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Robotech: Battlecry

Robotech, un nome che riporterà alla memoria dei più grandicelli molte sensazioni e tanti ricordi. Dalle premesse viste per questo titolo, ci aspettiamo davvero un buon lavoro. Un gico in grado di far felici non solo i fans della serie animata, ma anche tutti quelli che adorano il genere degli action shooter con robottoni alti 20 e passa metri (che si possonoa nche trasformare in Jet o in ibridi antropomorfi!)! Insomma robotech è un prodotto che parte con una grande grande resonsabilità: non deludere i migliaia di fans che attendevano questo gico da molto tempo. Come sarà andata? Scopritelo con la Recensione di Andrea "7wolf" Armeni, corredata da materiale esclusivo (34 immagini e 6 video per un totale di 80MB)!

RECENSIONE di La Redazione   —   04/10/2002
Robotech: Battlecry
Robotech: Battlecry

Tecnicamente parlando: Grafica

Come ben saprete, adoro la grafica in cell shading e mai come in questo caso, scelta fu più azzeccata. Dopotutto parliamo di una rivisitazione videoludica di un cartone animato, quindi quale miglior comparto grafico potevamo aspettarci? Ma i grafici avranno fatto davvero un bel lavoro o si sono limitati ad introdurre questo "effetto" senza darsi da fare?
Credo che le immagini e i video girati appositamente per questa recensione, parlino chiaro (come quelli reperibili in giro per la rete d'altronde); animazioni fluide, colori sgargianti, grafica davvero vicinissima ad un catone animato, tanto che spesso vi sembrerà di guardare un nuovo inedito episodio di Robotech!
Il motore grafico sembra ben realizzato, sempre fluido, solido e bello da vedere in azione, sopratutto per la resa degli effetti di fumo e di luce; certo la telecamera a volte non ci viene proprio in aiuto, anzi, ma dubito che esistano titoli simili esenti da tali problematiche.
L'unica nota che ho trovato davvero fastidiosa è data dai limiti inseriti alle varie ambientazioni, ovvero quando ci scontreremo nei fantomatici (quanto odiati) "muri invisibili"; quelle "dannate barriere ludiche" imposte dai programmatori, per limitare in modo determinante la nostra libertà di azione. Questa "avversità invisibile" è ben celata nei livelli ambientati nello spazio o nei cieli, mentre risulta fin troppo evidente in quelli a "terra" (nei centri urbani ad esempio); infatti vi basterà alzarvi in volo per notare un fastidioso "muro" posto a livello del tetto dei grattacieli circostanti, addirittura a volte queste barriere sono posizionate in zone "aperte" inspiegabilmente inaccessibili. Queste scelte, seppur "dovute" nelle zone troppo vaste (come il cielo o lo spazio siderale), diventano davvero fastidiose ed irritanti in quelli più chiusi, come ad esempio nei centri urbani (dove, per altro, non tutti i palazzi sono "danneggiabili", anzi, sono davvero pochi gli elementi "modificabili" dai nostri colpi). Avrei preferito di gran lunga, l'inserimento di una zona limite, oltre la quale la missione veniva considerata "abbandonata", come già accaduto in tanti altri titoli simili (la serie di Armored Core su tutti).
Gli effetti "speciali" e le textures sono realizzate molto bene, in particolar modo i Veritech risultano davvero fantastici (dalle animazioni che portano alle varie trasformazioni, al dettaglio delle textures che ricoprono il vostro mech), mentre tende ad essere meno curato tutto il resto. Nulla di deplorevole, per carità, solo si nota una cura minore nei modelli "circostanti" il nostro Veritech (mech nemici, costruzioni, ecc.).

Robotech: Battlecry
Robotech: Battlecry

Tecnicamente parlando: Audio

Il comparto musicale è affidato alla solida e "stra-collaudata" colonna sonora simbolo di questa serie. I fan di Robotech si sentiranno semplicemente rapiti dalle note che tanto li hanno fatti sognare e li immergerà totalmente nell'universo Robotech-iano, portando la loro esperienza di gioco a livelli stratosferici.
Discorso analogo per gli effetti sonori, "in tono" con l'azione e sempre all'altezza della situazione. Anche in questo caso il "parlato", trattandosi della versione inglese (o americana che dir si voglia), vanta voci e tonalità di qualità, ben impostate e sapientemente selezionate (sembra che si trattino delle voci originali del cartone animato... a quando una versione localizzata in italiano con lo stesso campionario? Splinter Cell aiutaci tu!).
Non è stata implementata una opzione per ascoltare le nostre traccie preferite, ma in un titolo del genere credo che sarebbe un vero sacrilegio cambiare le tracce musicali che tanto famosa hanno reso questa serie.
Purtroppo non sono in grado di fornirvi informazioni precise per quanto concerne lo sfruttamento dei sistemi surround a 5.1 canali (che se ben implementati potrebbero farvi vivere una delle più emozionanti battaglie, a cui i cieli di Robotech abbiano mai assistito).

Robotech: Battlecry
Robotech: Battlecry

Gameplay: da grande voglio fare il pilota di Veritech!

Ultimamente sembra un trend comune a molti giochi, quello di eliminare la possibilità di configurare i tasti a nostro piacimento; in Robotech potrete utilizzare solo l'unica disposizione studiata dai programmatori (riportata nelle immagini sottostanti).
Generalmente i controlli sono sufficientemente adeguati e rispondono bene ai comandi impartiti, mentre i miei dubbi rimangono sull'impossibilità di utilizzare lo stick analogico destro per "accelerare" (o frenare) nella modalità Guardian (quella ibrida tra il Mech bipede (Battloid) e il Jet), impostato invece sulla croce direzionale, la quale è anche preposta a richiamare le varie trasformazioni (sinistra per il Battloid e destra per il Jet), quindi nei momenti più intensi potete immaginarvi quali "involontarietà" potrebbero capitare (naturalmente nei momenti meno opportuni!).
Anche in questo caso, confesso che avrei preferito l'adozione di un sistema di controllo più classico, già visto in titoli dall'inquadratura simile (come Max Payne o anche Halo ad esempio), naturalmente ottimizzato per l'occasione. Così come stanno le cose trovo che il sistema di controllo scelto dai programmatori non sia sufficientemente adatto al livello di difficoltà del gioco, di fatto la configurazione dei tasti risulta un pò ostica e scoraggiante, sopratutto nelle (tante) missioni dove è richiesta una grandissima velocità di manovra (a volte vi sentirete più un prestigiatore alle prime armi che un abile pilota di Veritech ed in questi casi una terza mano sarebbe davvero utile!).
La telecamera, come già accennato, a volte non ci viene di certo in aiuto, ma il sistema di targeting (a 360gradi), abbinato al sapiente uso del radar, sopperisce discretamente alle incertezze "dell'inquadratura".
Robotech dal lato del divertimento è un pò altalenante, offre molte missioni davvero belle ed impegnative, come quelle denominate dogfighter (la prima missione ne è un esempio), mentre altre (fortunatamente, in numero minore delle prime) sono davvero frustranti. In certi frangenti ho avvertito sensazioni simili a quelle riscontrate con Gun Metal, dove incontravamo missioni al limite del suicidio, costretti a ripeterle per tantissime volte, sull'orlo di una infuocata arrabbiatura (per non dire altro), imparando un pezzetto di livello ad ogni sconfitta, come se, privi di ogni libertà di azione, dovessimo azzeccare ogni mossa al momento giusto, nel più classico dei Laser Game (Dragon's Lair vi dice nulla?). Almeno vi fossero date le mosse giuste da fare in un determinato tratto di tempo come in "Super Don Quixote", ci renderebbe il "lavoro" sicuramente meno pesante (scherzo, of course).
Certo messa in tal modo, sembra erroneamente che in alcuni livelli la giocabilità si azzeri quasi del tutto, ma posso assicurarvi che il potenziale "giocoso" di Robotech viene letteralmente schiacciato sotto il peso del livello di difficoltà che alcune missioni propongono. Per come sono state impostate alcuni stages, è davvero poca la libertà lasciataci su come affrontare i nostri "problemi".
In alcuni livelli i nemici saranno così numerosi e/o potenti da non poterli mai affrontare a viso aperto senza riportare pesanti danni (a meno che non riusciate a padroneggiare così bene il Veritech da riuscire ad approntare la giusta contromossa con un buon tempismo), costringendoci a rapide e brevissime scaramucce, ad utilizzare qualsiasi barriera architettonica per effettuare veloci "affacci" (magari dispensando una buona dose di proiettili) e fughe a "tavoletta" degne del miglior Diabolik.
Avrei preferito di gran lunga un bilanciamento della difficoltà più appropriato per un titolo simile, in modo da garantire una maggiore libertà di azione, di strategia e un'azione frenetica (e senza stress), come già visto in tanti altri titoli (simili e non); comunque ciò rimane possibile in molte altre missioni (ce ne sono 40, non avete che l'imbarazzo della scelta).
Per fortuna, i livelli da me incontrati non sono del tutto insormontabili, l'importante é armarsi di moooolta pazienza ed essere pronti a rigiocare un livello anche una dozzina di volte prima di concluderlo positivamente.
Una nota a margine merita lo sforzo profuso dai programmatori per caratterizzare al meglio le tre configurazioni del Veritech, davvero tutte ben delineate, ognuna con i propri pro e contro; prima troviamo il Battloid (Mech antropomorfo), che risulta essere il più maneggevole per capacità di "targeting" (360°), ma al tempo stesso è quello meno potente a danni inferti, all'estremo opposto troviamo il Jet, il più potente e veloce dei tre, ma anche il meno capace a targeting, ed infine troviamo il Guardian, una forma ibrida delle due già menzionate (discorso analogo anche per le sue caratteristiche, di maneggevolezza, velocità e potenza di fuoco).
Ultimo appunto va alla modalità cecchino, utilizzabile solo in forma Battloid, che a mio avviso risulta un pò troppo limitata (poco efficace), essendo impossibile la benché minima traslazione durante il suo utilizzo; ciò rende impossibile l'appostamento strategico senza rischiare di essere colpiti dal fuoco nemico. Credo che sarebbe bastato dotare il Veritech anche solo di un lento spostamento laterale, utile per approntare (nei livelli adatti), strategie di sfoltimento a distanza; soprattutto tenendo conto del fatto che la nostra energia vitale non avrà mai la possibilità di essere ripristinata (ne totalmente ne in parte) e che sembrano non esistere check point nelle varie missioni.

Robotech: Battlecry
Robotech: Battlecry

Longevità: un unvierso da salvare vi sembra abbastanza?

I "problemini" elucubrati nel precedente paragrafo, li potrete superare se avrete sufficiente pazienza e costanza; in tal caso vi ritroverete fra le mani un gioco davvero "enorme", con 40 missioni (quasi) tutte impegnative e "rischiose", tantissimi extra come:

  • *arene segrete da usare nella modalità deathmatch;
  • *nuovi Veritech (alcuni possono essere usati solo nei deathmatch, mentre gli altri anche nelle missioni Single Player) ognuno con caratteristiche diverse;
  • *"Carene" alternative per il vostro Veritech, direttamente prese dai personaggi principali della serie (ognuno aveva i propri colori e le proprie effigia);
  • *18 medaglie da conquistare al raggiungimento di particolari obiettivi (abbattimento di 50 nemici, oppure particolari azioni da eseguire in determinate mappe e così via), con ognuna di essa viene sbloccato un bonus nascosto.
  • Finito una volta, penso che se siete dei fans di questo genere, lo rigiocherete da capo nuovamente (almeno un'altra volta) utilizzando tutto il "materiale extra" sbloccato dalla precedente "odissea Robotech-iana".
    Sicuramente vi impegnerà per parecchio tempo!

    Robotech: Battlecry
    Robotech: Battlecry

    It's the end of the War?

    Il mio giudizio complessivo su questo titolo, non può che essere positivo (scusate la rima), considerando che Robotech è un buon titolo un pò sotto tutti i punti di vista: tecnicamente ottimo, comparto audio preso direttamente dalle serie animate, grandissima longevità per un prodotto di questo tipo (pensato più che altro per il single player a missioni), buona giocabilità generale, presenza di semplici modalità Multiplayer (deathmatch) e tante varianti sul tema (tra mech avversari, tipologia di missioni da affrontare, extra sbloccabili e tanto altro ancora).
    Purtroppo però ci sono anche "poche lacune", che non gli consentono di diventare un vero Blockbuster del genere, questo principalmente perché il livello generale del gioco é un pò troppo alto rispetto al sistema di controllo ideato, ci sono alcune missioni davvero belle e gradevoli come ad esempio le prime quattro del terzo capitolo, dove ci viene permesso di giocare le nostre carte liberamente, abbattendo i nostri nemici nella forma che preferiamo, mentre altre sono così difficili, da richiedere un avanzamento fin troppo lento e lineare, penalizzando quindi il divertimento e la frenesia che questo titolo dovrebbe trasmette da ogni singolo poligono.
    Non a caso le missioni più difficoltose (le quali non si trovano in ordine crescente, ma sono sparse nei vari capitoli; quindi vi imbatterete in un "intoppo" all'inizio del primo capitolo ben più duro da superare rispetto ad un livello avanzato dell'ultimo capitolo, ad esempio) sono una vera frustrazione soprattutto all'inizio, quando ancora non sapete quale sia l'esatto procedimento per superarlo (e ancora non padroneggiate a dovere il vostro Veritech), insomma come un gioco del campo minato, finché non troverete la strada "sicura", sarete destinati a perire, e dovrete ripetere da capo tutto il livello (comunque mai lunghi quanto quelli di Enclave).
    Dopo aver giocato a praticamente tutta la serie di Armored Core (da PSX a PS2), posso dirvi con estrema certezza che il divertimento (e la soddisfazione una volta compiuti) dato da un calibrazione ottimale dei livelli (come in AC), può fare davvero la differenza in un gioco come Robotech.
    Tirando le dovute somme (e sarebbe anche ora, direte giustamente voi), Robotech é un gioco che consiglio praticamente a tutti, sempre che non siate persone a cui piacciono solo gli sparatutto ultra-adrenalitici o se siete dotati di ben poca pazienza. Semplicemente "imperdibile" per tutti i fan dell'anime, "Robotech: Battlecry" li immergerà completamente con tutto quello che la serie animata propone, vivranno come dentro una lunga serie di nuovi ed inediti episodi, con la sostanziale differenza che questa volta i protagonisti siete voi (ah, e che tutti parlano inglese, of course)!

    Robotech: Battlecry
    Robotech: Battlecry

    It's the end of the War?

    PRO

  • Grafica in cell shading perfetta per riprodurre il feeling della serie animata;
  • Motore grafico solido, privo di rallentamenti e clipping, ottimi effetti di fumo e di luce;
  • Comparto sonoro preso direttamente dal cartone animato (dalle musiche ai doppiatori!);
  • Grande longevità garantita da 40 missioni, 18 medaglie, 40 diverse tipologie di mech (tra nemici ed alleati) e tantissimi extra sbloccabili;
  • Ottima caratterizzazione dei Veritech e delle loro diverse configurazioni (ognuna con i propri pro e contro);
  • Presenza di una modalità multiplayer;
  • CONTRO

  • Grafica un pò meno definita se ci scostiamo dal Veritech, ed il stema delle telecamere non é sempre all'altezza della situazione;
  • Alcuni livelli sono frustranti e dovrete ripeterli molte volte per trovarne la giusta chiave di lettura;
  • In rarissime occasioni l'AI avversaria ha dei momenti di demenza incredibile (come nell'ultimo livello del secondo capitolo);
  • Mancanza di uno studio di replay, da poter salvare e rivedere (anche solo in forma di "sunto" delle azioni più spettacolari);
  • Modalità multiplayer molto semplice (deathmatch), giocabile solamente da due players;
  • La modalità cecchino (usabile solo nella versione Battletoid) risulta un pò troppo debole ed inefficace.
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    Macross, Robotech e The New Generations... una storia troppo lunga da raccontare!

    Chi non conosce questa fantastica serie animata di robottoni trasformabili, che anni or sono andava per la maggiore? No, non sto parlando dei Trasformers (vergognatevi!)!
    Se non vi è mai capitato di guardare neanche un episodio di questa fantastica saga, allora (dopo aver recitato un "mea culpa"in ginocchio sui ceci!) correte a documentarvi al

  • sito ufficiale
  • , dove troverete una vera e propria enciclopedia online sull'avveniristico mondo dei Veritech, dalle origini alla nuova generazione.
    Per i più frettolosi, vi basti sapere che tutta la storia che fa da background a questo titolo è incentrata sulla guerra tra umani e Zentraedi. Nel gioco impersonerete Jack Archer (forse un lontanissimo parente di Kate Archer, nota spy-girl degli anni sessanta? Dopotutto la classe non è acqua!), abile pilota di Veritech, impegnato a respingere l'invasione aliena degli Zentraedi in tantissimi ambienti diversi, dallo spazio agli insediamenti urbani, dai cieli terrestri alle più impervie zone montuose.