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Postal Babes

Un piccolo esercito di criminali psicopatici ha preso di mira un college femminile, con le peggiori intenzioni che si possano avere. I malintenzionati non hanno però tenuto conto delle Postal Babes, ragazze in bikini con la propensione alla violenza e una certa attitudine per le armi. Nel nuovo action game targato HeroQuest vestiremo i panni (succinti) di due di loro, con l'obiettivo di eliminare qualsiasi minaccia.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/03/2009

Se un videogiocatore pronuncia la parola "Postal", di certo non si riferisce a lettere o pacchi. La mente corre invece verso un action game uscito per PC qualche anno fa e contraddistinto da una visuale isometrica nonché da tanta, tanta violenza. Per rimanere in tempi recenti, si può parlare del film che il solito regista tedesco, Uwe Boll, ha tratto dalla serie di videogame sviluppati da Running With Scissors (mai nome di un team fu più azzeccato), film che la critica ha stroncato ma che alcuni fan reputano una sorta di trash-cult-movie piuttosto riuscito. Nel caso di Postal Babes, non ci sono riferimenti al gioco per PC anche se rimane una filosofia di fondo basata sulla violenza spettacolare e sull'assurdità della trama. Semplicemente, si verifica una situazione di pericolo e i protagonisti (in questo caso ragazze bellissime e provocanti, che sembrano ballerine di un night club) si trasformano in un attimo in vere e proprie macchine da guerra, capaci di usare qualsiasi tipo di arma con estrema disinvoltura.

Il gioco ci vede controllare due amiche che nel corso degli stage si alternano nella lotta ai criminali, con l'obiettivo comune di salvare tutte le ragazze prese in ostaggio nella loro università. La prima ha dei lunghi capelli neri e se la cava molto bene nella lotta a mani nude oppure utilizzando delle armi "bianche" (mazze, machete, pugnali da lancio), la seconda ha i capelli rossi ed è un'esperta di armi da fuoco, tanto che quasi sempre impugna pistole, mitra e granate. Tutto si svolge come nel più classico degli action game / picchiaduro a scorrimento, con il nostro personaggio che deve eliminare i nemici presenti sulla sua strada ed esplorare i livelli alla ricerca di ostaggi da liberare. Una volta di fronte a un avversario, potremo premere ripetutamente il tasto 5 per effettuare una devastante combo di calci e pugni, oppure utilizzare le armi a disposizione cercando il "colpo perfetto" per chiudere lo scontro in un attimo. Il gameplay varia un minimo quando ci sono piattaforme su cui arrampicarsi e saltare, oppure durante delle sessioni alternative in puro stile sparatutto: in tal caso dovremo muovere un mirino sullo schermo e cercare di eliminare tutti i bersagli col minimo dispendio possibile di colpi, disponibili in quantità fortemente limitata.

La realizzazione tecnica di Postal Babes è discreta, ma si poteva certamente fare di più. Le ragazze sono ben disegnate e vantano un nutrito set di animazioni, ma la loro camminata (per quanto fluida) appare decisamente irrealistica, con troppi passi in troppo poco spazio. Le cose migliorano durante i combattimenti, e la componente "gore" appare realizzata piuttosto bene, con sangue in abbondanza e nemici che finiscono letteralmente in pezzi sotto i colpi delle nostre armi. Le location si muovono fra alti e bassi: gli stage ambientati all'interno di edifici sono ben fatti e vantano anche qualche elemento interattivo, mentre quelli all'esterno sono davvero mediocri, specie per quanto concerne la realizzazione dei palazzi. Le musiche MIDI sono tutt'altro che indimenticabili, mentre i controlli rispondono con sufficiente precisione e sono disposti in modo intelligente.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Postal Babes è un action game come su cellulare se ne sono visti tanti, contraddistinto però da protagoniste decisamente inusuali, che vanno in giro in bikini ad ammazzare criminali psicopatici. Il buon numero di armi e mosse assicura un discreto divertimento, anche se a un certo punto la presenza di mitra e pistole cambia in modo radicale l'approccio alle partite, costringendoci a procedere con molta cautela per non finire "incastrati" fra due o più avversari armati fino ai denti. Si nota inoltre una certa mancanza di coerenza fra gli stage, con alcuni molto più brevi di altri, quasi tirati via. Le sessioni sparatutto, inoltre, sono contraddistinte da soluzioni davvero approssimative e da una qualità mediocre. Insomma, questo nuovo titolo targato HeroQuest non si pone certo come il capolavoro che cambierà il nostro modo di intendere il mobile gaming, ma anzi rappresenta un prodotto nella media, senza particolari pregi, che difficilmente può reggere il confronto con i migliori esponenti del genere.

PRO

CONTRO

PRO

  • Buon numero di armi e mosse
  • Animazioni fluide
  • Immediato e abbastanza divertente...

CONTRO

  • ...ma molto, molto limitato
  • Qualità delle location altalenante
  • Sessioni sparatutto davvero mediocri