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Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione

Ultimo, clamoroso appuntamento con la seconda stagione di Sam & Max e, per l'occasione, si sprofonda all'inferno.

RECENSIONE di Andrea Moi e Umberto Moioli   —   16/04/2008
Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione
Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione
Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione

Le vittime di Sam e Max

Le vicende si aprono con la rivelazione che le fogne sotto la strada teatro di ogni inizio avventura, sono niente meno che la fermata del treno che porta gli spiriti alla loro ultima destinazione. I primi quarantacinque minuti si spendono perciò nel tentativo di trovare i gettoni che servono al novello Caronte per trasportare Sam e Max fino al luogo dove modificare il destino di Bosco, completando un paio di enigmi piuttosto semplici nella sostanza ma geniali nel loro essere posti al servizio della sceneggiatura: ridare la vita a una macchina per sfruttare la dipartita della mamma di colui che si vuole salvare, è un ragionamento che il giocatore difficilmente può accettare ma che rivoltato in altri termini acquista un senso – quasi – filante.
Il complesso di puzzle teso a portare avanti l'esperienza si dimostra come sempre efficace, con il solito modello risolutivo che contempla l'unione di più oggetti da usare al momento e nel posto giusto, piuttosto che un'impostazione legata al completamento di giochi di logica e matematica. Buono per tutti, quindi, con il sistema di aiuti dati da Max, modificabile a piacimento e bilanciato così da rivelarsi utile senza azzerare il livello di sfida.
Le quattro ore circa di durata scorrono rapide come sempre, con un ulteriore quid dato dalla sensazione – personalissima – che la consapevolezza di dover creare l'ultimo appuntamento della stagione abbia spinto TellTale a giocarsi molti assi nella manica, presentando ambienti e situazioni indimenticabili. Il completamento di questo discorso e forse l'angolo più bello dell'Inferno di What's new Beelzebub?, è la stanza dedicata alle vittime di Sam e Max: i due si trovano a scoprire, nostro malgrado, che le anime di tutti coloro sono morti per causa loro, anche involontariamente, abitano un gigantesco spazio appositamente creato e che possono essere consultati all'interno di diorami che rappresentano l'ambientazione più significativa della loro passata esistenza; i dialoghi e le conseguenze che seguono questa scoperta sono fenomenali.
Oramai un ricordo, la spruzzata di gameplay più arcade o legato ai mini-giochi non è stata ancora una volta presa in grande considerazione, dando un chiaro segnale di come il team di sviluppo voglia concentrarsi ed essere ricordato per aver realizzato delle splendide avventure grafiche e nulla più.

Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione
Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione
Sam & Max 205: What's New Belzebub? - Recensione

Gli uffici del Diavolo

Commento

Pro

  • Una formula innovativa e ben studiata
  • Immediato e divertente nonostante la mole di opzioni
  • Alcune rivelazioni meritano da sole i 9 dollari di spesa
Contro
  • Si prospettano mesi e mesi senza Sam & Max
  • Per alcuni il tasso di sfida potrebbe risultare troppo sbilanciato verso il basso

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Pentium 3 800 MHz
  • RAM: 256 MB
  • Scheda Video: 3D 32 MB
  • Spazio su disco: 240 MB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Pentium 4 1,5 GHz
  • RAM: 512 MB
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core QX6700
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: NVIDIA 8800 GTS 320MB

Sam & Max 205: What's New Belzebub? è disponibile per PC.

Come per la prima, anche questa seconda stagione di Sam & Max si conclude con un episodio che cerca – e riesce perfettamente – a dare una risposta a tutti i dubbi precedentemente lasciati in sospeso, mantenendo nel contempo alto il livello di divertimento, sia sotto il profilo dell'umorismo che per quanto concerne la parte più strettamente ludica.
Il tema principale è la dannazione eterna e l'inferno, quello da cui il duo detective dovrà tirar fuori l'anima del povero Bosco, recuperato solo fisicamente dopo le precedenti escursioni tra astronavi aliene e viaggi nel tempo. Considerando il delirio generalmente proposto dalle avventure grafiche di TellTale, non è difficile immaginarsi a quali apici di sagacia e sarcasmo si miri quando si può contare sulla più nera e macabra delle ambientazioni: tra citazioni di un famoso videogame di cui erano state seppellite migliaia di cartucce, E.T. della vecchia Atari, robot resuscitati e fantasmi dal beffardo destino, tutte le occasioni sono buone per prendersi gioco di luoghi comuni e schemi mentali.
Un quinto capitolo spumeggiante, quindi, che si propone come chiosa alle vicende narrate dai due che lo hanno preceduto e si avvale di una grandissima quantità di personaggi già conosciuti, a ciascuno dei quali viene riservato uno spazio significativo per quanto magari ristretto nei tempi delle apparizioni. L'unica vera ma importante novità riguardante il cast è niente meno che Satana stesso, un abile ma severo capo ufficio che gestisce il suo inferno quotidiano con perizia e passione...