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Recensione di FIFA 2003 - Prima parte

Una noiosa e ripetitiva conclusione caratterizzava ogni passata recensione di un gioco della serie FIFA: "un passo avanti e uno indietro". Quest'anno la situazione non e' cambiata, anche se il passo avanti ha veramente impressionato per la sua lunghezza. E' finalmente questo l'anno giusto per FIFA? Lo capiremo insieme in questa recensione, la cui prima parte e' dedicata a tutti gli aspetti che circondano le partite.

RECENSIONE di La Redazione   —   03/01/2003
Recensione di FIFA 2003 - Prima parte
Recensione di FIFA 2003 - Prima parte

Cominciamo bene...

Per evitare di fare come l'anno scorso, con un istantaneo e distruttivo elenco dei difetti del gioco, vediamo di essere piu' coerenti e ordinati, partendo da cio' che FIFA offre, per filo e per segno, in questa edizione 2003, anche perche' le sorprese non mancheranno.
Dopo un'installazione della durata di circa una glaciazione ci apprestiamo a lanciare il gioco.
Si parte con la presentazione di FIFA 2003 e le solite lunghe, noiose e obbligate schermate fisse a ricordarci copyright e licenze. Ora, capisco la gratitudine che ci puo' essere nei confronti di queste societa' che hanno fornito nomi e stemmi, ma si poteva pensare a qualcosa che desse un po' piu' di intrattenimento.
Comunque, a queste schermate fa seguito l'animazione introduttiva, questa volta totalmente incentrata sui testimonial del gioco: Edgar Davids, Roberto Carlos e Ryan Giggs. Il filmato, della durata di circa 20 secondi, mostra Davids impegnato nel giocherellare con la palla mentre Roberto Carlos colpisce di testa un pallone e Giggs si guarda intorno ingrugnito. Uno squallore indescrivibile.

Recensione di FIFA 2003 - Prima parte
Recensione di FIFA 2003 - Prima parte

I menu di gioco

Esterefatti da questo inizio ben poco invitante, si apre un menu dalla grafica anni '80 (per intenderci, la grafica negli anni '80 non era ai livelli attuali), con quattro opzioni principali e un piccolo elenco di voci in basso.
La prima di queste opzioni permette di disputare un'amichevole o un torneo "Club Championship": questo "Club Championship" e' il tocco di classe di FIFA 2003: prendi 18 squadre tra le migliori europee e dotale di cori personalizzati, di stadio ufficiale e di commento audio ad hoc.
Dedicare un menu solo per questi club, con l'impossibilita' di aggiungerne o sostituirne altri, e' un'idea che fa pensare. L'intento e' palese: dare a qualunque giocatore un gruppo di squadre di riferimento con cui divertirsi, un po' come accade per i team dei vari sport americani: pochi ma ben fatti. E queste squadre, il loro stadio, i loro cori e i commenti audio sono curati nei minimi dettagli.
Il problema sono i destinatari di questa brillante idea. Per esempio i (numerosi) tifosi del Milan, squadra dal non poco blasone, ci rimarranno veramente male non vedendo i rossoneri tra i club d'elite del calcio europeo. E io sono quasi convinto che un appassionato rossonero o un qualunque appassionato di una squadra non presente nella lista Club Championship preferira' partecipare ad altri tornei con la propria formazione ignorando totalmente questa modalita' di gioco.
Un'altra opzione e' la classica Amichevole: potrai scegliere una squadra che vuoi tra le oltre 350 presenti, di club o nazionali, e sfidarne un'altra (o anche la stessa, perche' no?). Immancabile anche l'opzione Tornei, che presenta varie modalita' di gioco e soprattutto l'opzione per il Campionato: 5 campionati consecutivi possibili con il supporto delle coppe nazionali ed eventualmente internazionali in caso di alte posizioni in classifica.
Per finire il Multiplayer e' presente anche quest'anno: lunghi caricamenti e lag imperante non favoriranno questa modalita', ma nel corso degli anni sta lentamente migliorando ed ipotizzo un anno o due di attesa per un qualcosa di veramente funzionale e ben fatto.

Recensione di FIFA 2003 - Prima parte
Recensione di FIFA 2003 - Prima parte

Prima della partita

Fa sbuffare e non poco la decisione di eliminare le informazioni sul campionato o sul girone dalla schermata principale di ogni partita. Ora, al posto della classifica del campionato o del tabellone di un torneo, ci sono gli stemmi delle squadre. Vorrei sapere quale utilita' possa avere una schermata del genere... E cosi' tocca passare in un altro menu, al cui interno c'e' un'opzione per visionare tutti i "tabelloni" oltre che per dare una sbirciata al calendario, alle prestazioni dei propri giocatori (tiri e cartellini, nulla di piu'), alla gestione della squadra (formazione, tattica, tiratori e un primitivo calciomercato), alle opzioni audio-grafiche fino ad una ambigua "Vetrina delle divise", in cui si potranno vedere le maglie delle varie squadre.
Guardato il tutto bisogna pero' nuovamente tornare nella schermata degli stemmi per proseguire verso l'inizio della partita.
Prima del caricamento un'altra cosa salta all'occhio: nella preparazione di una qualunque partita c'e' la possibilita' di scegliere quale maglia indossera' la propria squadra e quella avversaria. Il motivo di questa opzione non e' dato sapersi: forse perche' in FIFA 2002 ogni tanto capitavano accostamenti di colori quantomeno discutibili (ricordo ancora un Bologna - Cagliari con divise rossoblu per una squadra e rossoviola per l'altra...) oppure (e piu' probabilmente) perche', avendo alcune squadre tre divise, l'utente possa avere la possibilita' di scegliere la preferita, oltre che la piu' adatta alla sfida (per esempio la Roma ha la divisa rossa in casa, bianca fuori casa e la splendida giallo-rossa che nella realta' utilizza solo per le partite europee). La scelta allunga il percorso verso l'inizio della partita, ma col tempo diventa un'abitudine di poco fastidio.
In caso di amichevoli si potra' scegliere uno stadio tra i tantissimi disponibili e una volta scelto il controller da usare la partita avra' inizio.

Introduzione

In FIFA 2002 il Bologna era l'unica squadra di serie A priva di una divisa realistica e di uno stemma. La prima cosa che ho fatto quando ho visto FIFA 2003 all'Adriatic Lan Party di Cattolica e' stata di verificare la qualita' del Bologna in questa nuova edizione. Ebbene, non solo la squadra Felsinea e' ancora senza stemma e con una maglia non realistica, ma anche Udinese e Torino la accompagnano nelle medesime condizioni. E la Reggina ringrazia per il nome della sua squadra: "Reggio Calabria".