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Sid Meier's Railroads! - Recensione

Dopo il remake di Pirates ed il nuovo Civilization, Sid Meier torna ad attingere dal proprio passato, creando Railroads, nuovo gestionale ambientato all'interno del fantastico mondo ferroviario: sarà il nuovo Railroad Tycoon?

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   10/11/2006
Sid Meier's Railroads! - Recensione
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La storia siamo noi

Come i suoi predecessori, Railroads offre la possibilità di calarsi all’interno di vari scenari riprodotti in maniera abbastanza fedeli alla storia, con tanto di magnati della rotaia presenti all’epoca in cui si sceglie di giocare. Il giocatore ha infatti la possibilità di scegliere tra alcuni scenari ambientati nel Nord e nel Sud degli Stati Uniti ed in Europa, all’interno di Francia, Germania e Regno Unito, cimentandosi con personaggi storici del calibro di Charles de Gaulle, Otto Von Bismarck, Nicola II di Russia e Napoleone III. All’interno dei vari scenari è possibile scegliere il livello di difficoltà e l’eventuale presenza di obiettivi, con la facoltà dunque di prendere parte ad una sorta di partita libera con o senza avversari guidati dalla CPU. Non essendo presente una modalità carriera, il resto del gioco è ricoperto esclusivamente dal multiplayer, per la quale sono disponibili ulteriori mappe, attraverso cui sfidare gli aspiranti costruttori di ferrovie di tutto il mondo.

In carrozza!

L’intero sistema di gioco si basa prevalentemente sui treni, sui loro percorsi e su ciò che trasportano, mettendo in secondo piano tutti gli aspetti economico-gestionali presenti nei vecchi Tycoon. Partendo tipicamente da una piccola città già in possesso di stazione e binari, il giocatore deve dunque preoccuparsi soprattutto di fornire tutti i collegamenti necessari allo sviluppo dell’area urbana, fornendo le risorse richieste dalla popolazione e prelevando ciò che invece essa ha da offrire alle altre città, in maniera tale da favorire il commercio e, ovviamente, beneficiare dei pagamenti ottenuti per il trasporto di passeggeri e merci. Andando avanti nel gioco, aumenterà il numero di treni sulla linea e, di conseguenza, sarà necessario prendere provvedimenti strutturali in modo tale da permettere che le varie vetture possano viaggiare senza particolari problemi di traffico, raggiungendo così le stazioni nel tempo strettamente necessario, o quasi: avere i treni in stallo su una linea significa soprattutto perdere tempo e, quindi, anche gli introiti provenienti dall’arrivo nelle stazioni, senza contare che una locomotiva ferma insieme al resto delle carrozze ha comunque un suo costo di gestione, che quindi può causare il rosso all’interno del nostro conto. Stendere nuove rotaie risulta comunque molto semplice, soprattutto per quanto riguarda ponti e tunnel, creati automaticamente: il giocatore deve preoccuparsi solo di posizionare efficientemente le linee che intende creare. Anche le città seguiranno il progresso delle linee ferroviarie, ingrandendosi proprio grazie alle risorse fornite dai convogli diretti verso di esse: abbiamo così la possibilità di permettere al piccolo paese di evolversi fino a diventare una nuova metropoli, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che può comportare per un magnate della rotaia.

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La concorrenza

La vera sfida fornita dal gioco è ovviamente la presenza di concorrenti guidati dalla CPU, che tenteranno pericolosamente per tutta la durata del gioco di “fare le scarpe” al giocatore, che deve stare ben attento a prosperare in maniera rapida, evitando così che le altre società possano inserirsi nella propria, attraverso la compravendita delle azioni. Particolare rilevanza nella sfida con gli altri magnati risiede nei brevetti: a seconda del periodo storico in cui ci si trova verranno infatti indette delle aste per ottenere dei miglioramenti di vario genere per la propria rete ferroviaria, sfruttabili in esclusiva per 10 anni di gioco, passati i quali tale invenzione diventa di dominio pubblico. Ottenere tale vantaggio può risultare fondamentale, così come scegliere bene su quali brevetti puntare, dato che i prezzi delle aste non saranno bassi. Un altro modo per guadagnare denaro consiste nella possibilità di comprare o costruire da zero industrie cittadine, ottenendo così ricavi non solo dal trasporto delle risorse, ma anche dalla loro stessa vendita.
Nonostante il sistema di gioco implementato dagli sviluppatori sia concettualmente molto valido, dopo essersi ambientati inizialmente diventerà abbastanza semplice battere gli avversari anche nelle modalità di gioco più difficili, soprattutto per i giocatori più smaliziati e abituati ai vecchi Tycoon: fortunatamente il multiplayer può venire incontro a tutti coloro che chiedono sfide più impegnative.

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Cura per i particolari

Il livello di dettaglio grafico offerto da Firaxis è di primissimo ordine: stare a guardare i treni che caricano merci e passeggeri, partono ed arrivano a destinazione è semplicemente ipnotizzante, per non parlare delle città e delle industrie, che mostrano la loro vita attraverso animali che pascolano, edifici in costruzione e passeggeri accalcati sulle banchine delle stazioni, con tanto di capotreno a dare il segnale di partenza. L’intero sistema di Railroads appare al giocatore identico alla realtà, senza tralasciare alcun aspetto, anche il più insignificante ai fini del gioco stesso, mostrando un apparato economico completamente legato tra i propri elementi senza la fastidiosa sensazione di “separazione” presente ad esempio in Caesar 4, citando uno degli esempi più recenti. Per quanto riguarda l'audio, possiamo contare su una colonna sonora orecchiabile, legata durante il gioco alla nazione che fa da scenario, insieme ai tipici rumori presenti nelle stazioni, con tanto di sbuffi di locomotive e rumore dei treni sulle rotaie.

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stare a guardare i treni che caricano merci e passeggeri, partono ed arrivano a destinazione è semplicemente ipnotizzante

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Conclusioni

Pur senza riprodurre la profondità dei propri antenati, Sid Meier’s Railroads! si fa apprezzare per la propria immediatezza, grazie alla quale la preoccupazione principale del giocatore diventa quella di collegare in maniera efficiente città ed industrie, al fine di riprodurre un’economia viaggiante sulle proprie rotaie. Il gioco diventa a mano a mano sempre più accattivante, offrendo un livello di dettaglio grafico di ottima fattura, che non mancherà di tenere incollato il giocatore al monitor mentre contempla la propria creazione, osservando tutte le attività delle proprie stazioni.
Gli aspetti negativi del gioco risiedono in un’eccessiva semplicità anche ai livelli più avanzati e, per i vecchi appassionati dei Tycoon di Sid Meier, proprio nell’assenza di maggiori aspetti economico-gestionali. In definitiva quindi Railroads! è in grado di soddisfare sia giocatori occasionali che hardcore gamers, a patto che questi ultimi scendano a compromessi con il sistema di gioco, non profondo come magari ci si poteva aspettare da un titolo sfornato dalla mente di Sid Meier.

Pro

  • Grafica spettacolare
  • Immediatezza di gioco
  • Divertimento assicurato
Contro
  • Difficoltà non elevata
  • La poca profondità potrebbe far storcere il naso ai giocatori più esperti

Trenini, che passione

Dite la verità: non esiste almeno un membro della vostra famiglia, magari un po’ avanti con l’età, che ricorda con grandissima nostalgia i tempi in cui tra i giochi preferiti dei bambini c’erano i trenini, scagliandosi poi guarda caso contro i videogiochi? Effettivamente, le ultime generazioni cresciute a pane e sparatutto non hanno conosciuto i tempi d’oro del divertimento non elettronico, tempi in cui le ferrovie casalinghe spopolavano tra i più piccoli così come tra gli adulti. Grazie al fantastico mondo del videogame però, già nel 1990 un certo Sid Meier creò Railroad Tycoon che, insieme ai suoi due seguiti con relative espansioni, riscosse un prevedibile successo riproducendo il famoso “gioco dei trenini” sui nostri monitor, ma aggiungendo tutto ciò che l’industria dell’intrattenimento elettronico permetteva di creare davanti ad uno schermo, rendendo così possibili quelle che nei giochi di anni prima erano solo fantasie. A distanza di ben 16 anni è ancora il caro Sid che, dopo averci regalato il remake di Pirates, torna sulla scena con un nuovo simulatore ferroviario, il quale nome abbandona però la parola Tycoon: tale scelta non è però un particolare insignificante, in quanto il nuovo Railroads si distacca, come andremo a vedere, dai suoi fratelli maggiori.