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Suzuki Alstare Extreme Racing

RECENSIONE di La Redazione   —   28/04/2001
Suzuki Alstare Extreme Racing
Suzuki Alstare Extreme Racing

Il gioco

Inizialmente piloterete una moto appena uscita dalla fabbrica, una Suzuki GSX 600, con tanto di specchietti, di fari, frecce ed ogni altro tipo di cianfrusaglia (indispensabile tra l'altro per l'omologazione) che non si addicono propriamente alle moto da gara.

Per fare carriera, dovete affrontare i vari campionati, in tutto nove, in cui cambiano sia i circuiti che le moto. Dalla moto di serie si passa alla versione da gara (niente cianfrusaglie questa volta, ma solo quanto occorre per sfrecciare sui circuiti) con un cambiamento delle prestazioni notevole, a volte addirittura eccessivo.
Alla fine di ogni corsa, composta da tre giri ciascuna, viene assegnato un punteggio in base all'ordine di qualificazione che va a sommarsi al punteggio dell'intero campionato. Siete costretti a vincere per forza se volete fare carriera. Iniziate come esordiente e dopo tre campionati (vinti) passate alla classe novizio, con di fronte altri tre campionati veramente difficili alla guida di una moto spaventosamente veloce, che si rileverà quasi inguidabile.
Anche iniziando la carriera da novizio, piloterete una moto di serie appena sfornata dalla casa giapponese, ma questa volta la cilindrata aumenta fino a 750cc. Con la GSX 750, affronterete nuove piste particolarmente difficili; E' utile memorizzarle correndo prima nella modalità "gara singola" (vi accedete dal menù centrale del gioco) in modo da imparare il circuito e sapere esattamente dove mettere le ruote per guadagnare tempo prezioso una volta in gara. Qua decidete anche con quanti avversari correre, da 0 a 7, ma non sarà decisivo ai fini del punteggio.
Se siete così bravi da superare vittoriosi i primi sei campionati, il team vi accoglierà a braccia aperte e finalmente avrete a disposizione la Suzuki GSX 750R che corre nel campionato mondiale Superbike.

Il gioco

Le altre gare che vi aspettano saranno ovviamente le più difficili e anche le più veloci.
Diventa essenziale azzeccare i settaggi della moto. Quando avviate la gara e vi viene chiesto di scegliere la moto ed avete anche la possibilità di modificarla nelle impostazioni principali: la potenza, la sterzata, la frenata; potete selezionare quale di questi parametri debba prevalere sugli altri.
Altra caratteristica è la presenza di un comando "turbo" (tipico degli arcade), la cui potenza viene visualizzata sullo schermo in mezzo al contagiri da una barra verticale, da rossa a gialla; ad ogni passaggio al chekpoint, viene aumentata la sua capacità di spinta che si traduce in una accelerazione bruciante con conseguente impennata; attenti a non usarlo in curva: andrete inevitabilmente a sbattere su qualche muro.
Una volta affrontate tutte le prove, potete ancora continuare a correre ma questa volta avete anche la possibilità di scegliere di correre in senso inverso, sempre nelle solite 12 piste.
Se poi il multiplayer è la vostra passione, potete scegliere tra una sfida fino a 8 giocatori via internet o potete sfidare gli amici gareggiando uno contro l'altro sullo stesso pc: la gara verrà visualizzata dividendo orizzontalmente lo schermo (split screen).

I controlli

Per prepararvi a giocare non occorre prodigarsi molto: l'installazione seleziona automaticamente il tipo di scheda video da usare e si predispone all'avvio del gioco. Potete cambiare la risoluzione video a vostro piacimento. I controlli del gioco molto intuitivi e se optate per il cambio automatico delle marce, che consiglio caldamente, dovete scegliere solo l'acceleratore, il freno, la sterzata e il turbo. Avrete la possibilità di scegliere diverse inquadrature della telecamera di bordo per adeguarla al meglio al vostro stile di guida e di gioco: si va dalla classica visuale "da tergo" alla ben più emozionante "altezza asfalto", fino ad una visuale con la telecamera montata sull'angolo alto a sinistra del cupolino.

Corri Almor, corri!

Una gara motociclistica estrema che vi porterà a competere con i più grandi piloti del team Suzuki.
Da Pierfrancesco Chili a Stephan Chambon fino alle gare del campionato Superbike. Non è un simulatore di guida, ma un arcade molto divertente che metterà alla prova la vostra capacità di gestire la velocità all'interno di una pista, anche se di piste vere e proprie non si tratta; infatti i circuiti che affronterete sono ricavati in strade più che comuni alla normale circolazione; è difficile correre a 250 Km/h su per una strada innevate e sperarne di uscirne illesi, ma, come ho detto, questo non è realtà, è Suzuki Alstare Estreme Racing.
Correte e fate carriera fino a che non sarete ufficialmente piloti del Team Suzuki ed entrerete negli annali della storia del motociclismo.