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Recensione di La Pucelle Tactics

Il precursore di Disgaea, per uno strano scherzo di marketing e di distribuzione, giunge finalmente anche in occidente, fra censure, ritardi e qualche problema di localizzazione, pronto a ripercorrere la strada tracciata da quel gioiellino che è Hour of darkness. Ma sarà in grado di ripeterne anche il successo? Scopriamolo insieme.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   18/08/2004

Il mondo di Paprica

La popolazione del Regno di Paprica è tormentata dagli attacchi continui di una larga schiera di demoni e mostri di ogni genere. Il fragile equilibrio che permetteva alle forze del bene e del male di coesistere in un perfetto equilibrio cosmico si è spezzato ed ora le forze oscure hanno preso il sopravvento. Per porre fine alla orrenda invasione e cercare di portare sollievo ai cittadini, la chiesa locale, denominata Chiesa della Maiden of Light, con a capo l’ambiguo padre Salade, decide di formare una squadra di cacciatori di demoni chiamata, appunto, La Pucelle (il nome è già tutto un programma). Di questo team di demon- hunter fanno parte la simpaticissima Sorella Prier, l’irritabile ed aggressiva protagonista della storia, suo fratello, il timido Culotte (personaggio che nel corso dell’avventura ha spesso anche il ruolo di narratore), e la sempre ligia al dovere Sorella Alouette. Com’è logico aspettarsi da un Rpg strategico, col proseguo del gioco altri elementi si uniranno al party iniziale. Fra questi vi segnalo il misterioso Croix e la folle, simpatica banda di gattini pirata guidata con piglio più o meno sicuro da capitan Homard. Come si sarà intuito da queste poche righe, la trama del gioco sembra fare i verso agli altri titoli del genere, quasi una parodia di quegli Rpg dalle storie cupe e seriose, prese in giro con il tipico umorismo delle produzioni anime giapponesi. La Pucelle e' un Gdr strategico suddiviso in 12 capitoli, ognuno dei quali caratterizzato da un proprio finale, a sua volta disponibile in tre varianti. Le conclusioni possibili sono infatti tre, e cioè “Bad”, “Good” e “Special” ending. Nonostante non influiscano più di tanto sul finale vero e proprio del gioco, essi costituiscono una interessante aggiunta al genere, soprattutto in termini di rigiocabilità. Senza contare che a seconda del punteggio e del tipo di “ending” ottenuto si possono avere oggetti speciali e più o meno danaro da investire nei negozi. La struttura di ogni capitolo è abbastanza particolare. All’inizio di ognuno di essi ci troveremo quasi sempre nello studio di padre Salade, il quale, con la sua aria particolarmente inaffidabile, ci spiegherà i nostri compiti giornalieri in una sorta di briefing pre-missione.

Recensione di La Pucelle Tactics
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Dopodichè, come ogni Rpg che si rispetti, potremo iniziare a giocare. Per prima cosa possiamo decidere di esplorare la città in una insolita visuale laterale, stile platform delle console a 16Bit, parlare con gli altri cittadini oppure fare acquisti nel negozio locale. Altrimenti possiamo dare il via alla nostra missione uscendo fuori dalle mura della città e iniziando l’esplorazione del mondo esterno. Una volta giunti al di fuori della city ci ritroveremo in giro per il regno di Paprica. Qui i nostri personaggi si muoveranno su una tradizionale mappa bidimensionale dove i vari villaggi o dungeon sono rappresentati da dei semplici punti. Appena deciso il da farsi, basterà posizionarsi su questi “segnali” per poter accedere alle aree. Nel caso dei villaggi, come al solito, una volta entrati si potranno interrogare i vari abitanti per raccogliere indizi o altro per la nostra missione, oppure si potrà accedere allo store locale per fare spesa. E di oggetti interessanti da acquistare, nei negozi di La Pucelle ce ne sono davvero parecchi. Soprattutto quando, accresciuto il nostro livello di clienti fedeli (esso si incrementa in base al numero di affari conclusi positivamente in quel negozio), potremo rendere disponibile alcune interessantissime opzioni avanzate come quelle che permettono di settare il livello dei nemici per renderli più forti oppure per triplicare la nostra EXP, nonché l’opzione denominata Survey che pemetterà al videogiocatore di intervenire direttamente sull’assortimento di oggetti e armi disponibili in game. Nel caso invece di un dungeon, ci dovremo preparare per una lunga serie di battaglie, vero e proprio fulcro di ogni Rpg strategico che si rispetti. Le aree che costituiscono questi livelli sono composte da varie mappe strutturate secondo una visuale isometrica in uno pseudo 3D d’altri tempi. Tali arene non possono sempre essere ruotate a piacimento, purtroppo, e questo può creare qualche problema, in quanto talvolta viene impedito all’utente di poter vedere eventuali nemici o portali nascosti. Comunque sia, per procedere da una mappa all’altra del dungeon basterà semplicemente raggiungere l’uscita oppure sconfiggere prima tutti i mostri.

Recensione di La Pucelle Tactics
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Le battaglie

Il sistema di combattimenti de La Pucelle è molto simile a quello di quasi tutti gli altri Rpg strategici in circolazione, Disgaea compreso: all’inizio della battaglia potremo schierare le nostre unità sul campo di gioco (fino ad otto personaggi possono comporre il nostro party). Dopo di che, nel turno successivo, potremo muovere le unità e farle compiere ogni tipo di azione, come attacchi fisici o magici, e cosi via. Una delle peculiarità di quest’ultima fatica Ichi sono gli attacchi di gruppo. I nostri personaggi, infatti, possono compiere due diversi tipi di attacchi combinati: quelli di supporto e quelli simultanei. I primi consentono ad alcuni elementi del nostro party di aiutare il personaggio che ha attaccato per primo i nemici, mentre i secondi faranno si che tutta la squadra attacchi contemporaneamente causando ingenti danni agli avversari sulla mappa. Importante, come sempre, pianificare al meglio i nostri attacchi, visto che riuscire a colpire un nemico alle spalle, magari da una posizione sopra elevata e dunque facilmente difendibile, gli farà subire danni maggiori consentendoci di guadagnare un maggior numero punti bonus.

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Le battaglie

Ma l’elemento caratterizzante del sistema di battaglia di La Pucelle è senza ombra di dubbio la cosiddetta “purificazione”. La sua doppia funzione di “ripulitore” di malvagità dai mostri e dei portali oscuri è qualcosa di interessante e al tempo stesso innovativo, senza contare la sua utilità intrinseca nell’ambito di uno scontro. Tale sistema consiste nello svolgere due funzioni base: quello di purificare un nemico prima di eliminarlo (in tal modo egli passerà dalla nostra parte), e quello di purificare i cosiddetti portali oscuri. In quasi ogni mappa, infatti, sono presenti dei “varchi dimensionali” denominati, appunto, “portali oscuri”. Da ognuno di essi possono uscire decine di demoni oppure un flusso energetico negativo in grado di percorrere lo scenario e di creare seri problemi a tutto ciò che si trova in quell’area. Nel caso incontri un personaggio, sia esso amico o nemico, questa energia può abbassarne alcuni parametri base come i punti Difesa o Attacco, e cambiare direzione di movimento a seconda della posizione assunta sulla mappa dalla suddetta vittima, colpendo quindi chi gli sta accanto. Tuttavia come ogni “arma” senza controllo, questo malefico flusso può essere anche sfruttato a nostro vantaggio. E qui entra in ballo il comando Purifica. Utilizzandolo dopo aver incanalato la giusta dose di energia in un oggetto o nel corpo di un nemico, potremo generare un Miracolo, una potentissima azione magica in grado di provocare ingenti danni a tutti i nemici sulla mappa. I Miracoli si basano generalmente sui quattro elementi cardine che costituiscono la magia in La Pucelle (Acqua, Fuoco, Vento e Fulmini), e permettono anche di purificare i portali incriminati per evitare che da essi fuoriescano altre creature demoniache infestando la zona.

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Il fascino del 2D

Graziosa, “tenerona”, non ci sono altre parole per dare una definizione corretta della grafica di La Pucelle. Tutto è colorato, tondeggiante, giocoso, quasi volesse rispecchiare fedelmente in ogni dettaglio la sua chiara ispirazione anime. Perfino il “bestiario” sembra “riflettere” l’atmosfera allegra del gioco. Durante le varie fasi di esplorazione o combattimento, infatti, potrete ammirare tutto un campionario di creature assolutamente da ridere, e che variano dagli orsetti pacioccosi a delle assurde palle di pelo fino ad arrivare a dei simpaticissimi funghetti parlanti e canterini. Anche i nemici all’apparenza più paurosi, come gli scheletri o i demoni alla fin fine hanno un’aria bonacciona e rassicurante. Per chi ama la grafica ultra particolareggiata, piena di poligoni, texture ad alta risoluzione ed effetti speciali da film, questo La Pucelle può costituire quasi un affronto alle potenzialità della Ps2, presentando una grafica antiquata e degna delle vecchie “macchinette” a 16Bit. Tuttavia, sorvolando su questo aspetto e rapportando l’engine del gioco a titoli del genere j-strategico, i quali quasi tutti adottano uno stile simile, chi apprezza anche il buon vecchio 2D troverà in La Pucelle una grafica appagante, dai colori vividi, con personaggi curati e ben caratterizzati, anche se non raggiungono il livello di dettaglio di quelli di Disgaea. Passando infine al comparto audio, il gioco presenta delle musichette tutto sommato abbastanza orecchiabili. Pur non mostrando una qualità eccelsa nella loro realizzazione, se si eccettua la bella “Maiden of Light, “main theme” del titolo Ichi, esse svolgono bene il proprio dovere, caratterizzando con dei suoni ad hoc le varie situazioni di gioco. Ottimi anche gli effetti sonori ed il parlato, disponibile previa opzione, sia in lingua inglese che giapponese, come in Disgaea.

Recensione di La Pucelle Tactics
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Conclusioni

Qualcuno ha definito la Nippon Ichi Software come la nuova Squaresoft, riconoscendole, di fatto, gli stessi meriti che ai tempi del SuperNes vennero riconosciuti alla casa dei Chochobo, perlomeno in termini di qualità generale dei propri giochi. Forse il paragone è un tantino azzardato, tuttavia appare innegabile che la Ichi stia davvero realizzando dei titoli molto interessanti e tecnicamente appaganti, per certi versi proprio come fece anni addietro la Square. Per tutti coloro che hanno amato Disgaea, La Pucelle e' una vera e propria manna piovuta dal cielo, pardòn, dal Giappone. Con un cast di personaggi simpaticissimi e a loro modo affascinanti, ed una storia divertente, questo Gdr sembra in grado di competere col più reclamizzato "predecessore". Nonostante sia una produzione antecedente a Disgaea, infatti, La Pucelle appare comunque ottimamente realizzato e riesce ad offrire al videogiocatore tante ore di assoluto divertimento, impegnando duramente anche i più navigati appassionati di Gdr strategici, con un Battle system decisamente profondo ed una longevità di tutto rispetto, grazie alle circa 40-50 ore necessarie per completare l’avventura base, o alle 100 nel caso si volesse portare a termine la sub-quest del Dark World. Peccato per l’opera di censura dovuta effettuare dai ragazzi della Mastiff LLC che si è occupata delle localizzazione del prodotto per gli USA, i quali hanno dovuto eliminare riferimenti religiosi (croci) e anti-sociali (le sigarette). Nella speranza di vederlo presto qui dalle nostre parti in versione Pal, magari nella nuova veste annunciata proprio in questi giorni proprio da Ichi Software e che dovrebbe intitolarsi La Pucelle: Hikari no Seijo Densetsu e contenere alcune nuove features, non ci resta che consigliarlo vivamente a tutti gli amanti del genere.

    Pro:
  • Personaggi e ambientazioni azzeccatissime.
  • Livello di difficoltà ben calibrato.
  • Doppiaggio in lingua originale degno di un anime.
  • Ottima longevità.
    Contro:
  • La grafica a prima vista può sembrare datata.
  • Manca il New Game.
  • Localizzazione non perfetta e qualche censura.

Dopo averlo snobbato per anni, eccezion fatta per una ristretta cerchia di appassionati, l’occidente pare finalmente aver riscoperto un genere che in Giappone è considerato da sempre uno dei più importanti e amati per ogni possessore di una piattaforma videoludica. Stiamo parlando dei J-Rpg strategici, quelli cioè, per intenderci, in cui, oltre alla trama, sono i combattimenti ad assumere un ruolo chiave nel gameplay. In tali combattimenti occorre, da parte dell’utente, una grossa dose di strategia e pianificazione per portare alla vittoria il proprio party in scontri che avvengono di solito su mappe pseudo-3D con visuale isometrica, ala Final Fantasy Tactics per intenderci. Questa rinascita di interesse da parte degli utenti occidentali verso questo genere di giochi di ruolo lo si deve, almeno negli Stati Uniti, alla software house Nippon Ichi Software, autrice di quel Disgaea: Hour of darkness che tanto successo ha riscontrato di recente anche dalle nostre parti. Spinta dal successo delle avventure del Principe Laharl sul suolo americano, quindi, la Ichi ha deciso di tentare il bis “esportando” un suo vecchio titolo di successo in Giappone, La Pucelle (Tactic’s negli USA), vero e proprio prequel spirituale dello stesso Disgaea.