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Mondiali Fifa 2006

Con i mondiali alle porte, Electronic Arts non poteva certo lasciarsi scappare l'occasione di regalarci la sua visione della più imponente festa calcistica. Successo o buco nell'acqua?

RECENSIONE di La Redazione   —   24/05/2006
Mondiali Fifa 2006

Sior Lippi, guardi, io giocherei con un modulo votato all'attacco, per valorizzare al massimo i gioielli che abbiamo là davanti...[continua]

In perfetto stile della rinomata softco, il gioco parte da un bel filmatone con, a traino, il consueto menù di selezione impreziosito dalle consuete tracce musicali d’ultimo grido. Mondiali Fifa 2006 fa perno logicamente sulla manifestazione internazionale, senza però lesinare su modalità fini al variegare l’esperienza del giocatore. Troviamo quindi, oltre appunto alla possibilità di giocare il mondiale con una delle 32 squadre ammesse al girone finale, l’opportunità di rivivere le qualificazioni con una delle oltre 100 nazionali presenti.

Mondiali Fifa 2006

Carina, inoltre, l’idea di riproporre partite storiche realmente disputate dando al giocatore determinati obbiettivi da raggiungere. Obbiettivi che faranno comunque da filo conduttore per ogni modalità presente e che, una volta portati a termine, regaleranno punti preziosi per sbloccare quante più cose possibili. Non mancheranno scarpini originali e magliette d’epoca, così come palloni d’ogni sorta e giocatori che hanno fatto storia fra i regali confezionati da EA ed acquistabili solo coi punti donati dalle missioni. Entrati sul campo l’impatto con le schermate d’inizio, focalizzate principalmente sugli stadi stracolmi e i giocatori alla prese con entrate ed inni, lasciano sbigottiti per cura e feeling con la controparte televisiva. Certe inquadrature sembrano davvero rubate ad una qualsivoglia partita di pallone. Al calcio d’inizio ci si rende presto conto delle scelte intraprese dalla succursale canadese della major californiana. Un gioco veloce, di facile assimilazione, dall’apprendimento rapido; questo, in buona sostanza, è il concretizzarsi di un progetto preciso. Progetto che mira ad invitare tutti alla gran festa del mondiale, anche i meno avvezzi al genere. La presenza di tattiche di default soltanto la dice lunga, così come quel amato/odiato passaggio filtrante, in grado letteralmente di decidere le fortune d’ogni gioco di calcio. Questa è la circostanza in cui davvero se ne farebbe a meno, in quanto, una volta assorbito il meccanismo, tale passaggio riesce a mettere pressoché sempre l’uomo davanti al portiere. Altri meccanismi, tipo alcuni sistemi di copertura, risultano si meno evidenti, ma al contempo riescono a funzionare meglio. In tal senso la scuola giapponese sembra aver svolto a dovere il compito di mentore.

Un gioco veloce, di facile assimilazione, dall’apprendimento rapido; questo, in buona sostanza, è il concretizzarsi di un progetto preciso.

...direi un bel 4-3-1-2, ma anche un 3-4-1-2 potrebbe portare benefizi alla nostra bella nazionale. Ascolti un ignorante, sior Lippi, con due mastini a centrocampo possiamo osare due ali che vedono la porta ed un trequartista.

Nel contesto dei meccanismi mal calibrati descritti, la coscienza sporca l’ha pure l’intelligenza artificiale. Troppe volte la difesa avversaria finisce a gambe all’aria dopo un passaggio filtrante, così come i portieri risultano incapaci di un’uscita degna di questo nome. La stessa IA dell’allenatore virtuale non splende per efficienza e fantasia, ma si limita a cambi precalcolati che tutto fanno tranne che seguire l’andamento della partita. Anche la fisica del pallone non splende certo per realismo. Pur senza scadere nel ridicolo, la palla talvolta sembra affetta da gravità latente, rimbalzando in maniera davvero innaturale come, alla stesso modo, priva di effettiva velocità dopo un tiro scagliato alla massima potenza. Per il resto, invece, la creatura di mamma EA si comporta realmente bene.

Mondiali Fifa 2006

Buone le animazioni dei calciatori sia in game sia all’interno delle colorite cut scene, cosi come la complessità poligonale di stadi e giocatori, gran parte di questi ultimi peraltro davvero somiglianti alle controparti reale. Vera star dell’intera produzione della softco canadese però è l’intero pacchetto sonoro. Come già anticipato troveremo numerose tracce estrapolate dalle hit radiofoniche del momento che, spaziando per più generi, riescono ad abbellire ogni singolo menù. Non contenti potremo ascoltare gli inni d’ognuna delle nazionali presenti, purché vincente alla fine di un match. Ma ad essere esageratamente ben fatta è la telecronaca, stavolta in mano all’accoppiata Caressa-Bergomi ed in grado di sembrare davvero improvvisata sul momento. Commenti sempre efficaci e puntuali, cronisti dall’elevata conoscenza e senza troppe inibizioni i punti vincenti di quella che è, presumibilmente, la migliore telecronaca applicata ad un videogioco di sempre. Curiosità finale: abbiamo logicamente ceduto alle lusinghe di simulare il mondiale della nazionale italiana, arrivando allo scontro fatidico con il rivale di sempre, il Brasile, e battendolo ai rigori dopo una partita al cardiopalma. Peccato fosse la finale per il terzo e quarto posto… Toccate ferro.

Commenti sempre efficaci e puntuali, cronisti dall’elevata conoscenza e senza troppe inibizioni i punti vincenti di quella che è, presumibilmente, la migliore telecronaca applicata ad un videogioco di sempre.

Commento

Mondiali Fifa 2006 è un buon gioco. Non eccelle, sia chiaro, ma è divertente al punto giusto e coinvolgente abbastanza da farsi giocare per una buona fetta di tempo. Quando inizieranno i mondiali veri e propri poi diventerà quasi imperativo il parallelismo ludico-sportivo con il titolo EA. I lustrini e le paillette con cui l’illustre softco ha adornato il suo neonato titolo calcistico, più che abbagliare il giocatore lo coinvolgono assorbendolo in un vortice di inni nazionali, telecronache di ottimo livello, illustri nomi del calcio moderno e di quello da almanacco. Insomma una festa, proprio come un mondiale dev'essere. Chiaro che questa coperta dorata serve anche a mascherare qualche difetto, ed il gioco, per quanto godibile, accusa in più di un’occasione lacune piuttosto grossolane. La IA in generale, fattispecie quella dei portieri, così come la mancanza di tatticismi personalizzabili, rilanciando anche con quel passaggio filtrante davvero troppo efficace, inficiano un gioco confezionato ad arte ma che non riesce ad eccellere nemmeno questa volta. Consigliato comunque a tutti i calciofili che già stanno arrotando le zanne in vista del mondiale alle porte.

Pro

  • Telecronaca realistica ed efficace.
  • Immediato.
  • Modalità di gioco presenti indubbiamente accattivanti.
  • Comparto audio-visivo davvero curato.
Contro
  • IA da riverdere.
  • Alcuni meccanismi mal calibrati portano al gol nove volte su dieci.
  • Fisica del pallone talvolta approssimativa.
  • Profondità minima.

Le altre versioni

L'edizione "mondiale" di Fifa è disponibile anche per Xbox, Gamecube e Personal Computer. Le differenze tra le varie versioni sono minime e tutte di tipo tecnico (maggiore risoluzione ovviamente su Pc, maggiore pulizia grafica su Gamecube e Xbox) e quindi il gioco è perfettamente fruibile su qualsiasi piattaforma in proprio possesso.

La fede calcistica. Probabilmente nemmeno riesumando i più arguti ed intelligenti fra gli antichi egizi, oppure nemmeno catapultando in questa dimensione una superiore razza aliena potremo mai decifrare i codici che portano il tifoso, quello con la T maiuscola per intenderci, a vivere, respirare e perfino sognare in funzione della domenica pomeriggio. Si dice domenica pomeriggio più per pigra ed antiquata abitudine che altro, in quanto oramai si gioca al pallone sette giorni su sette. Il lunedì mattina però non avrebbe lo stesso sapore senza il beneamato calcio. Un po’ come il primo caffè della settimana lavorativa, il poter avvicinare l’interista di turno e, con il sorriso che più s’addice ad una famelica iena, appoggiargli la mano sulla spalla, beh, non ha davvero prezzo. Quanto scritto finora va preso ed amplificato alla potenza nell’anno dei mondiali. Già, quel mese, che capita ogni quattro anni, in grado di farti ripassare l’inno nazionale per poi poterlo cantare a squarciagola assieme agli altri tifosi del branco. Consci di tutto ciò, gli illustri ragazzotti di Electronic Arts, da sempre abili a monetizzare qualsiasi evento in grado di smuovere le masse, nemmeno stavolta perdono l’occasione di regalarci i mondiali da giocare sulle nostre console.