0

Phantom Crash

Phantagram Interactive, assieme all’esperienza di sviluppo della software house Genki, dà vita ad uno dei simulatori di mech più originali e più “fuori dalle righe” degli ultimi tempi : Phantom Crash.

RECENSIONE di La Redazione   —   30/10/2002
Phantom Crash
Phantom Crash

Ovviamente
all’inizio si andrà a risparmio, riuscirete ad acquistare un mech poco costoso, ma comunque adatto allo scopo. Si potrà scegliere tra moltissimi modelli apparteneti a tre concessionarie mondiali : la giapponese Kojima , l’americana American Stars e l’italiana Gruppo Venturo (sarebbe bello che gli italiani cominciassero davvero in un prossimo futuro a costruirli !).
Gli scoobie hanno una forma a dir poco originale, dal momento che sono realizzati pensando a delle forme animali. Alcuni sembrano dei ragni, altri sono bipedi e somiglianti ad alcuni dinosauri come il Velociraptor. Una volta acquistato il vostro mech dalla forma animalesca, vi recherete da Wild Machines, il negozio di armi usate e di mezzi di locomozione : sì, perché potrete scegliere come fare muovere nel combattimento il vostro scoobie : con le gambe, con le ruote o con dei cingoli, a seconda del vostro stile di combattimento e delle vostre esigenze.
Una volta scelta l’arma e il mezzo di locomozione con cui vorrete far sfrecciare il vostro robot, potrete acquistare un fregio o delle decalcomanie per personalizzare ancora di più il vostro combattente. Vi recherete così nell’arena dove cominciare a combattere per guadagnare soldi e fare degli upgrade sul vostro mech andando da Plus Tech. Attenzione però a bilanciare le armi con il corpo dello scoobie.
Uno scoobie veloce potrà portare solo armi leggere, uno scoobie più robusto e pesante risulterà meno veloce ma con una potenza di fuoco maggiore. Come sempre, sarete voi a decidere quale sarà il vostro stile di combattimento. Lo scopo di Phantom Crash non è collezionare il maggior numero di mech e renderli tutti armati fino ai denti così da diventare i leader del torneo. Infatti, tra un combattimento e l’altro, vi troverete a scambiare delle chiacchiere con gli altri piloti, intraprendendo delle relazioni interpersonali che porteranno o all’amicizia o alla rivalità, a seconda di come vi comporterete nei combattimenti. Tutto ciò contornato da dei filmati in perfetto stile manga. Instaurare un buon rapporto con il vostro chip sarà altrettanto importante, l’intelligenza artificiale che monitorerà lo scoobie che acquisterete avrà una propria coscienza.
Esso darà dei consigli durante i combattimenti, ma reagirà anche in maniera arbitraria a seconda dell’animale guida che gli verrà assegnato (ad esempio, un cane).

Phantom Crash
Phantom Crash


Tecnicamente parlando..
Parlando dell’aspetto tecnico, si nota che Phantom Crash è stato realizzato con cura, ma è lontano dall’essere spettacolare. Le esplosioni, l’effetto “Predator” dell’invisibilità, le condizioni meteorologiche, gli scenari, sono realizzati egregiamente, e sono realistici al punto giusto, dando l’atmosfera giusta dell’epoca in cui ci si trova.
Gli scoobie sono originalissimi nel design e a volte persino buffi, dal momento che si possono smontare e rimontare a piacimento come fossero dei mattoncini della Lego, ma comunque meno realistici nella media dei giochi similari (se si può parlare di realismo, dal momento che non esistono). C’è un utilizzo smodato dell’effetto motion blur, che pur essendo un effetto che Xbox produce in maniera esemplare, non fa comprendere se ci si trova davanti ad un titolo che viaggia ai 30 fps o ai 60 fps. Relativamente importante, dato che Phantom Crash è fluido, veloce, frenetico e adrenalinico, senza incertezza alcuna nel frame rate.
Graficamente questo titolo si assesta su buoni livelli, ma se i programmatori avessero perso anche solo un mese in più di programmazione, ci saremo trovati di fronte ad un titolo eccellente sotto tutti i punti di vista. Phantom Crash riesce a centrare il bersaglio quasi sempre, se non fosse per una certa ripetitività nei combattimenti e la non eccessiva grandezza delle aree che limita la libertà di movimento degli scoobie.
Tutto sommato l’ultima fatica Genki è un ottimo titolo che regalerà ore di divertimento agli appassionati del genere grazie all’interfaccia di gioco che permette la realizzazione del proprio robot in tutta la sua componentistica, e il design originale e scherzoso potrebbe fare gola anche a chi non si è mai avvicinato a questa controversa categoria di videogioco ; inoltre, credo che sarà un ottimo esempio per gli altri team di sviluppo che si occupano di simulatori di mech, i quali cercheranno sicuramente di imitare le innovazioni (e non sono poche !) che Genki ha introdotto in Phantom Crash.

Phantom Crash
Phantom Crash
Phantom Crash
Phantom Crash

Gameplay La trama di Phantom Crash non è delle più intricate. Ambientato in un futuro prossimo, nella Tokyo che tutti conosciamo (e che nel gioco cambierà nome in New Tokyo), si pratica uno sport quantomeno bizzarro amato sia dai grandi che dai piccini e trasmesso in universovisione. Lo sport in questione si pratica con dei robot “piccoli” (cinque o sei metri al massimo di altezza) chiamati Scoobie.
Non fatevi ingannare dalla dimensione relativamente ridotta di questi veicoli da combattimento : sono veloci, scattanti e ben armati. Ognuno vanta un arsenale di ben quattro differenti armi, da montare su braccia e spalle. Tutto l’arsenale è interamente acquisibile durante il gioco : si parte dalla classica mitragliatrice ai missili teleguidati, e si passa al combattimento corpo a corpo con il maglio perforante.
Oltre alle dimensioni modeste che hanno gli scoobie rispetto ai giochi di genere similare, la caratteristica che differenzia gli scoobie dai classici mech è la loro capacità, durante il combattimento, di rendersi invisibili.
La resa è la stessa vista nel film Predator, e per questo molto spettacolare da vedersi. Comunque, i giocatori più attenti, riusciranno a vedere ugualmente la distorsione sullo scenario di gioco, e quindi colpire lo stesso il nemico (fondamentalmente, è questione anche di allenamento).
Come tutte le cose speciali, questa invisibilità avrà una durata ; a seconda del modello del vostro scoobie essa varierà, o cesserà di funzionare nel momento in cui il vostro amato mech verrà distrutto. Parlando di innovazione, è lecito pensare che i giochi di questo genere si somiglino tutti, ma nel caso del titolo Genki non è così. Infatti, Phantom Crash si distingue proprio per il fatto che, per iniziare il torneo, dovrete comprare un robot con i 200.000 Nuovi Yen a disposizione.