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Mike Tyson Boxing

Il boxer più tosto e violento di tutti i tempi è il testimonial del titolo a lui dedicato per il piccolo portatile Nintendo. Ganci e montanti si sprecano sul GBA!

RECENSIONE di La Redazione   —   17/04/2002
Mike Tyson Boxing
Mike Tyson Boxing

Non aver paura, forza Sugar!

I tempi cambiano, ma il motivetto di quel mitico cartone animato dedicato al mondo della boxe mi ritorna in mente evocandomi bellissimi ricordi. Ma torniamo a “MTB”. Per chi non l’avesse ancora capito, la cartuccia in questione appartiene al genere degli sportivi; più precisamente a quella disciplina chiamata “boxe”, appunto. Scopo del gioco è quello di mandare al tappeto l’avversario che si ha di fronte oppure vincere l’incontro ai punti (che sono proporzionali alla quantità ed alla qualità dei colpi inferti). Questo prodotto presenta un’impostazione di gioco abbastanza semplice, con l’inquadratura che segue sempre l’azione dalle spalle del proprio personaggio. Purtroppo la grafica appare molto al di sotto della media, considerando anche le ottime capacità del GBA. Infatti gli sprites sono curati pochissimo non tanto nelle animazioni (comunque mediocri) quanto nella qualità del design. Anche il ring soffre di una certa mancanza di elementi di contorno, che avrebbero sicuramente giovato alla varietà delle ambientazioni. Per di più bisogna aggiungere come la definizione dell’immagine non si attesti su alti livelli. Altro problema che inficia pesantemente la cosmesi del prodotto è senza dubbio l’assenza del pubblico a bordo ring. Io dico, ma è possibile che nessuno segua un incontro di Iron Mike? Ma neanche una persona? In questo videogioco tutto ciò è possibile. Dimenticatevi il pubblico… Gli unici elementi che vedrete sul piccolo schermo del GBA saranno due energumeni che se le danno di santa ragione, sopra un ring realizzato in maniera alquanto approssimativa. Gli unici effetti carini si vedono quando si assestano dei colpi che vanno a buon fine, ma niente di speciale. La visuale isometrica che spazia per dare il feeling di un falso 3D è ben studiata, così come i colori utilizzati presentano interessanti sfumature, peccato per gli altri particolari. E se è vero che la grafica non è tutto, bisogna dire che anche l’occhio vuole la sua parte.

Mike Tyson Boxing
Mike Tyson Boxing

Ti spiezzo in due.

Ivan Drago sa benissimo di cosa parlo… La struttura di gioco di questo “MTB” è tutt’altro che complicata. Infatti dopo qualche sessione di allenamento necessaria per apprendere le varie tecniche di attacco e difesa, il titolo risulta abbastanza semplice da giocare. Una piccola pecca riscontrabile nel gameplay è la risposta dei comandi, la quale appare un tantino “ritardata”. Questo non è un grande difetto, intendiamoci. Però avremmo preferito un’interfaccia leggermente più tempestiva alle sollecitazioni sui tasti. Il ritmo degli incontri è molto incalzante e costringe il giocatore a non distrarsi in nessun frangente onde evitare spiacevoli sorprese (vedi MAZZATE). L’importante è cercare di evitare i colpi avversari ed attaccare in contropiede, oppure prendere il cattivo di turno in controtempo. Purtroppo tutto ciò diventa ripetitivo già dopo poche partite, facendo salire velocemente al giocatore l’amaro in bocca. Infatti il gioco soffre dell’assenza di quegli elementi di base che possano coinvolgere il fruitore invogliandolo alla rigiocabilità. Sotto questo profilo, i difetti che si notano maggiormente sono da rilevarsi nella noiosità degli incontri, i quali risultano eccessivamente ripetitivi e alquanto monotoni. Questo anche a causa di un repertorio di colpi non sufficientemente elevato, a dispetto di un utilizzo totale dei tasti del piccolo portatile.

Mike Tyson Boxing
Mike Tyson Boxing

ADRIAANAAAA!!!!!!

La longevità del titolo si attesta su buoni livelli. Questo soprattutto grazie all’elevato numero di modalità disponibili. In questa sede troviamo la classica “Esibizione”, una specie di “Arcade” in cui si affrontano a ruota diversi avversari fino all’ambita cintura, “Sfida” dove è possibile combattere contro uno degli innumerevoli avversari disponibili, e la modalità principe del gioco, ovvero la “Carriera”. Questa rappresenta il cuore del prodotto distribuito da Ubi Soft. In essa inizialmente si seleziona un boxer alle prime armi (con zero incontri all’attivo) con lo scopo di allenarlo e di fargli scalare la vetta della classifica mondiale diventando così il re incontrastato della boxe a livello internazionale. Inutile dire come ciò risulti molto più facile a dirsi che a farsi, in quanto si richiede dedizione all’allenamento e molta dimestichezza nell’uso dei guantoni. Questa modalità approfondisce la longevità della cartuccia in maniera esponenziale. Peccato solamente per i succitati difetti tecnici e di gameplay che ne ostacolano la qualità globale. Il sonoro si attesta su livelli mediocri, presentando solamente qualche musichetta carina ed effetti sonori di routine durante i combattimenti. In conclusione questo “MTB” risulta essere un prodotto dalla bassa qualità tecnica e strutturale. La modalità “Carriera”, fortunatamente, spinge la profondità del prodotto al di là delle sue reali capacità qualitative. Ma da sola non basta a sollevare le sorti di un gioco che sarebbe dovuto essere curato maggiormente nelle fasi di sviluppo. Un’occasione mancata per un bel gioco di boxe.

    Pro:
  • Un gioco di boxe con testimonial Mike Tyson!
  • Bella la modalità “Carriera”
    Contro:
  • Tecnicamente scarso
  • Ripetitivo dopo poco tempo

Mike Tyson Boxing

Iron Mike, la leggenda.

E’ lui! Il mito del ring, il pluricampione mondiale, l’uomo di ferro, è Mike Tyson amici! Un tipo duro che si può ammirare come lo si può odiare. Fatto sta che nessun pugile, quanto lui, riesce a calamitare l’attenzione di intere popolazioni sia nel bene che nel male. Chi chiamare, quindi, come testimonial per un gioco di boxe? Chi, meglio di zio Mike, poteva apparire sulla copertina di un videogioco di pugilato? Non vedo mani alzate. La risposta è “nessuno”. Infatti eccolo in tutto il suo splendore sulla confezione di “Mike Tyson Boxing” per Gameboy Advance. Ma svisceriamo la piccola cartuccia e vediamo cosa nasconde.