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Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes

Approdato un paio d'anni orsono nel mercato dei coin-op e pedissequamente convertito per Sega Dreamcast, Marvel Vs Capcom 2 giunge, infine, anche su Playstation 2, con la sua bagarre senza precedenti su schermo ed una cinquantina di personaggi selezionabili, la maggior parte dei quali già amatissimi dal gran pubblico dei fanatici di picchiaduro bidimensionali.

RECENSIONE di La Redazione   —   24/01/2003
Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes
Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes

Gameplay

Marvel Vs Capcom 2 è la summa della serie “versus”, grazie alla presenza di 56 personaggi selezionabili (anche se 30 di questi vanno sbloccati giocando ripetutamente ed accumulando crediti, altresì utili per acquistare alcuni artwork, assenti nella versione originale), la possibilità di creare un numero pressoché enorme di combo o di squadre, visto che adesso si potranno selezionare la bellezza di 3 personaggi per squadra; come nei prequel, i 2 compagni di squadra “in panchina” potranno essere chiamati in causa per effettuare un azione (scelta fra 3 disponibili, nella schermata di selezione) offensiva o difensiva, per dare il cambio al fighter oramai esausto (e dargli modo di recuperare parte delle sue energie) o sfoderare un mega attacco con uno o entrambi i partner, capace di tranciare enormi porzioni della barra vitale del malcapitato avversario. Per il resto, siamo di fronte ad un classico picchiaduro one vs one, perde la squadra senza nessun lottatore da mandare in campo (o chi ne ha in misura inferiore, al termine del tempo di gioco), sono presenti i super salti, contrattacchi e tante mosse speciali da assimilare. La maggior parte dei personaggi disponibili (da subito e non) proviene dagli scorsi episodi e da altre note saghe videoludiche (Ryu, Ken, Chun Li, Zangief da Street Fighter, Anakaris da Darkstalkers, Strider dal bellissimo arcade omonimo, Jill Valentine nientemeno che da Bio Hazard/ Resident Evil e via dicendo), così come tornano a picchiare Spiderman, Captain America, Hulk, Blackheart, Magneto, Dr Doom, assieme alle new entry accluse nel pacchetto videoludico: segnaliamo, tra gli altri, la piratessa Ruby Heart, il cactus (? Ndr) Amingo, Cable (dall’elevata potenza di fuoco) ed il nuovo super boss Abyss, da abbattere in tre riprese. A differenza di saghe più complesse come (ad esempio) Street Fighter Zero/Alpha o Darkstalker, il gameplay è ivi maggiormente improntato verso lo smanettamento nudo e crudo che non verso il combattimento tecnico: chain combo e veloci counter si avvinghiano a desperation move semplicissime da effettuare (mezzaluna e pressione simultanea dei 2 pugni o calci, addirittura la sola pressione dei soli 2 tasti votati all’utilizzo in game dei partners per effettuare le super combo multiple), grazie ad un gameplay semplificato, complice l’omissione dei tasti adibiti al pugno e al calcio di media potenza (4 son ora i tasti d’attacco, al posto dei canonici 6 dei picchiaduro targati CAPtive COMmunication). I cultori di giochi più complessi come il sopraccitato Street Fighter Zero (o The King Of Fighters e Samurai Spirits, della rivale storica Snk) potrebbero annoiarsi facilmente per l’inesistente vena tecnica di questo secondo episodio di Marvel Vs Capcom, tutti gli altri (in primis i fans del prequel e degli altri crossover, nonché chi ha speso soldoni in sala giochi) si facciano pure avanti.

Da Dreamcast a Playstation 2

Proprio 2 anni fa il sottoscritto si trovò a discutere fra amici se Playstation 2, al contrario della seppur valente Psone, fosse stata capace di gestire la bagarre grafica bidimensionale mossa da coin op (e relative conversioni su Dreamcast) del calibro di Marvel Vs Capcom 2 e Guilty Gear X, senza evidenti afflizioni; ebbene, al prezzo di un paio di secondi di caricamento in più rispetto alla conversione per il bistrattato 128 bit Sega ed una definizione più bassa per i soli sprite, la conversione è perfettamente riuscita: i bellissimi fondali (pieni zeppi di elementi mutevoli e mobili), come quello ambientato nel polo, lo stage circense o, ancora, il livello dotato dell’orologio con la medesima ora riportata all’ interno della Playstation 2, sono stati convertiti pari pari mentre gli sprite (sebbene scarsamente definiti rispetto all’originale) sono tutto sommato ancora accettabili, sebbene alcuni di questi siano stati riciclati da episodi oramai vecchiotti ( in alcuni casi, addirittura, con mezzo decennio sul groppone). Per fortuna le animazioni sono tuttora abbastanza fluide, rallentamenti non ce ne sono (dimostrando le ottime potenzialità del 128 bit Sony in campo bidimensionale), anche quando su schermo ci sono sprite che combattono, altri che vi fanno irruzione temporaneamente (non morti, corvi e cani zombie di Jill presi da Resident Evil, gli indimenticabili amici di Captain Commando, i compagni di squadra che danno manforte, etc), mentre palle di fuoco devastanti si alternano a letali combo di pugni e calci, in un tripudio di effetti grafici ben implementati. Ultima lieta nota per la grafica, o meglio per il rispettoso adattamento nostrano: nessuna barra antiestetica e nessun rallentamento generale nell’azione di gioco grazie al mai troppo lodato selettore 50/60hz. Generalmente il comparto sonoro in un picchiaduro non spacca in due fazioni la critica specializzata ed i videogiocatori, ma le bellissime musiche, molto jazz style (alcune, tra l’altro, cantate), non sono state ben accettate dalla comunità videoludica (i pezzi sono, comunque, decisamente orecchiabili), sebbene il sottoscritto si senta di premiare questo tentativo di Capcom di aver voluto dare un taglio con le tradizionali bgm “da picchia picchia”. Il parlato è grossomodo assimilabile a quanto già udito nei precedenti prodotti Capcom, mentre stranamente metallici alcuni effetti sonori (es: cazzotto sulla mascella), anche quando non dovrebbero esserlo.

Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes
Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes

Bottom line

Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes è una conversione ottimamente riuscita dal coin-op da cui è tratto, sebbene non si può non storcere il naso constatando la minore definizione degli sprite (soprattutto alla luce di Guilty Gear XX, che offre un comparto grafico a dir poco eccellente ndTanzen) , già di loro decisamente antiquati e riciclati oramai sino allo sfinimento e per la mancanza della modalità online, altresì presente nella versione giapponese del gioco; non si preoccupino coloro che conoscono detta versione e sanno che alcuni personaggi sono sbloccabili solo mediante reiterato gameplay in rete, essendo anche questi ultimi accessibili, in questa versione pal, con l’usuale modalità per giocatore singolo. Per il resto valgono le considerazioni già espresse in sede di review: colonna sonora d’eccezione ma non appetibile per chiunque, gameplay veloce e furioso nonché molto immediato ma capace di allontanare i fan delle meccaniche di gioco più ragionate e meno istintive. Un acquisto consigliato, quindi, a chi non sa stare senza picchiaduro bidimensionali e per chi ha amato alla follia il coin-op o la versione Dreamcast,nonché per i fanatici dei prequel, tutti gli altri gli diano quantomeno un occhiata.

    Pro:
  • Tantissimi personaggi selezionabili, un enormità di mosse da imparare
  • Fondali suggestivi, musiche particolarmente cool
    Contro:
  • Sprite quantomeno antiquati
  • Troppo istintivo e poco tecnico per alcuni

Ryu vs Captain America, quarto episodio

Non contenta di aver lanciato la moda dei picchiaduro 2d ad incontri (iniziando con la saga di Street Fighter, nel 1986), continuando con Darkstalkers e Cyberbots (ed innumerevoli update, talvolta un miccino inutili ndr), Capcom è stata una delle poche software house a creare tie in videoludici, degni della nomea di videogioco, per tutti gli immortali eroi Marvel come Hulk, Spiderman, Captain America, Magneto e compagnia bella; da X-men: Children Of The Atom e proseguendo con Marvel Super Heroes, CAPtive COMmunication ha mostrato più volte la sua maestria nell’arte di creare eccezionali beatem’up one on one, aggiungendo inoltre features oramai di serie come i super salti, le super mosse dal coefficiente di devastazione settato a livelli paurosi e, soprattutto, creando tutt’una serie di cross over tra i suoi combattenti da strada (umani e non) e gli eroi (e relative nemesi) Marvel. Ne sono scaturiti X-men Vs Street Fighter, Marvel Super Heroes Vs Street Fighter, culminando con la bilogia di Marvel Vs Capcom, che porta all’eccesso tutti quei fattori visti ed amati da Children Of The Atom in poi. Marvel Vs Capcom 2: New Age Of Heroes è l’ultimo titolo rilasciato dalla rinomata software house giapponese inerente questi crossover con la nota Marvel. Il titolo è altresì molto conosciuto avendo visto i natali un paio d’anni fa in sala giochi (motherboard Naomi) e successivamente su Sega Dreamcast (incidentalmente, con quella recensione lo scrivente ha avuto accesso su queste pagine ndr). Vediamo come Playstation 2 ha accolto questo frenetico picchiaduro, la cui unica colpa è, forse, quella di essere uscito troppo tardi, sebbene in un periodo invero avaro di release di questo genere…