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Sonic the Hedgehog 3 - Recensione

Sonic the Hedgehog 3, il terzo episodio del porcospino più famoso al mondo, arriva finalmente sul catalogo Virtual Console di Wii!

RECENSIONE di La Redazione   —   11/10/2007
Sonic the Hedgehog 3 - Recensione
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Cos'era ieri

Inusitato fulmine videoludico, incarnazione di una fusione imprevedibile tra il gioco a piattaforme e lo spirito di un racer con occasionali e autoironiche virate nel flipper, nei primi anni Novanta Sonic il porcospino aveva imposto per mano di Sega un brand dal successo planetario e multimilionario, capace di far volare via dagli scaffali console, cartucce e merchandise. Se i meriti strettamente ludici di giochi come Sonic e Sonic 2 sono incontestabili e corrispondono a una di quelle rare, pure, telluriche rivoluzioni nel game design, altrettanto innegabile era infatti il carisma del personaggio. Una simile miniera d'oro interattiva e da dare in licenza non poteva certo essere sprecata da una compagnia come la Sega della prima metà degli anni Novanta. I tipi alla Sega erano dinamici, rampanti, aggressivi come il porcospino partorito dal Sonic Team e da loro stessi allevato. Sega era una compagnia ancora capace di riconoscere il valore dell'investimento tecnico e artistico da sostenere per mettere nelle migliori condizioni designer talentuosi e così far crescere fatturati e reputazione. O, vedendo le cose in maniera leggermente meno prosaica e più nobilitante, per guadagnarsi un posto nella storia. Sonic 3, così, recuperava tutto dalla formula originaria dei due capitoli precedenti, e vi impiantava cospicui, tangibili miglioramenti estetici e tecnici, nuove feature sul piano ludico, una presentazione più accattivante e accessibile grazie alle opzioni di salvataggio e alle nuove modalità di gioco (in primo piano il fantastico bonus mode in pseudo-3D). Dulcis in fundo, Sonic the Hedgehog 3 si presentava con la volontà di consacrare definitivamente la qualità del character design dei personaggi. Con una propensione del tutto nuova sull'aspetto narrativo, iniziava il percorso che li avrebbe inseriti in un universo ampio, del tutto sviluppato e coeso, capace di fare da collante per i livelli del gioco ma anche da sfondo retrospettivo delle vicende precedenti.

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Cos'era ieri

Sonic 3 disinibiva ulteriormente il carisma dei personaggi introducendo la trasformazione in Super Sonic ma anche l'accattivante Knuckles the Echidna, attante ibrido a metà strada tra personaggio delle cut-scenes e boss occasionale, al quale apriva la strada per un futuro ruolo da star in Sonic & Knuckles. Sul piano tecnico arricchiva fondali ed effetti visivi, faceva crescere i frame di animazione, supportava l'azione sempre frenetica e priva di rallentamenti con accompagnamenti dal forte groove, ritmatissimi e funkeggianti, serpeggianti, fatti di linee di basso e refrain discreti che non pretendevano di salire in primo piano. Il game design, ai massimi storici, alternava con sapienza le corse a rotta di collo e l'aspetto esplorativo, offrendo stage che dialogavano a vari livelli con il giocatore, ora esaltandone la tendenza da velocisti e ora boicottandoli, costringendoli a rese, trappole, negoziazioni. Nuovi, decisamente più vari e decisamente più interattivi si presentavano i fondali, con i loro tronchi cavi, i sistemi di compressione e accelerazione, le liane e le piattaforme da caricare come yo-yo per citare solo alcune delle nuove trovate. A completare il quadro di novità il colpo aereo di Sonic, difensivo e offensivo allo stesso tempo come i tre power up di Fuoco, Acqua e Fulmini che gli consentivano di resistere al fuoco, respirare sott'acqua e attirare gli anelli metallici, oltre a proteggerlo dai rispettivi elementi.

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Cos'è oggi

Oggi la qualità del brand di Sonic continua a degradare, non certo riportata in auge dal revival dei nuovi episodi "tradizionalisti" e, soprattutto, sinistrata e affossata dai terrificanti episodi prodotti per le console di nuova generazione, contraddistinti in blocco dalla cronica assenza di investimento in termini di design, dalle pessime trovate estetiche e dalla scarsa presentazione. C'è allora il rischio, paradossale ma concreto, che un contemporaneo pregiudizio si abbatta sui Sonic-games dell'era a sedici bit, un rischio che è assolutamente necessario prevenire. Sonic 3 è ancora oggi uno dei migliori platform della storia, il miglior capitolo della saga in termini di coesione e varietà e un gioco di quelli che stanno in prima fila nelle migliori softeche. Non c'è recensione che possa dar giustizia alla sensazione da montagne russe, ai tranelli interattivi, all'altalena di velocità e perlustrazione che il design di Sonic 3 mette in gioco. A volte Sonic 3 estremizza volontariamente gli scarti tra l'immensa rapidità, mettiamo, dei condotti del livello acquatico e la lentezza delle sezioni di guado che a quelli si alternano in continuazione. In altre occasioni il design radicalizza le discese, le porta quasi a novanta gradi per poi costringere il giocatore a risalite difficoltose. Oppure, dopo avere intrattenuto il giocatore lanciandolo come una palla da flipper in un eye-candy di giri della morte al fulmicotone, lo costringe poi ad azioni al millimetro mettendogli alle calcagna un mortale avanzamento forzato del livello. Il multiplayer con i livelli a loop funziona, così come l'alternanza a due giocatori con Tails, ora controllabile anche in solitaria e capace di volare e planare per brevi periodi. Lo spettacolare bonus mode, in un riuscitissimo pseudo 3D e ambientato su una sfera rotante in cui raccogliere solo le biglie di colore giusto a velocità sempre più snervanti, è poi, semplicemente, il più irresistibile e vertiginoso dell'intera serie.

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Cos'è oggi

Sonic 3 non ha quindi pecche intrinseche, e fa impallidire i patetici nuovi titoli in tre dimensioni prodotti da una Sega che è l'ombra della compagnia di un tempo. Eppure un rischio attende al varco, dalla softeca Wii, chiunque voglia sperimentare il massimo che può offrire questo gioco. Pochi mesi dopo la sua uscita per Megadrive, infatti, a Sonic 3 sarebbe seguito Sonic & Knuckles, una cartuccia dotata a sua volta di uno slot che, connettendosi ai precedenti capitoli della serie, li avrebbe raccolti a turno sotto il medesimo tetto, unificando lo svolgimento narrativo e moltiplicando i cross-over tra i giochi. Nel caso di Sonic 3, questo sarebbe avvenuto raddoppiando i capitoli e offrendo il controllo di Knuckles, con tutto il relativo stravolgimento e la moltiplicazione degli stili di gioco che ne derivavano e con una quantità di miglioramenti tecnici ed estetici non indifferente. Stabilire se chi ha sviluppato la Virtual Console di Wii sia interessato a sviluppare una emulazione software di questa spettacolare operazione hardware del passato resta però oggetto di discussione. Basta constatare come la semplice rimappatura dei controlli di base dei giochi emulati su Wii non sia possibile, o accorgersi di quanto sia a volte forzatamente user-friendly e ready-made l'emulazione di questi classici, per essere tentati di scommettere che Sonic & Knuckles, se arriverà mai su Wii, non potrà fondersi come in passato con gli altri episodi. Ben lieti di constatare una futura smentita di questa premonizione, ma è altamente probabile che Sonic 3, un gioco già eccellente, non potrà esplodere su Wii in quel capolavoro che era Sonic 3 & Knuckles su Megadrive, all'epoca in cui c'erano ancora la cartucce. Le quali rimarrebbero quindi, in questo caso, da preferire senza alcuna riserva.

Sonic the Hedgehog 3 - Recensione
Sonic the Hedgehog 3 - Recensione

Non c'è due senza tre: anche Sonic the Hedgehog 3 è adesso nella libreria della Virtual Console di Wii. Uno dei platform game più attesi e più importanti della softeca dell'ex ammiraglia di Sega si appresta così al fatidico test "della dozzina d'anni dopo". Test superato, ma un'ombra, quella di Sonic & Knuckles, sembra profilarsi sopra questo capolavoro senza tempo.