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Severance: Blade of Darkness

RECENSIONE di La Redazione   —   30/04/2001
Severance: Blade of Darkness
Severance: Blade of Darkness

Introduzione

Andiamo per tappe, partendo dal motore grafico. Non è quello della ID software per Quake 3… nossignori, non è neanche quello del suo diretto concorrente Unreal Tournament… allora sarà il Littech Engine di Monolith? Nossignori, è un motore nuovo di zecca, che non avete mai visto prima e che comunque non costituirà il classico caso di "prima ed ultima volta". Statene più che certi. Forse quello che stiamo per dire sarà qualcosa di trito e ritrito per coloro che hanno visto trailers, screenshots, anteprime (spero anche la mia!^_^) o, meglio ancora, che hanno provato il demo da 100 e passa mb( se non lo avete ancora scaricato è il momento giusto col nostro fantastico motore files, nuovo di zecca!): graficamente è da urlo!! Forse sarà che 20 anni tondi tondi che gioco con i videogames mi abbiano fatto rincitrullire (anzi, sicuramente! ^_^) ma l'emozione di scartare la confezione del corriere con dentro codesto pezzo d'arte videoludica con una barbarità (è davvero il caso di dirlo) tipica di quando si aspetta una killer application è qualcosa di ineguagliabile. Quando quasi 1 giga del vostro hard disk se ne sarà andato, previa estenuante attesa di quasi 10 minuti (nonostante il mio 40x!), un full motion di qualità più che buona vi mostrerà la spada del male che, forse per la felicità di essere finalmente nei monitors di tutto il mondo per mezzo di Codemasters, piangerà lacrime di sangue quasi a mò di fontana. Una volta selezionato uno dei qualsiasi quattro eroi a vostra disposizione, basteranno meno di 3 minutini per farvi urlare dalla felicità per alcune delle più belle textures mai viste, per degli effetti di rifrazione semplicemente magnifici e per un panorama così dannatamente vasto e ben realizzato. Solo per la grafica quindi dovremmo lodare questo Severance? Assolutamente no, quindi dopo questa doverosa prima infarinatura sulla qualità visiva di questo nuovo gioiellino videoludico iniziamo snocciolando la storia alla base di questo Severance, proveniente dalla caliente Espana.

Severance: Blade of Darkness
Severance: Blade of Darkness

Historia nova

Tanto, tanto tempo fa il Signore creò il Caos, formato da una parte buona e da una parte cattiva, quest'ultima ambiziosa di estendere all'inverosimile il suo potere. Dopo una guerra lunghissima, il Signore con l'aiuto della parte buona (evolutasi come Spirito della Luce) ha vinto la parte cattiva del Caos (evolutasi nel Principe del Male) ed è arrivata la tanto sospirata pace… non essendosi dato per vinto però, il Principe del Male continua ad imperversare nel mondo creato tanto tempo fa dal Signore, finchè un eroe leggendario dotato di una spada sacra non lo ha definitivamente battuto ma a caro prezzo: l'eroe era oramai ferito a morte e quindi fu bruciato assieme alla sua potente arma dai suoi amici in un tempio.
I secoli sono trascorsi, ma qualcosa di strano sta accadendo, segno inequivocabile del ritorno delle forze del male! Ci sarà un eroe all'altezza della situazione? Come dite? Ce ne sono ben quattro (saldi di fine stagione anche da quelle parti^_^?)!

I 4 campioni di turno

Quasi a mò di tributo per i picchiaduro a scorrimento (Golden Axe in primis, vista l'ambientazione ed il tipo di nemici), potremo scegliere il nostro alter ego virtuale tra l'indomito cavaliere, il selvaggio barbaro, il tozzissimo nano e la bellezza di turno, sotto le spoglie di un'amazzone. Andiamo ad analizzarli in maniera un po' più approfondita!

Sargon, il cavaliere

Da sempre al servizio dei Re, i cavalieri sono persone devote all'ordine, alla giustizia ed alla verità! Il loro armamento ideale è formato da spada e scudo (anche se è ovviamente possibile imbattersi in altri tipi di armi nello svolgimento del gioco) e prim'ancora che ve ne rendiate conto avrete addosso anche una lucentissima armatura!
Se sceglierete questo energumeno baffuto (manco fosse l'Orlando Furioso della Chanson de Roland!), inzierete le vostre peripezie all'interno di una cella e la vostra forza mostruosa sarà l'unico mezzo per evadere da essa. Inutile dire che nonostante siate finito in carcere ingiustamente non avrete il tempo per spiegarlo ai guardiani…

Tukaram, il barbaro

Questo tizio forzutissimo (paurosamente simile al suo collega della bellissima trilogia di Golden Axe), equipaggiato di spadone a 2 mani, inizia la sua avventura in una località molto affascinante per via delle alte colline che la circondano, nonché per i vari laghi ivi presenti. Nei racconti popolari, il barbaro non è secondo a nessuno in quanto a forza e ferocia in battaglia oltre ad essere un grande camminatore (per intenderci, viaggi da una nazione all'altra a piedi!!); non credono nelle divinità, non riconoscono come loro sovrani coloro che stanno al potere e credono molto nella forza.

Zoe, l'amazzone

Questa procace donzella inizia la sua avventura nei pressi di un tempio le cui decorazioni (realizzate con textures da panico) e la sua struttura architettonica ricordano l'età azteca che si sviluppò nell'America Meridionale secoli orsono. Essendo un avventuriera, è ovviamente attratta da miti e leggende, meglio se c'è un tesoro come ricompensa finale (mi ricorda una certa Lara Croft…). Come dite? Volete il suo numero di cellulare? Spiacenti e poi con una ragazza armata con un Bo (lungo bastone da combattimento, mi sembra di origini giapponesi) ed arco e frecce non credo vi convenga moltissimo...

Severance: Blade of Darkness
Severance: Blade of Darkness

Naglfar, il Nano

Nano nano, vacci piano!!! Er… dovete sapere che all'inizio del gioco, nel qual caso selezionerete questo baffuto simpaticone, vi esibirete in una poco elegante caduta da un crepaccio con tanto di caduta tipica da film comico! Come diceva però un vecchio adagio, l'abito non fa il monaco quindi non sottovalutate questo fiero artigiano; per coloro che non sono molto avvezzi di GDR, racconti fantasy e via dicendo approfondiamo, come già fatto per gli altri protagonisti di Severance, la figura del nano.
Dai tempi più remoti hanno sempre lavorato ai metalli più disparati, costruendo armi, arnesi e (forse per le loro consorti^_^) gioielli di ogni tipo. Anche se sono valenti guerrieri, divisi in clan (alle volte in tribù), non sono esseri violenti, essendo in fondo al loro burbero cuore dei pacifisti. Lo scopo del nostro amico sarà cercare qualcosa d'importante, che lo aiuti a capire cosa succede nelle sue terre…

Grafica

Se fate parte di quella schiera di persone che comprano giochi soltanto per la bella grafica, magari per farsi i montati con gli amici… beh, questo è il gioco che fa per voi, senza la benchè minima incertezza. Iniziamo partendo dagli sprites: ogni singolo personaggio è realizzato con un numero di poligoni eccellente ma quel che davvero stupisce è la qualità delle textures, semplicemente magnifiche. Per farvi un esempio: se verrete feriti ripetutamente dai vostri nemici (la cui cura realizzativa non di discosta molto da quella infusa nei vostri alter ego) le vostre carni e le vesti appena comprate ai saldi inizieranno a rovinarsi o sporcarsi di sangue. A proposito di sangue: era un bel po' che non si vedeva un videogame così violento, sicuramente se ne parlerà molto a riguardo; se riuscirete a colpire il braccio o la gamba di un avversario, l'arto in questione si staccherà con una fontanella di sangue ( sempre che i vostri genitori non abbiano inserito il parental lock ^_^) e potrete utilizzarlo a mò di arma!

Particolare ancor più truce è che nel lasso di tempo nel quale il nemico sta ancora barcollando voi potrete farlo, nel vero senso della parola, a pezzi!! Questo discorso introduce una delle caratteristiche migliori di questa prima fatica targata Rebel Act Studios, ovvero l'eccellente livello d'interazione con ciò che vi circonda. Oltre al macabro particolare accennatovi qualche riga più su, potrete usare fiaccole, sgabelli, vasi a mò di arma da lancio, potrete mangiare polli, formaggi per ripristinare il vostro livello d'energia e tanto altro ancora. Inutile dire che avrete a che fare con chiavi, interruttori e serrature, ovvero tutto ciò che fa un videogame molto "tombraideriano"! Tornando un attimino agli oggetti che si possono lanciare, anche se molte persone non ci faranno caso, è bene sottolineare l'estremo realismo della forza di lancio: lanciate con poca forza un vaso (mediante la pressione del tasto di default "Q") e questo rimbalzerà e basta, naturalmente in maniera iperrealistica; usate tutta la vostra forza, magari a distanza non troppo elevata, e vedrete che si romperà in mille pezzi. Quando ucciderete un nemico potrete anche fare gli sciacalli, impadronendovi delle sue armi, viveri e tutto ciò che vi può tornare utile in seguito. Sempre rimanendo in tema visivo continuiamo con quello che è sicuramente il punto di forza dell'engine creato dai coders spagnoli: il sistema d'illuminazione e rifrazione in real time. Non avevo mai visto ombre così… così… realisticamente ( ma anche perfettamente) generate sul terreno o sulle mura, con degli altrettanto superconvincenti effetti di luce, raggi del sole che filtrano negli ambienti aperti o fiaccola negli angusti dungeons che sia. Se pensate che da severo redattore sia diventato un mollaccione che si esalta facilmente vi do un piccolo suggerimento: quando troverete una fiaccola illuminata per terra provate a fare le seguenti azioni: raccoglietela, muovetevi con essa e guardate come le mura, il soffitto, le carceri che siano riflettono la sua luce… Gli elogi non finiscono qui ed oltre al più convincente effetto nebbia che abbiate mai visto, non si può dimenticare di menzionare l'effetto col quale sono realizzate le superfici liquide: riflettono voi, i vostri nemici, le caverne che vi stanno a lato, il sole, la luna, anche il fumo (quando presente), realizzato anch'esso splendidamente (perdindirindina).
Insomma se non lo aveste capito, graficamente è un titolo mostruosissimo, qualcosa che anche gli utenti di consoles a 128 bit sbaverebbero per avere. L'unico problema, peraltro non da poco, risiede nella confugurazione hardware richiesta per giocare Severance e credo sia totalmente inutile elencare le richieste minime per portarsi a casa il titolo distribuito dall'anglosassone Codemasters. Spero quindi che abbiate a casa perlomeno un P3 500 con 128 mb di ram ed una bella scheda video con 32 mb di memoria che funzioni come si deve in Direct 3d. Personalmente ho provato il gioco sul mio P3 500, 256 mb di ram e sia con una G 400 Max, sia con una GeForce DDR non m'ha dato nessun problema con tutti i dettagli al massimo ad 800x600x32.

Severance: Blade of Darkness
Severance: Blade of Darkness

Sonoro

Lavoro altrettanto eccellente è stato svolto sul lato sonoro: le musiche estremamente d'atmosfera si adattano a quel che succede sul vostro fido monitor (oramai pieno di bava): esplorate una prigione e la musica vi ricorderà un classico film con le spie a farla da padrone, sempre in chiave avventurosa e medioevale (of course); ingaggiate battaglia e salirà di BPM galvanizzandovi non poco. La qualità degli effetti sonori è sinceramente poco più che discreta, quindi scordatevi la pulizia sonora di Quake 3, tanto per citare un ottimo esempio tra i tanti presenti nel mercato videoludico per pc ma l'atmosfera è resa benissimo; ad esempio nelle prigioni è facile sentirsi elettrizzati per un goccia che cola dal soffitto oppure sentire un nemico che russa vi farà tenere premuto il tasto "stealth" per poter avanzare silenziosamente in modo da ucciderlo facilmente.
La review copy usata per questa recensione non è localizzata in italiano come la versione già nei negozi quindi posso solo dirvi che il doppiaggio inglese si assesta su livelli più che validi anche se quello spagnolo presente nella demo e nella beta version usata per la seconda preview era sicuramente di maggior presa.
Un'altra chicca del versante audio risale però nella magnifica implementazione dell'audio surround per i fortunati possessori di SB Live con almeno 4 casse, feature paragonabile agli effetti d'illuminazione e rifrazione di cui l'engine grafico è capace: accostatevi ad una cascata o fiaccola e iniziate a ruotare su voi stessi per sentire il suono provenire da ogni parte! Questa si che è una gran bella cosa e le altre software house dovrebbero imparare dai Rebel Act Studios come implementare l'audio sourround in un videogame.

Giocabilità e longevità

Anche sotto questo punto di vista Severance non ha deluso le sue ambiziose premesse; la giocabilità attinge a piene mani dal poco florido (recentemente) genere dei picchiaduro a scorrimento visto che per la maggior parte del tempo picchierete come dei dannati i vostri nemici, impossessandovi di tutto ciò che lasceranno a terra, ovvero armi, scudi, chiavi e roba da mangiare per ripristinare la vostra barra vitale. Saltuariamente dovrete fare qualche salto ben accurato qua e là e, come in Tomb Raider, dovrete anche appendervi nei posti più disparati. Sempre dal (presunto o tale) killer game di Core Design viene ereditata la presenza di enigmi che definire elementari è un eufemismo visto che in genere si tratta di trovare la strada giusta tra qualche salto e qualche nemico da fare a brandelli. Ops, dimenticavo, c'è anche qualche chiave da usare dopo aver trovato dove poterla immettere!
Come se questo non bastasse abbiamo anche una spruzzatina di punti d'esperienza che aumenteranno mano a mano che uccideremo i nostri avversari. Nel momento stesso in cui arriveremo al numero di punti necessari a salire di livello un aura blu ci avvolge facendoci recuperare tutti i nostri health points e rendendoci più forti e resistenti.
Questo mix di stili di gioco abbastanza differenti l'uno dall'altro funziona abbastanza egregiamente e qualche problema potreste averlo all'inizio soltanto per via della moltitudine di tasti che si utilizza, praticamente l'intera tastiera ma per fortuna i tasti sono tutti rimappabili. All'inizio proprio per questo fatto pensavo che combattere fosse difficile ed un pelo frustrante perché oltre a direzionare continuamente il vostro eroe dovrete usare il tasto 1 del mouse per attaccare e il tasto ctrl destro per usare lo scudo (se lo si possiede). Per fortuna i programmatori spagnoli ci vogliono bene ed è stato inserito un tasto per inquadrare un singolo nemico in modo da non preoccuparsi più di tanto dei vostri movimenti, vi basterà usare il tasto per attaccare e quello per difendervi! Se tutto questo non vi basta sappiate che è possibile usufruire di un training mode ben implementato e di una modalità multiplayer tramite combattimenti nelle arena dove sarà possibile sfidare i vostri amici in emozionanti duelli all'ultima arma. Parlando di armi, possiamo dire di avere a che fare con una vera e propria armeria, ma è naturale con quattro diversi protagonisti (le cui animazioni ammontano a quota 1600, paura!!): citiamo l'ascia, la spada a 2 mani, il Bo, arco e frecce nonché, come già anticipato, tutto ciò che vi capita sottomano come i vasi, le fiaccole e gli arti dei vostri nemici caduti in battaglia.

Severance: Blade of Darkness
Severance: Blade of Darkness

Una barbara fine

Questo è davvero un signor gioco e se si pensa che Rebel Act Studios è ancora agli esordi della sua carriera di software house ne vedremo davvero delle belle. Il loro motore grafico è semplicemente superbo, capace di generare effetti d'illuminazione e rifrazione con facilità tanto sorprendente quanto il risultato ottenuto. Il numero di poligoni impiegato è decisamente superiore alla maggior parte dei titoli usciti recentemente su pc, sia nel caso dei quattro carismatici paladini della giustizia sia che si tratti dei vostri nemici, cavalieri, non morti, draghi che siano. I bellissimi fondali hanno un orizzonte a dir poco elevatissimo e non capita spesso in un videogioco di fermarsi a fare degli screenshots solo per la bellezza del paesaggio. Il sonoro è ai livelli della grafica con musiche ben fatte, effetti sonori adeguati al caso ed un eccellente (dove possibile) audio surround. La giocabilità, una volta presa la mano con i tanti tasti funzione, è ottima ed è semplicemente galvanizzante sfidare un nemico a duello, spaccargli lo scudo per poi finirlo lentamente, magari strappandogli un arto alla volta! Ma siccome uccidere soltanto non è bello, abbiamo anche qualche spruzzata di giocabilità stampo arcade adventure qua e là, tramite inclusione di spezzoni in real time (ovviamente^_^) che aiutano a narrare in maniera più convincente lo storyboard. La longevità è sopra la media di questo genere di giochi e la modalità online vi farà perdere i vostri migliori amici dopo che li avrete squartati per benino (se poi siete anche dei fans de Il Gladiatore allora non vi fermerà più nessuno).
Un gioiellino, una volta tanto escono videogame che da soli varrebbero l'acquisto di una scheda grafica di quelle super accessoriate!

Introduzione

Quante lune sono passate sulle nostre teste dalla prima timida indiscrezione su questo team spagnolo? Il team conosciuto come Rebel Act Studios annunciò il suo primo lavoro, tale Blade: Edge Of Darkness quando ancora il publisher era Gremlin ma si parla oramai di svariati anni fa (mi sembra dal 1996 per quanto riguarda il primo annuncio)! Come già detto in sede di preview (grazie al rilascio della corposissima demo), il lavoro di Rebel Act Studios non era stato gettato alle ortiche: aveva soltanto cambiato nome in Severance: Blade Of The Darkness e il suo distributore, ovvero la superprolifica Codemasters che negli ultimi 2 anni raramente ha rilasciato obbrobri sotto forma di pacchetto videoludico.
Ma cosa aveva questo Severance per aver accalappiato l'attenzione della stampa videoludica e, soprattutto, dei videogiocatori?