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Shrek Superslam: recensione

La premiata ditta Shrek & Co. vi invita ad immergervi di nuovo nelle sue scanzonate atmosfere pseudo-fantasy per partecipare a risse e singolar tenzoni. Vediamo quanto può essere divertente indossare i panni di un orco!

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/12/2005
Shrek Superslam: recensione
Shrek Superslam: recensione

Botte da orchi!

Shrek Superslam è un picchiaduro tutti contro tutti, con i combattimenti che si svolgono in arene zeppe di oggetti contundenti utilizzabili come armi ed elementi dello scenario interagibili, ovvero nella maggior parte dei casi semplicemente disponibili ad essere distrutti ma anche ad essere lanciati contro gli avversari oppure utilizzabili come scale e piattaforme varie per portarsi in posizione sopraelevata durante gli scontri. I personaggi selezionabili sono 20 e comprendono tutti i protagonisti dei due film di Shrek più diverse comparse, mentre le arene sono composte da 16 locazioni, riprese dalle ambientazioni dei film, come la casa di Pan di Zenzero, il castello di Ciuchino o la bottega di Geppetto. La dinamica di gioco si attesta sulla falsariga della serie Super Smash Bros, o, forse ancora più similmente, di Power Stone, ma non ci sono barre d’energia per i personaggi, solo un “Indicatore di Mazzate” (citando testualmente dal libretto d’istruzioni) che si riempie, appunto, via via che si menano colpi a destra e a manca, rendendo possibile, una volta riempito, di eseguire la mossa speciale caratteristica di ogni personaggio. Tale “Attacco Mazzata” si rivela essenziale nel determinare il vincitore, poiché chi riuscirà ad eseguirlo più volte nei due minuti d’incontro si aggiudicherà la vittoria. Ad agevolare la potenza d’attacco e il conseguente riempimento dell’Indicatore, durante le battaglie saranno utilizzabili vari elementi della scenografia e alcune armi che compariranno di tanto in tanto nell’arena.

Shrek Superslam: recensione
Shrek Superslam: recensione

Botte da orchi!

Non essendoci alcuno scopo particolare al di là del riempimento dell’Indicatore di Mazzata e dell’uso delle mosse speciali, ne consegue che il gioco, nella sua modalità principale, si limita ad essere semplicemente una rissa senza grandi componenti strategiche, con la vittoria che arriva per lo più tempestando di colpi i tasti del controller e cercando magari di effettuare le varie combo caratteristiche di ogni giocatore. Per aumentare la varietà di gioco, intervengono altre modalità, ovvero la “Mega Sfida” in single-player, consistente nell’affrontare una cinquantina di minigiochi sempre basati sulla lotta ma finalizzata a particolari scopi (è la modalità che consente di sbloccare nuovi personaggi e locazioni) e il “Re della Collina” in multiplayer, in cui vince chi riesce a rimanere per più tempo in cima ad una montagna innevata resistendo agli attacchi degli altri giocatori.

Un gioco da ragazzi

E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad un gioco progettato per un pubblico piuttosto giovane, e come tale va giudicato, così come appare evidente che Shrek Superslam assume significato solo se preso in considerazione per le sue applicazioni in multiplayer, vista la scarsa consistenza del gioco in singolo (la modalità storia si finisce tranquillamente in meno di un’ora) e l’esiguo livello di sfida che lo caratterizza (l’intelligenza artificiale è ai minimi storici). Tuttavia, questo prodotto Activision riesce comunque ad essere un picchiaduro mediamente buono, pur non raggiungendo i livelli di giocabilità di un Super Smash Bros. La realizzazione tecnica, nel complesso, è soddisfacente, con i modelli poligonali dei personaggi ben fatti e dotati di una spiccata caratterizzazione del tutto simile a quella delle controparti cinematografiche come aspetto e animazioni (è esilarante vedere, ad esempio, Ciuchino che trotterella con la sua tipica andatura da una parte all’altra dello schermo). Anche le ambientazioni in cui si svolge il gioco sono realizzate con una discreta cura, pur senza abbondare in effetti speciali e virtuosismi grafici. In generale, il gioco riesce a cogliere in pieno lo spirito del folle mondo di Shrek, assumendo così dei tratti caratteristici che lo elevano un po’ dalla mediocrità generale.

E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad un gioco progettato per un pubblico piuttosto giovane, e come tale va giudicato

Un gioco da ragazzi

Anche l’accompagnamento musicale è tratto direttamente dal repertorio dei due film Dreamworks, mentre gli effetti sonori si attestano nella norma del genere, in perfetto stile rissa-alla-Bud Spencer. Ad un buon comparto tecnico non fa riscontro una grande cura nel sistema di controllo, visto che l’azione su schermo diventa spesso eccessivamente caotica e si ha l’impressione che i comandi impartiti giungano in ritardo e con scarsa precisione, rendendo impossibile una qualsiasi strategia di combattimento nonostante l’implementazione di attacchi combinati e mosse difensive.

Shrek Superslam: recensione
Shrek Superslam: recensione

Un orco multipiattaforma

Shrek Superslam è disponibile per Xbox, PlayStation 2 e Gamecube. Non si rilevano particolari variazioni nelle varie versioni, il gioco si presenta praticamente identico su ogni console. Qualche minimo miglioramento nella cosmesi può essere visibile nella versione Xbox, generalmente più pulita graficamente e dotata di colori più brillanti.

Commento

Shrek Superslam è un ottimo party game dedicato ai giovanissimi, e come tale il divertimento aumenta con il numero dei partecipanti. In single player durerà difficilmente più di qualche pomeriggio (il tempo di sbloccare tutti i personaggi e bonus nascosti), ma in due o, meglio, in tre o quattro saprà garantire svariate ore di gaudio a suon di mazzate digitali, l’ideale per le feste di compleanno dei bambini. Detto questo, non si spiega come mai il gioco sia catalogato “12+” dal sistema Pegi, dato che la violenza presente può essere parificata a quella di una puntata di Tom e Jerry e la struttura di gioco sia chiaramente dedicata ad un pubblico di tutte le età. Dal punto di vista tecnico, è un prodotto di buona fattura, con una grafica e un sonoro che si attestano su livelli soddisfacenti, ma la giocabilità risulta inficiata da una scarsa precisione nella risposta ai comandi, che rende caotica e a tratti incomprensibile l’azione nelle fasi di gioco più concitate. In definitiva, si consiglia il gioco ai giovanissimi e/o ai patiti di Shrek.

    Pro
  • Il folle mondo di Shrek a portata di joypad
  • Buona realizzazione tecnica
  • Scene d'intermezzo esilaranti
    Contro
  • In single player non offre nulla
  • Controlli imprecisi
  • Eccessivamente caotico e a tratti poco fluido

C’era una volta...

Prevedibilmente, la storia alla base del gioco è semplicemente un pretesto per giustificare una sorta di picchiaduro con i personaggi di Shrek. Trattandosi di uno spin-off, Shrek Superslam esula dalla trama dei due film Dreamworks, salvo ovviamente prenderne in prestito personaggi e scenografie. Tuttavia, scegliendo la modalità storia potremo assistere a esilaranti scenette inedite che preludono ai vari combattimenti che dovremo affrontare. Ma andiamo con ordine: Shrek, Fiona, il Gatto con gli Stivali, Pinocchio e Pan di Zenzero si recano una sera nel castello di Ciuchino, dove questi vive con la consorte Drago e i figlioletti ibridi. Le piccole creature metà drago e metà quadrupede da soma sono frattanto impegnate nel distruggere la dimora, senza volerne sapere di andare a dormire, finché Shrek stupisce tutti proponendo il buon vecchio metodo infallibile: le favole della buonanotte. Visto che il libro apposito viene prontamente polverizzato dalle fiammate dei pargoletti, l’unica possibilità rimasta per i nostri eroi è inventare a turno una nuova storia per ogni personaggio, storia che misteriosamente si conclude sempre a suon di mazzate...