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NBA Ballers: Chosen One - Recensione

La storica serie Midway sul basket di strada arriva finalmente nella sua incarnazione next-gen. Saprà migliorarsi dai precedenti capitoli?

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   09/05/2008

Seguito diretto dei capitoli per Playstation 2 e Xbox, NBA Ballers e NBA Ballers: Phenom usciti ormai quasi quattro anni fa, questo nuovo episodio denominato Chosen One è la versione next-gen ancora una volta prodotta e sviluppata dalla software house americana Midway Games. Possiamo dire che questa serie si può paragonare in modo stretto a quanto rappresenta FIFA Street per i giochi di calcio: azione arcade, velocità, controlli immediati e tanti strappi alle regole. La grafica è oggi migliorata, a dispetto del gameplay che purtroppo pare decisamente troppo simili alle controparti "old gen".

NBA Ballers: Chosen One - Recensione
NBA Ballers: Chosen One - Recensione
NBA Ballers: Chosen One - Recensione

Caratterizzazione del giocatore e Story Mode

NBA Ballers: Chosen One ha una modalità single player nella quale ci è possibile creare un giocatore di basket da zero per inserirlo in una squadra che partecipa ad un nuovo torneo con le migliori rappresentanze della NBA. La caratterizzazione del personaggio non è profonda e particolareggiata come in altri titoli sportivi (come ad esempio quelli Electronic Arts), ma pur sempre soddisfacente nella maggior parte dei punti. L'assegnazione dei punti-abilità, proprio come in un gioco di ruolo sportivo, non avviene come è solito fare tramite l'assegnazione manuale di specifici valori, ma in modo automatico in base a come abbiamo giocato la partita ed a quali tecniche ci siamo affidati maggiormente.

se preferiamo la penetrazione in area e schiacciare la palla, possiamo diventare dei piccoli Michael Jordan in breve tempo

Caratterizzazione del giocatore e Story Mode

Provando molte volte il tiro da tre punti, il nostro giocatore diventa man mano sempre più forte in questa specialità; al contrario, se preferiamo la penetrazione in area e schiacciare la palla, possiamo diventare dei piccoli Michael Jordan in breve tempo. Il sistema, molto interessante ed intelligente, funzionerebbe bene se il calcolo dei punti fosse effettivamente bilanciato ed equilibrato. In realtà l'assegnazione è spesso arbitraria e la CPU ci fa avanzare di molti meno punti nelle specialità maggiormente utilizzate rispetto ad altre. Lo story mode è un collage di episodi senza una reale trama o connessione tra di essi: si tratta di affrontare sei capitoli, all'interno dei quali troviamo sfida 1 vs 1, 3 vs 3, tiri liberi e da tre punti. Prima di ogni gara l'annunciatore Chuck D. introduce l'evento, senza però legare con quello precedente ed il successivo. Non esiste un vero e proprio senso di progressione nel gioco, ma solo la sensazione di dover vincere una sfida dopo l'altra, pur senza essere inserite in un contesto più ampio.

NBA Ballers: Chosen One - Recensione
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Tante buone idee vanificate

La maggior parte delle partite nella modalità Story Mode sono giocate seguendo le regole del "normale" basket, ad eccezion fatta per alcune tediose varianti come quella del "no take back". Quest'ultima significa che dopo un canestro non è necessario riavviare l'azione di gioco offensiva facendo uscire la palla dalla linea dei tre punti, bensì si può giocare immediatamente da sotto canestro. Questo fattore toglie buona parte della tattica e trasforma le partite in una annoiante attesa della sfera sotto la rete: una volta passati in vantaggio è molto difficile venire superati, attuando questa semplice strategia del canestro facile. Una regola inventata per velocizzare e dare spettacolo al gioco che in fondo ha sortito l'effetto opposto, in pratica.

Quasi come accadeva nel buon vecchio NBA Jam, anche in questo NBA Ballers è possibile attivare combo devastanti

Tante buone idee vanificate

Quasi come accadeva nel buon vecchio NBA Jam, anche in questo NBA Ballers è possibile attivare combo devastanti, mediante la pressione di alcuni tasti nella tempistica giusta, si attivano moltiplicatori di punteggio sempre maggiori. Questo sistema di gioco è il succo del titolo Midway: fare il maggior numero di combo è il miglior modo per aumentare il punteggio. Dopo le combo si attivano tre livelli di colpi speciali: il primo permette di eseguire con maggiore facilità dribbling sull'avversario e rubare palla; al secondo livello si attiva il super-tiro e la super-difesa; all'ultimo stadio si possono eseguire le schiacciate più spettacolari e distruttive, praticamente impossibili da fermare. Anche in questo caso, siamo di fronte ad una buona idea che però è vanificata da una realizzazione tutt'altro che brillante: infatti, dopo l'attivazione di un qualsiasi livello speciale, parte automaticamente una cut-scene da cinque, sei secondi che è impossibile disattivare o eliminare. Questo fattore disintegra completamente lo spirito del gioco che è quello di voler essere veloce e frenetico: ogni partita sarà piena di scene da guardare senza poterle mandare avanti nè interagire con il gioco.

NBA Ballers: Chosen One - Recensione
NBA Ballers: Chosen One - Recensione
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Commento finale

NBA Ballers: Chosen One non è il degno erede dei suoi predecessori. Sebbene ne ricalchi fedelmente il gameplay frenetico e veloce, la sua realizzazione è minata alla base da alcuni problemi veramente inspiegabili, in quanto facilmente eliminabili con pochi accorgimenti. Ci riferiamo al sistema di assegnazione dei punteggi interessante ma assolutamente arbitrario, alle cut-scene non eliminabili ogni qual volta effettuiamo una mossa speciale, ed una intelligenza artificiale non particolarmente brillante. La realizzazione tecnica è degna di poche note positive, non stupisce e non apporta nulla di nuovo al panorama dei giochi sportivi. Un gioco di basket che in fondo è sempre divertente da giocare in compagnia degli amici, ma sicuramente non è abbastanza per fargli meritare voti lusinghieri.

Pro

  • Divertente in multiplayer
  • Comparto audio
Contro
  • Sistema di crescita
  • Cut-scene durante il gioco
  • Intelligenza artificiale della CPU

Obiettivi di Xbox 360

Come ogni gioco Xbox 360, anche questo nuovo capitolo di NBA Ballers mette a disposizione del giocatore i canonici 1000 punti da conquistare. Completare i sei capitoli dello story mode, impresa abbastanza rapida, regala ben 340 punti, con altri 100 punti aggiuntivi in caso decidessimo di completare le sfide per una seconda volta. Altri 100 punti arriveranno attivando una super mossa del terzo livello in una qualsiasi partita, mentre vincendo 25 gare online ecco arrivare altri 135 punti. Gli obiettivi non sono molti, e di conseguenza ognuno di essi è decisamente corposo, nonchè non molto difficile da ottenere.

Grafica, audio ed intelligenza artificiale

NBA Ballers: Chose One non è però solo Story Mode, ma come ogni titolo sportivo dispone di opzioni per il gioco multiplayer: è possibile giocare in due contro due con quattro joypad collegati, oppure attraverso internet, ma in questo caso da soli. Ovviamente i problemi di intelligenza artificiale di cui soffre la CPU non sono presenti in questi casi: giocando contro il computer non sarà difficile notare strani comportamenti negli avversari: colpi facili non portati a termine, azioni in contropiede interrotte da retropassaggi e difese ballerine sono all'ordine di ogni partita. Dal punto di vista grafico la qualità è decisamente inferiore alla media, attestandosi su valori alquanto bassi a causa dello scarso numero di poligoni utilizzati, gli effetti ormai già visti fin troppe volte e delle animazioni ancor più legnose delle versioni precedenti.

I modelli dei giocatori sono buoni, pur con qualche texture slavata di troppo

Grafica, audio ed intelligenza artificiale

I modelli dei giocatori sono buoni, pur con qualche texture slavata di troppo. La prova finale, come ogni gioco ispirato alla NBA richiede, è quella di prendere il vecchio e caro Shaquille O'Neille per fare paragoni tra la versione digitale e la controparte reale. Mancano molti dettagli, ma i personaggi sono chiaramente riconoscibili e ben disegnati. Nel 2008, dopo aver assisito alle meraviglie tecniche dei titoli Electronic Arts e 2K, si pretende molto di più per poter impressionare favorevolmente i giocatori, che ormai hanno un occhio ben allenato alla grafica di questa generazione. La componente audio è ottima, con una discreta varieta di canzoni e musiche, tanti effetti diversi campionati in modo impeccabile ed un commento che fa il suo dovere.