiuntivo di ulteriori pacchetti di livelli (Encore e Bravo, per il momento), da 350 Microsoft Points l'uno, cosa che abbassa in parte la valutazione dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo.

    Pro:
  • Piccoli frammenti di gameplay divertenti
  • Tecnicamente buono, seppure con stile discutibile
    Contro:
  • Basso livello di sfida
  • Scarsa profondità di gioco
  • Struttura di gioco frammentata e dispersiva

C'è voluto un bel po' di tempo, da parte di Load Inc., per portare Mad Tracks sul Live Arcade, nonostante il gioco fosse praticamente pronto e perfettamente modellato per calzare all'interno dell'offerta del servizio online Microsoft. La versione PC è disponibile ormai da quasi un anno, scaricabile a pagamento direttamente sul sito degli sviluppatori, e le prime immagini della versione per Xbox 360 circolavano già da diverso tempo, ma la decisione di ampliare alcune meccaniche di gioco, e soprattutto di inserire la fondamentale modalità in multiplayer, unita alla scrupolosità dei procedimenti di certificazione per entrare a far parte dell'offerta Live Arcade, hanno fatto attendere a lungo questo prodotto.
Nonostante sia giunto in un periodo di forsennata attività del servizio di digital delivery Microsoft, il titolo di Load Inc. è riuscito a mantenere il primato come unico gioco di corse originale presente su Live Arcade, sebbene alla prova del pad si scopra subito come Mad Tracks non si limiti ad essere una gara automobilistica in miniatura, ma una sorta di contenitore di giochi basati sulle macchinine. Le immagini del gioco stuzzicavano la curiosità dei giocatori, soprattutto in vista di quello che Mad Tracks sembrava, e sarebbe potuto essere: ricordi legati a Micromachines o addirittura a Mario Kart si affollavano nella mente, elettrizzandoci al pensiero di unire il gameplay di quei giochi al supporto per il multiplayer online via Xbox Live. Purtroppo, la prova del gioco ci restituisce una realtà decisamente più amara.