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NecroVision - Recensione

I non-morti non se ne vogliono proprio stare buoni e non hanno risparmiato neanche la Prima Guerra Mondiale.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   17/03/2009

Necrovision è uno strano sparatutto in prima persona. Se avessimo dovuto giudicarlo dai primi minuti lo avremmo indubbiamente stroncato, sia a causa di tempi di caricamento biblici, che vanno dal minuto e quaranta secondi (cronometrato) per caricare un singolo livello, ai quarantacinque secondi (cronometrati anche questi) necessari per un quick load in caso di morte, sia a causa di una difficoltà tarata malissimo e di alcuni difetti di design macroscopici e francamente evitabili. Ovvero, gli sviluppatori hanno tentato di rendere la frenesia di una battaglia di trincea combattuta durante la Prima Guerra Mondiale, ma sono riusciti soltanto a creare un guazzabuglio caotico con nemici che sembrano apparire dal nulla per attaccare l'inerme personaggio. Il respawn selvaggio è la regola e le prime armi rinvenibili, lente e poco potenti, non aiutano a districare la matassa informe che sembra avvolgere il tutto, con il giocatore gravato da morti improvvise e inspiegabili, il cui fastidio è accentuato dai già citati tempi di caricamento.
Eppure, facendo lo sforzo di andare avanti, si riesce a cavare qualcosa da Necrovision e si riesce anche a rivalutarlo per quello che è, ovvero un FPS classico e molto lineare, che punta tutto sulla fisicità degli scontri a fuoco e sulla narrazione. In effetti il lato narrativo viene messo in evidenza sin da subito, con lunghi dialoghi da ascoltare e lettere fiume da leggere per cercare di capire quello che sta succedendo sul campo di battaglia, dove i soldati tedeschi stanno diventando degli zombi affamati e dove fanno la loro apparizione strani bestioni infernali urlanti ed alcuni aspiranti concorrenti del Grande Fratello, che non contribuiscono certo all'arricchimento intellettuale delle orde infernali.

Lettere e cazzotti

Ad essere più precisi, la chiave di volta è il fucile a pompa, ovvero l'arrivo delle armi "serie" che permettono di mettere ordine nel caos spazzandolo letteralmente via. Quando si iniziano a far volare per lo schermo zombi e umani, sparandogli in testa o al corpo, e quando il sangue inizia a scorrere copioso (non dite nulla al Moige, mi raccomando), si riesce a capire la vera natura del gioco e ci si lascia trasportare dalla brutalità dell'azione, incuranti delle ridicole battute del protagonista, che sembra uscito da un film americano di serie Z più che dal conflitto storico che ha segnato l'inizio del secolo breve, e incuranti anche delle pretese narrative che nonostante la pomposità non hanno prodotto granché. In effetti le mielose lettere che si trovano in mezzo al fango si saltano che è un piacere e i tedeschi che parlano con un accento fantozziano (sarà un problema della sola edizione italiana? Per il resto molto ben tradotta) danno un tocco involontariamente ironico al tutto, anche perché tutti i tedeschi sembrano conoscere a menadito l'inglese e, anzi, scrivono proprio nella lingua di Albione le loro missive. Ecco, Necrovision sboccia quando la smette di prendersi sul serio e diventa esagerato, astorico e, in un certo senso, assurdo, ovvero quando perde la pretesa di scioccare con la rappresentazione realistica del conflitto e permette di affrontare a viso aperto decine di nemici da far fuori in sequenza rapida, quando i nemici si rialzano in piedi dopo un colpo a bruciapelo all'addome e quando appare un boss che spacca mezzo livello sputacchiandoci addosso un po' di bava. Insomma, all'inizio sembra di trovarsi davanti ad una specie di Call of Duty fatto male e invece ci si ritrova a giocare con gusto ad un discreto clone di Painkiller.

NecroVision - Recensione
NecroVision - Recensione
NecroVision - Recensione

Il solito problema di zombi

Purtroppo, nonostante la rivalutazione complessiva, i difetti rimangono. Così non è difficile notare l'intelligenza artificiale nulla dei nemici, giustificabile per gli zombi, meno per i soldati, che s'incastrano e s'incantano nelle situazioni più disparate, oppure che attaccano come disperati in situazioni in cui meglio sarebbe che sparassero da dietro una copertura. In effetti non è salutare per nessuno affrontare a baionettate un uomo armato di lanciamissili, soprattutto se ha appena massacrato centinaia di tuoi compari. Anche tecnicamente ci sono dei problemi evidenti. Complessivamente ci troviamo davanti ad un buon lavoro, ma emergono molte ingenuità, come animazioni mal fatte o modelli tridimensionali francamente bruttini. Notevole invece la resa delle armi, che danno l'impressione di fare veramente male, grazie ad una serie di effetti che sottolineano i colpi andati a segno regalando quel piacere sadico che solo lo spappolare teste e lo strappare gambe può regalare. Anche la colonna sonora non è affatto male, con delle musiche d'accompagnamento ben realizzate e degli effetti sonori adeguati. L'unica nota negativa è rappresentata dalle voci che spezzano un po' l'atmosfera, forse perché troppo presenti e invasive, quella del protagonista compresa. Insomma, per concludere, va notato ancora una volta che una produzione est europea riesce a dire la sua, nonostante i molti angoli da smussare e i problemi produttivi. Probabilmente, tra pochissimi anni anche da quelle terre giungeranno titoli in grado di rivaleggiare con i prodotti americani e giapponesi in termini di qualità produttiva vera e propria. Per ora accontentiamoci di qualche gioco discreto.

NecroVision - Recensione
NecroVision - Recensione
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Commento

Necrovision è un prodotto interessante per più di un verso, che però si perde nei dettagli e in un avvio decisamente da dimenticare. Peccato per i molti difetti, più o meno rilevanti, tra cui gli insopportabili tempi di caricamento, altrimenti avrebbe meritato qualcosa di più. Se si riesce a soprassedere è in grado di regalare diverse ore di divertimento.

Pro

  • Arsenale ben fatto
  • Vari extra sbloccabili
  • Azione frenetica
Contro
  • Tempi di caricamento lunghissimi
  • Intelligenza artificiale dei nemici da dimenticare
  • All'inizio è drammaticamente confusionario

PC - Requisiti di sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Intel Pentium 4 2.4 GHz o AMD Athlon 64 2800+
  • RAM: 1 GB (XP), 1.5 GB (Vista)
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 6600 o ATI Radeon X1600 o superiori con 256 MB di memoria video e supporto per gli shader 3.0
  • Sistema operativo: Windows XP, Vista
  • DirectX: 9.0c o superiori
  • Hard Disk: 8,0 GB
  • Scheda audio: compatibile con le DirectX 9.0c
Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel Core 2 Duo 1.80 GHz o AMD X2 5000+ o superiore
  • RAM: 2 GB o più
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 8800 o ATI Radeon HD 38xx o superiori
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 3 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista