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Rampage: Total Destruction - recensione

La città vi stressa? Distruggetela!

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/03/2007

Effetti collaterali

Come raccontato nell'introduzione animata (misteriosamente priva di qualsiasi traduzione, laddove il gioco ha tutti i testi a schermo in Italiano), la commercializzazione di una nuova bevanda analcolica mette nei guai l'azienda che la produce. In un numero limitato di casi, infatti, tale bevanda ha degli effetti collaterali tali da trasformare chi la beve in un mostro gigantesco... Il problema è che, data la diffusione del prodotto, il “numero limitato” in questione ammonta a quasi trenta persone... trenta creature enormi ora intente a scorrazzare per otto città con il solo obiettivo di farle a pezzi. Voi, naturalmente, siete al comando di uno di questi mostri e dovrete disintegrare interi quartieri cercando di difendervi dall'attacco di poliziotti e militari, nonché dalle sortite dei mercenari assoldati dall'azienda produttrice della fantastica bibita... La meccanica di Rampage: Total Destruction è, come negli intenti degli sviluppatori, estremamente semplice: una volta scelto un mostro tra quelli disponibili, dovrete distruggere vari quartieri di una grande città, per arrivare poi al confronto con un boss finale.

Rampage: Total Destruction - recensione
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Il gioco

I numeri di questo nuovo Rampage parlano di quattro modalità di gioco, otto città divise in numerosi quartieri, quasi trenta mostri selezionabili e un multiplayer che arriva a coinvolgere fino a quattro giocatori. Nella modalità “Campagna”, per un solo giocatore, avrete la possibilità di scegliere una creatura per poi affrontare le città in sequenza, con un livello di difficoltà crescente, che si palesa per lo più con l'aumentare degli oppositori. Se inizialmente la resistenza delle autorità sarà fiacca, infatti, già alla terza città dovrete scansare il fuoco dei militari e cercare in più occasioni ricariche energetiche fra le rovine dei palazzi che siete intenti a demolire. Sotto questo punto di vista, Total Destruction non fa che massimizzare quanto visto nel gioco originale, dato che dalle varie finestre e crepe degli edifici si potranno raccogliere numerosissimi oggetti e potenziamenti. Oltretutto, all'inizio di ogni stage vi verrà affidata una missione facoltativa, che consiste nel raccogliere un certo numero di oggetti per ottenere un bonus sottoforma di punteggio o, meglio, di una mossa speciale per il vostro personaggio. Gli sviluppatori del gioco hanno voluto mantenere lo spirito bidimensionale dell'originale Rampage, adattandolo a un contesto comunque tridimensionale: i mostri si muovono anche in profondità e gli stessi edifici da distruggere possono trovarsi anche uno di fronte all'altro. A fare da contorno, ci sono numerosi elementi animati: cittadini inconsapevoli (che, ovviamente, potete divorare), poliziotti, auto e veicoli in movimento, elicotteri e quant'altro. L'effetto di caos generale ben si sposa con le intenzioni di Midway.

Rampage: Total Destruction - recensione
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Il contorno

Ad affiancare la modalità “Campagna”, troviamo due modalità che è possibile affrontare in multiplayer, ovvero “Re della Città” e “Re del Mondo”, insieme a un Time Attack in cui limare la rapidità delle proprie prestazioni. L'unica differenza che intercorre fra “Re della Città” e “Re del Mondo” è che la prima ci vede affrontare il computer o un amico (o di più: il massimo consentito è di quattro partecipanti) all'interno di uno scenario selezionato, la seconda è una sorta di “Campagna” fatta in multiplayer. In entrambi i casi, la distruzione si trasforma in una gara e vince chi totalizza più punti alla fine dello stage. Vista la natura di Total Destruction, non potevano mancare delle riproposizioni dell'originale Rampage, in questo caso disponibile in una versione identica a quella originale insieme a “sequel” Rampage: World Tour. I titoli vanno giocati utilizzando il Wii-mote in orizzontale come se fosse un joypad, e la soluzione si rivela azzeccata anche nel caso di World Tour, nonostante al pulsante A venga affidato il calcio (una posizione quantomeno scomoda, vista la vicinanza alla croce direzionale). Per la velocità e la vivacità della grafica, World Tour risulta certamente più attuale del primo Rampage. [C]

Demolito un palazzo, bisogna passare rapidamente a quello successivo.
Demolito un palazzo, bisogna passare rapidamente a quello successivo.
Ci sono tanti modi per colpire gli edifici, ma a volte le collisioni non sono precise.
Ci sono tanti modi per colpire gli edifici, ma a volte le collisioni non sono precise.
Meglio non prendere il treno quando ci sono in giro mostri giganti...
Meglio non prendere il treno quando ci sono in giro mostri giganti...

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Realizzazione Tecnica

A livello tecnico, Rampage: Total Destruction è un insieme di alti e bassi. Non si può che storcere il naso di fronte alla mancanza di una modalità 480p, rimpiazzata dall'equivalente risoluzione interlacciata, e l'aspetto del gioco in generale non fa pensare a un uso intelligente delle caratteristiche di Wii. Sulla nuova console Nintendo abbiamo visto anche di peggio, comunque, e in generale la grafica di questo titolo riesce a essere funzionale all'azione e a dare l'idea della distruzione in modo convincente. Nei palazzi che crollano in Total Destruction non c'è nulla del dettaglio visto nei migliori giochi per Xbox360, questo è scontato. I mostri sono ben fatti e risultano tutti simpatici, chi più e chi meno. Sullo schermo c'è un gran numero di oggetti in movimento e il motore grafico riesce a gestirli bene finché non ci si muove sullo scenario, facendo cambiare (anche se di poco) la visuale: in quel frangente si nota qualche incertezza, anche se non grave. E il sonoro? Funzionale anch'esso, crea l'atmosfera giusta pur senza eccellere sotto alcun aspetto.
Su Wii il gioco utilizza il solito binomio Wii-mote / Nunchuck, e gli sviluppatori hanno organizzato i pulsanti nel modo giusto: lo stick analogico per muovere il mostro, A per colpire e B per saltare. Ci sono poi diverse mosse che vanno eseguite muovendo il Wii Remote, ad esempio facendolo oscillare si possono afferrare persone e veicoli, scuotendolo mentre si è aggrappati a un palazzo si carica un colpo particolarmente potente, infine “schiacciando” il controller il mostro colpisce con i pugni il tetto dell'edificio su cui si trova.

Commento

Rampage: Total Destruction non è certo un prodotto privo di difetti: tecnicamente è appena discreto, il sistema di controllo è ben pensato ma i personaggi sono lenti a muoversi e la meccanica è talmente ripetitiva che si perde interesse a vedere la città successiva. Però vanta anche qualche pregio importante: innanzitutto riesce nell'intento di mantenere lo spirito del Rampage originale, dunque tutti i nostalgici del classico Midway potranno cimentarsi in lunghe sessioni di distruzione totale. Con tutti i limiti che ciò comporta. In secondo luogo, Total Destruction viene venduto a un prezzo conveniente, cosa che non va mai sottovalutata. In attesa di un'eventuale rivoluzione della serie, che possa magari superare le barriere di un gameplay basato sulle due dimensioni, questo gioco si merita un voto che va aumentato o diminuito di un'unità a seconda della vostra simpatia per Rampage.

    Pro:
  • Tecnicamente discreto
  • Fedele all'originale
  • Prezzo vantaggioso
    Contro:
  • Controllo macchinoso
  • Molto ripetitivo
  • Manca il supporto alla modalità 480p

Nel settore dei videogame, i tentativi di riadattare vecchi classici ai canoni odierni si sprecano. Rampage: Total Destruction è dunque solo l'ultimo di questo genere di prodotti, che parte da un successo storico di Midway (Rampage, appunto) e cerca di aggiornarlo a livello tecnico senza intaccarne il gameplay.