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Quantum Redshift

Amate la velocità senza limiti e secondo voi la formula uno è uno sport per pivelli che vanno come lumache? A volte desiderereste sparare un missile all’autobus che è davanti a voi? Beh allora Quantum Redshift è il gioco che fa per voi, correte a conoscerne i particolari nella nostra recensione.

RECENSIONE di Pietro Quattrone   —   23/07/2004

Tutto ciò che so è che vince che arriva per primo alla fine. Non è un concetto da ingegnere nucleare...-M. Appleton

Secondo quanto ipotizzato dagli sviluppatori Curly Monsters, fra cent’anni non seguiremo più le gesta di Michael Schumacher e di Montoya, Ferrari e Mclaren saranno solo un ricordo. Ciò che appassionerà la gente saranno le gare a bordo di navette a controllo gravitazionale, gli Sparc, acronimo di Single Person Armed Racing Craft. I più veloci piloti del mondo si sfideranno a velocità superiori alle 900 mph, utilizzando i più sporchi trucchi e tutte le armi a loro disposizione per poter vincere. Quantum presenta le classiche modalità di un gioco di corse: corsa rapida, corsa contro il tempo, sfida multiplayer e torneo. Quest’ultima è la competizione principale ed è quella che ci terrà impegnati di più. Si parte con la scelta tra uno dei sette piloti base e con la possibilità di partecipare ai due livelli: principianti e dilettanti. La differenza? La velocità, questo sarà l’elemento portante di tutto il gioco. Vincendo le competizioni si sbloccano nuovi piloti da utilizzare, fino a 16, e soprattutto la possibilità di accedere ai campionati esperti, maestri e redshift, contraddistinti da velocità sempre superiori. Arriveremo a gareggiare a velocità ai limiti del controllo, con il nostro Sparc che toccherà raramente il suolo.

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Vincerò per onorare mio padre, il mio paese e i miei fan!-K. Nikaido

Allo schema tipico di un racing game gli sviluppatori hanno aggiunto due elementi per rendere il gioco più intrigante: le nemesi e il potenziamento degli sparc. Le nemesi saranno i nostri più acerrimi nemici sul circuito e, se verremo attaccati, state pur certi, che nella stragrande maggioranza delle volte saranno stati loro. Per quanto riguarda il potenziamento, con ogni vittoria guadagneremo fama e soldi e sarà possibile upgradare, attraverso tre livelli, le nostre navette, modificando armi, scudo e il tempo di durata del turbo. Le armi si dividono in due categorie: a ricerca automatica del bersaglio e a fuoco semplice. Questi due elementi però potevano sicuramente essere sfruttati meglio, però, approfondendo le rivalità, non solo con le nemesi, ma anche con gli altri protagonisti, e, soprattutto, aumentando la libertà di scelta delle armi a disposizione senza dover per forza seguire lo sviluppo standard attraverso i tre livelli di potenziamento. I circuiti sono molto vari e ci portano dalle strette e repentine curve di Fuusoku City e Solar City alle vette ripide e innevate di Mount Grauen, passando per il circuito acquatico di Brackenstowe Vale situato nel Lake District e attraverso i deserti di Flames of Ra e Kalau Wastelands. I tracciati rimarranno sempre otto ma dopo aver sconfitto la nemesi in una sfida uno contro uno, sarà possibile correre nel senso contrario sullo stesso percorso.

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Non ho niente da dire. Per favore lasciatemi in pace.-L. Mathias

In un gioco basato su velocità estreme e repentini cambi di direzione, i controlli hanno un’importanza fondamentale. Chiariamolo subito, in Quantum sono veramente perfetti, il nostro Sparc risponde benissimo ad ogni piccola sollecitazione proveniente dal nostro joypad. Molto intelligente e intuitivo il sistema scelto dagli sviluppatori di affidare ad ogni arma un tasto: B servirà ad attivare i missili a ricerca, X le armi normali, Y lo scudo protettivo e A doserà il turbo. Al trigger analogico di destra è affidato il compito di dosare la velocità e a quello di sinistra di effettuare le decelerazioni in derapata. Alle due levette analogiche il compito di tenere sul circuito la navetta sia nelle curve, la sinistra, sia dosando l’atterraggio nei salti, la destra.

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Siete tutti degli stupidi a volermi sfidare! Vi schiaccerò come insetti!-K. Hekili

Dal punto di vista tecnico Quantum Redshift è una gioia per gli occhi. Effetti grafici a profusione: bump mapping sulle navette e sul circuito, lens flare e heat blur utilizzato per rendere l’effetto distorcente del calore sprigionato dai motori. Fantastica la sensazione di accelerazione improvvisa data dall’utilizzo del turbo, che rende benissimo la velocità estrema che le navicelle riescono a raggiungere. Il tutto è contornato da molte esplosioni, ben realizzate, e da alcuni tocchi di classe come la pioggia, ricreata benissimo, e le goccioline sul vetro della cabina di guida dopo un atterraggio in acqua, che si dissipano con l’accelerazione della navicella. La cosa più impressionante è che tutti questi effetti non rallentano minimamente il motore del gioco che viaggia fisso a 60 fps, senza sbavature, ricreando perfettamente la sensazione di correre quasi oltre i limiti di sopportazione. E’ tutto oro quello che luccica? Il gioco in sé è ben realizzato ma ci viene da pensare che forse si sarebbe potuto fare di più, curare meglio i particolari: uno su tutti le scene di intermezzo, simil Dead or Alive, ma senza la stessa carica di ironia e soprattutto senza la stessa cura tecnica, con animazioni legnose e presenza di aliasing. Poteva essere riposta cura maggiore anche per quanto riguarda i replay, ben realizzati tecnicamente, ma carenti dal lato della scelta e della personalizzazione delle telecamere. Da rimarcare una validissima modalità a due giocatori, sempre fluida e che allungherà sicuramente la longevità purtroppo non particolarmente elevata del titolo. Non consiglio a nessuno invece le gare in quattro contemporaneamente: il titolo diventa ingiocabile in un mini riquadro del vostro televisore e il motore del gioco inizia a soffrire. Il sonoro si attesta su livelli medio bassi, la tanto pubblicizzata musica del deejay Junkie XL è anonima e poco coinvolgente. Gli effetti sonori sono meglio realizzati ma comunque non colpiscono particolarmente. Fortunatamente gli sviluppatori hanno implementato la possibilità di personalizzare la colonna sonora con la propria playlist, lasciandovi la scelta di gareggiare accompagnati dalle composizioni di Mozart o dall’ultimo disco di Marylin Manson.

Commento

Quantum Redshift si afferma come un buon titolo di corse, tecnicamente ben realizzato e nuovo punto di riferimento per gli amanti del genere, che però purtroppo, non è stato curato fino in fondo nei particolari. I pochi difetti che lo affliggono comunque non rovinano il buon lavoro svolto dai Curly Monsters. Consigliato a tutti gli amanti delle velocità stratosferiche e del divertimento immediato.

    Pro:

  • Divertente e immediato
  • La velocità redshift
  • Una gioia per gli occhi
  • La possibilità di editare la propria playlist musicale

    Contro:
  • Non molto longevo
  • Alcuni particolari risultano poco curati
  • Multiplayer in quattro realizzato male
  • Colonna sonora scadente

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I racing game hanno sempre colpito molto l’utenza console. Wipeout, su Playstation, aveva inaugurato un genere fino a quel momento trascurato e si era subito posto come metro di paragone. Purtroppo però la medesima serie, con i successivi episodi e col passaggio alle console a 128 bit, ha perso il carisma e la classe che la contraddistingueva. Il degno erede della serie è arrivato e non dobbiamo andarlo a cercare sulla console Sony, ma su Xbox ed il suo nome è Quantum Redshift, prodotto dai Microsoft studios.