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RECENSIONE di La Redazione   —   03/03/2001
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Un agente segreto in gonnella!

La storia è incentrata sulle avventure di Konoko, conturbante ragazza dai capelli viola, che ha il compito di infiltrarsi e distruggere una nascente organizzazione criminale. Lei è un ufficiale di polizia della Technology Crimes Task Force e, non a caso, nel corso del gioco si assiste a diverse scene e dialoghi tra lei e i suoi superiori, che si rivelano molto utili per comprendere la fitta trama , che risente di influenze manga (una ulteriore conferma viene dalla caratterizzazione dei personaggi in maga-style) e cinematografiche (vedi Nikita). Un cura cinematografica è stata profusa nella realizzazione della sceneggiatura: colpi di scena, tradimenti, pathos fanno da contorno a una trama che catalizzerà l'attenzione di ogni giocatore grazie alla sua non linearietà e imprevedibilità, che ha pochi eguali se non nelle produzioni rpg.

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Konoko: il demonio fatto persona

In giapponese Oni significa Demone, e sinceramente non c'è termine più appropriato per descrivere Konoko. Nonostante il suo dolce apparire, ella si rivela spietata contro il crimine grazie alla sua abilità nelle arti marziali e nell'uso delle armi. Grazie alle possibilià offerte dal controller della PS2, la nostra eroina è in grado di compiere un numero imrpessionante di mosse: saltare, correre, rotolare, tirare calci e pugni, eseguire combo, utilizzare armi e altro ancora. Molto utile si rivela la sessione di training, in cui si può familiazzari col sistema di controllo che inizialmente si rivela ostico a causa dell'uso di tutti i tasti del joypad (anche L3 e R3), ma una volta impratichiti potrete aggirarvi lungo i 17 stage di cui consta il gioco e sbizzarvi nell'esecuzione di combo (andando avanti nel gioco ne imparerete sempre di nuove), che si rivelano molto utili negli scontri contro i Boss. Il combattimenti corpo a corpo non è l'unico modo per sconfiggere i nemici, infatti la nostra Konoko potrà avvalersi di diverse armi presenti negli stage, oguna dotata di proprie caratteristiche e di propri effetti devastanti. Ciascuna arma si adatta a particolari situazioni e, potendone imbracciare solo una alla volta, la bella Konoko dovrà stare molto attenta a decidere cosa è il caso di portarsi dietro nelle varie missioni. Una piccola pecca la si nota nel sistema di puntamento che, pur beneficiando di un mirino laser, non si rivela molto affidabile nel lavoro di "fino", e fa rimpiangere la non compatibilità con l'accoppiata mouse-tastiera.

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Graficamente parlando!

A detta dei programmatori il vero punto di forza del gioco dovrebbe essere la grafica, e anche in questo caso la verità sta nel mezzo. Nel tentativo di ricreare degli scenari il più possibile reali la Rockstar Games non ha badato a spese ingaggiando un famoso architetto, David Dunn. Purtroppo nonostante la buona realizzazione degli scenari, essi risultano un pò troppo scarni e privi di dettagli (basta notare le immagini per averne conferma). Ma sicuramente nel complesso la grafica risulta di pregevole fattura: i personaggi risultano ottimamente caratterizzati e realizzati mediante l'impiego di un elevato numero di texture, che contribusice a renderli quasi "reali". Davvero impressionante è la fluidità dei movimenti, realizzata mediante una tecnica denominata "interpolation animation". In pratica l’animazione dello scheletro è stata progettata specificamente per evitare che quando una sequenza di movimenti viene improvvisamente cambiata in un'altra, si produca una breve ma fastidiosa interruzione nell’azione, difetto che probabilmente avrete già visto nella maggior parte dei giochi di combattimento, quando passate dalla fase di attacco alla difesa oppure dopo aver finito una combo: dovete aspettare che sia finita completamente l’animazione in atto prima di iniziarne un’altra. Inoltre il gioco scorre fluido anche nelle situazioni più caotiche (4 personaggi presenti contemporaneamente su schermo), mantenendo un frame rate costante intorno ai 60 fps. Autentiche chicche sono rappresentate dalle esplosioni causate dall armi, che variano da una semplice pistola al più potente dei lancia-missili, dagli schizzi di sangue, dai vapori che escono dalle tubature, insomma c'è tutto l'armamentario per deliziare i nostri palati.

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Concludendo...

Sicuramente Oni si presenta come un ottimo gioco, che riesce là dove tanti hanno fallito, amalgamando al meglio diversi generi e dando vita a una story-line degna del miglior film. Un gioco che si pone in linea diretta col mitico Final Fight, reinterpretandolo in chiave moderna.Sicuramente un must per gli amanti dei videogiochi e delle belle donne..tra le stelle del firmamento videoludico c'è un nuovo Demone: la bellissima Konoko.

    pro:
  • ottima caratterizzazione dei personaggi
  • trama ben congegnata
    contro:
  • fondali poco dettagliati
  • sistema di puntamento impreciso

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Un demonio sulla PS2

Negli ultimi anni diversi sviluppatori si sono cimentati nell’ardua impresa di trasferire in un mondo tridimensionale la semplicità e l’immediatezza di titoli come Final Fight o Streets of Rage, ma gli esiti non sono sempre stati dei più felici. Basta pensare a Fighting Force o Urban Chaos per rendersi conto che ancora non esiste un beat-'em-up 3D in terza persona degno dei suoi predecessori bidimensionali. Come un’oasi nel deserto ecco arrivare Oni, ultima fatica dei ragazzi della Bungie Software, che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel suo genere. Si tratta di una saggia miscela di generi diversi: picchiaduro, sparatutto, beat-'em-up, il tutto condito dalla curve mozzafiato della bellissima Konoko, che potrebbe diventare l’antagonista di Lara Croft per lo scettro di eroina dei Videogames.