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Ossu! Tatakae! Ouendan!

Ovvero, il modo migliore per superare le piccole difficoltà della vita...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   19/10/2005
Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!

Crazy rhythm

L’introduzione di cui sopra descrive nient’altro che la prima sequenza che si mostra agli occhi di chi gioca per la prima volta ad Ossu! Tatakae! Ouendan!, rhythm game decisamente poco convenzionale ad opera dello stesso team responsabile di Gitaroo Man. Scoprendo nuove frontiere nell’ambito della demenzialità, il titolo Inis mette l’utente di fronte a tutta una serie di storie il cui comune denominatore è la presenza di un piccolo/grande dramma: il già citato studente che non riesce a fare i compiti, il giovane innamorato di una ragazza ma osteggiato dal padre, il violinista colpito da un problema intestinale sulla metropolitana, l’insegnante alle prese con una classe ostile. Questi sono solo alcuni esempi dei 14 scenari che compongono Ossu! Tatakae! Ouendan!, storie di ordinaria follia narrate attraverso meravigliose vignette in stile manga, talmente eloquenti da rendersi perfettamente comprensibili nonostante gli imperanti ideogrammi. Ognuno di questi incipit fumettistici si conclude con il protagonista di turno che, esasperato dalle difficoltà che è costretto ad affrontare, prorompe nell’urlo “Ouendan!”, evocando così i tre protagonisti del gioco –Ryuta, Suzuki e Raitou- improbabili ballerini in abito studentesco che con le loro danze propiziatorie sono capaci di risolvere ogni problema. E qui comincia il gioco vero e proprio, con lo schermo superiore del DS occupato da delle gustose scenette che descrivono le peripezie dei vari personaggi di turno e il touchscreen dedicato alla rappresentazione poligonale del trio di cheerleader. La meccanica di gioco di Ossu! Tatakae! Ouendan! è estremamente semplice: tutto ciò che l’utente deve fare è premere con lo stylus degli indicatori circolari seguendo l’ordine numerico in cui sono rappresentati, ovviamente tentando di seguire al meglio il ritmo della canzone (il compito è facilitato da un peculiare artificio grafico, un cerchio che si stringe attorno all’icona indicando il momento opportuno per effettuare l’azione). La difficoltà del tutto aumenta col susseguirsi dei livelli, con quelli più avanzati che presentano molti indicatori in sequenza o da premere più volte oltre a segni di diverso genere che richiedono all’utente di seguire un percorso con lo stylus o di compiere frenetici movimenti rotatori su un disco.

Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!

Dance will save the world

Ovviamente, una formula comunque dinamica e frizzante come quella di Ossu! Tatakae! Ouendan! non farebbe molta strada senza un supporto musicale adeguato. Per fortuna, il prodotto Inis offre una serie di tracce J-Pop estremamente allegre ed orecchiabili, che oltre a sposarsi alla perfezione con il gameplay si rivelano capacissime di infilarsi nella testa dell’utente e di tormentarlo coi loro accattivanti ritornelli. Una tale piacevolezza del comparto audio rende poi l’iter ludico dell’utente ancora più divertente e godibile, tant’è che è assolutamente possibile giocare ad Ossu! Tatakae! Ouendan! senza curarsi troppo degli indicatori ritmici ed andando sempre ad orecchio. Già di per sé ottimo come rhythm game, il titolo Inis si fregia di un indiscutibile valore aggiunto come quello dell’umorismo, che come detto in precedenza, è davvero fenomenale. Osservare i drammi fumettistici dei diversi personaggi è esilarante, così come lo è vedere i nostri Ryuta, Suzuki e Raitou sbucare senza battere ciglio nei posti più improponibili (uno stage è ambientato perfino nell’antico Egitto) e cominciare imperturbabili le loro danze miracolose. L’incredibile ilarità di Ossu! Tatakae! Ouendan! è davvero difficile da rendere per iscritto, ma è decisamente quanto di meglio si sia mai visto finora su DS assieme a Wario Ware: Touched! Si arriva perfino al punto che spesso si cede alla tentazione di distogliere lo sguardo dalla frenetica azione dello schermo inferiore per osservare le demenziali scenette proposte in quello superiore per farsi quattro sane risate. Umorismo a parte, il prodotto Inis è comunque un rhythm game di razza, che certamente soffre del difetto innato del genere –la longevità relativamente scarsa- ma che è senza dubbio capace di regalare sessioni di puro divertimento accompagnate da un sottofondo musicale di grande impatto. Anche dal punto di vista strettamente grafico, Ossu! Tatakae! Ouendan! fa il suo lavoro in maniera impeccabile, con le mai troppo lodate sequenze a fumetti a cui si affianca una curata modellazione poligonale dei tre protagonisti, peraltro dotati di animazioni tanto buffe quanto fluide. Ultima nota riguardo alla modalità multiplayer del titolo, sfruttabile in wireless fino a un massimo di quattro giocatori: meccanismi ludici e musiche rimangono le stesse, ma variano le storie rappresentate su schermo, alcune assolutamente deliranti.

Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!
Ossu! Tatakae! Ouendan!

Commento

Ossu! Tatakae! Ouendan! è sicuramente uno dei titoli più divertenti disponibili per Nintendo DS, grazie sia ad una struttura di gioco immediata ed accattivante (forte di un set di musiche davvero eccellenti) sia ad un esilarante umorismo che permea l’intera produzione Inis, con i suoi personaggi e le demenziali avventure che si trovano ad affrontare. Il tutto condito da un comparto tecnico all’altezza, con una grafica in game funzionale e curata e sequenze in stile manga a dir poco spettacolari. Insomma, Ossu! Tatakae! Ouendan! è un vero e proprio gioiello, che ogni utente anche solo minimamente interessato ai rhythm game non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

    Pro:
  • Gameplay frenetico e divertente
  • Musiche orecchiabilissime ed accattivanti
  • Umorismo demenziale di prima classe
    Contro:
  • Longevità piuttosto ridotta
  • Disponibile solo in versione jap

Un giovane studente nipponico siede ad una scrivania, intento a svolgere i suoi compiti. Il ragazzo è visibilmente frustrato: non riesce a mantenere la concentrazione a causa del baccano provocato dai suoi familiari, che noncuranti guardano la televisione in soggiorno tra urla e schiamazzi. Il nostro protagonista infine sbotta, e con tono autoritario ordina a mamma, papà e fratellino di abbassare il volume e rispettare le sue esigenze. Ma nessuno gli dà ascolto. Che fare? E’ semplice: basta urlare fortissimo “Ouendan”!