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Roswell Cospiracies, Alien, Myths & Legends

Il 4 Luglio 1947, vicino alla cittadina di Roswell, cadde un Ufo. L'US Air Force tenne nascosto l'accaduto e ancora non si conosce cosa realmente successe quel giorno. Volete scoprirlo grazie al Game Boy Color?

RECENSIONE di La Redazione   —   18/07/2001

Cosa avrà da ridere la Gioconda?

Il 4 luglio 1947, vicino alla cittadina di Roswell, cadde un Ufo. L’Air Force degli USA impegnò un immenso quantitativo di mezzi economici e umani, per nascondere al Mondo la caduta dell’oggetto ed il ritrovamento di diversi corpi. Tutte le persone che assistettero alla scena furono screditate, mettendo in piedi coperture talvolta ridicole, tanto che spesso furono ideate degli escamotages per coprire le “coperture”. Dopo 50 anni, sappiamo che l’ufo in questione non è mai esistito: fu una simulazione ricreata proprio dall’uomo, e che i corpi erano dei poveri cadaveri camuffati da alieni. Chi c’è dietro a questa incredibile messa in scena, e soprattutto perché far credere alla gente la caduta di un Ufo, per poi screditarla?
In via del tutto confidenziale, vi posso parlare della Global Alliance. Quello che sto per dirvi, è il mio testamento spirituale: una volta rivelati questi dati la mia vita sarà in pericolo e dovrò fuggire. La beffa organizzata nel New Mexico aveva lo scopo di distogliere l’attenzione proprio dagli alieni. Pensando solamente a loro come a piccoli esseri verdi, indifesi, in balia degli spietati scienziati americani, la gente non poteva accorgersi di quelli assetati di sangue, già liberi di circolare tra noi.
Questi alieni cattivi, vivono tra noi già da molto tempo: prendono le nostre sembianze e ci uccidono a loro piacimento; nessuno sa dove si trovino e quanti siano in realtà: sappiamo solo che ci sono! Fantasie? Paranoie? Qual è la verità: che i governi di tutto il Mondo tramano contro di noi per non farci vedere la realtà, oppure che gli alieni sono davvero piccoli esseri verdi, che durante l’esplorazione della sonda NASA su Marte si nascondevano dietro ai sassi per non farsi vedere?
Volete sapere chi sono allora questi alieni assetati di sangue? Amici miei, non è difficile da capirlo: pensate a tutte le storie narrate come “leggende” che parlano di spiriti maligni, vampiri, lupi mannari. Perché queste “leggende” ricorrono in ogni cultura, anche nelle più primitive e remote?
Semplice, perché da sempre non abbiamo mai accettato l’idea di non essere noi umani ai vertici della catena evolutiva, e abbiamo nascosto ai nostri occhi la realtà, ossia che ci sono “esseri” superiori liberi di circolare tra noi.

Cosa avrà da ridere la Gioconda?

Ebbene: l’altra sera ero proprio a bere con il capo dell’Alliance: dopo alcuni bicchieri di troppo il tizio si è sciolto raccontandomi quello che segue: gli Alieni, sono solo ora all’inizio della loro invasione; il loro pianeta è molto distante e i rapporti inviati da questi primi “emissari” sono ormai giunti alla loro base. L’Alliance non ha un piano: sanno soltanto che nel mondo esiste una famiglia di persone che ha la capacità di rivelare la presenza degli alieni: dopo la morte del nonno e del padre, rimane in vita solo Nick Logan. Nella sua battaglia per salvare il Mondo, so che potrà contare solo su un ex – alieno, convertito alla causa degli umani: Sh’Lainn Blaze. La missione è disperata: il Mondo non deve sapere che questi alieni vivono tra noi: disordini, caos, razzie; la vita civile così come la conosciamo noi finirebbe.
Pure io dopo aver saputo queste cose, rischio di impazzire: non ho più fiducia di nessuno nemmeno di voi.
ADDIO!

Un intreccio fitto fitto!!

Questa è la trama del gioco, almeno quella narrata nella prima 4 pagine del manuale. Al di là degli afferri psicotropi che alcune sostanze hanno sulla mia mente, e che hanno modificato solo marginalmente l’intreccio, bisogna riconoscere a Red Storm, di aver pensato ad una storia eccellente, difficilmente riscontrabile in altri giochi.

Un intreccio fitto fitto!!

Immaginate il buon umore che mi aveva pervaso dopo la scoperta di una storia così bella, e di un manuale tutto in italiano, per di più tradotto bene. Ero un recensore felice: pensavo alle ore di sano e pieno divertimento, e perché no ero un po’ preoccupato da quante pile avrei consumato con questo Roswell Cospiracies!

I problemi sono come la dissenteria, vengono tutti assieme (detto popolare)

In effetti, le prime avvisaglie che qualcosa non andava, le dovevo avere: non c’era la pila per il salvataggio (al suo posto un sistema di password), e tra le lingue selezionabili all’inizio del gioco mancava l’italiano. Inglese, francese, tedesco: come al solito gli sviluppatori ci hanno messo in serie B, con Uganda, Porto Rico e Tasmania (con rispetto per gli amici stranieri) Il gioco in tutte le parti non interattive, si presenta come un fumetto, ossia con il disegno di un personaggio e la nuvoletta dove scorrono i testi (nel mio caso in inglese). Le opzioni permettono di impostare difficoltà, e disattivare musica ed effetti. Non chiedetevi perché uno dovrebbe disattivare musica ed effetti: chiedetevi piuttosto, perché un giocatore dovrebbe lasciarli accesi!

La realizzazione tecnica di queste scene di intermezzo denuncia una certa cura, le immagini sono davvero belle, così come tutto sommato la grafica è piacevole. Le mappe delle città (sia a piedi che in auto) sono grandi e abbastanza varie: è possibile entrare in alcuni edifici e raccogliere power up, utili per catturare gli alieni più velocemente. Generalmente il gioco si articola in una o più sezioni di ricerca e cattura, un paio di sezioni di guida, ed un boss di fine livello. L’idea non è cattiva, anche se terribilmente monotona: arrivare ad affrontare la missione 1 di Parigi col sorriso sulle labbra, significa essere pronti per un ferreo regine proposto dalla legge 180.

Quello che fa davvero male sono però i controlli: iniziamo la pietosa lista dei difetti: il povero personaggio può muovesi in otto direzioni, quindi anche diagonalmente: c’è qualcuno che può spiegarmi perché la velocità della camminata (eccezionalmente lenta e macchinosa), aumenta senza motivo se vi spostate di diagonale? Oppure c’è tra gli ideatori uno che mi può dire come mai, siano state create mappe grandi, senza pensare a mettere un pulsante per la corsa?
Sparare è poi difficilissimo, specie in tralice.

Ho scritto troppo, meglio che concluda.

Valutiamo questo gioco: la trama è quanto di meglio ci sia in circolazione, e si prende un bel 10 e lode! La realizzazione tecnica è più che soddisfacente,con città grandi e ben dettagliate: 9. Le animazioni se paragonate ad altri giochi per GameBoy Color sono più che accettabili: 7. I controlli e la longevità, minata da una ripetitività degli schemi sono invece non all’altezza del resto.

Ho scritto troppo, meglio che concluda.

Il sonoro, invece credo sia frutto più del caso che di una qualsiasi progettazione!
Sinceramente non riesco a sconsigliare questo gioco, così come non riesco a consigliarlo a tutti. La discriminante all’acquisto è la “resistenza alla fatica” di ogni giocatore: se siete dei veri appassionati che non si stancano mai di giocare, avete trovato un titolo complessivamente buono, dotati di spunti eccelsi: se però siete come il sottoscritto (ossia vi stancate presto di gameplay poco vari) consiglio vivamente il noleggio

Bertocci "RED" Daniele

Parigi val bene 5 codici (verione moderna)

Ho cercato in rete le password ma non le ho trovate. Vi lascio così i codici per passare il livello di Londra.

  • BFDBBFDH
  • BGJBBFJJ
  • BHJBBFJK
  • BJJBBFJL
  • BKJBBFJM

Non c’è conoscenza senza saggezza (da “L’ottavo Nano”)

I reattivi di Grignard agiscono come nucleofili al carbonio nei confronti dei composti carbonilici. Lo sapevate? No?? Ve lo dico, solo per dimostrarvi che non sono un idiota, anche se scrivo recensioni, come questa e solo per GameBoy Color. Ok???