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Tale of a Hero - Il Destino di un Eroe - Recensione

Secondo voi è più pericoloso un titano dei ghiacci o una fidanzata inferocita per una gita mancata?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   18/02/2009

Tale of a Hero è sconcertante. Già la schermata dei titoli tradisce la scarsità di mezzi impiegati per realizzare questa produzione, che appare incredibilmente datata anche rispetto a titoli appartenenti allo stesso genere e non considerabili sicuramente dei tripla A. In realtà sarebbe buona norma non far iniziare una recensione parlando degli aspetti tecnici, soprattutto se di un'avventura grafica, ma qui è impossibile fare altrimenti. Visivamente Tale of a Hero sembra scappato dalla prima metà degli anni 90, quasi fosse stato abbandonato, relegato in un cantuccio a prendere polvre e poi ripreso per buttarlo sul mercato oggi. Gli manca veramente tutto, dai dettagli allo stile, ed è difficile trovare qualcosa da salvare. I personaggi e le varie creature sono modellati in modo approssimativo, spesso con pochissimi poligoni; basta guardare il protagonista per rendersene conto. Forse è per questo che è difficile avere inquadrature ravvicinate e i personaggi agiscono sempre su campi lunghissimi? Anche Loom era riuscito a fare meglio da questo punto di vista. Con gli scenari va un po' meglio dal punto di vista del disegno: ovvero, pur non presentando chissà quali picchi qualitativi e pur risultando anonimi, non si può dire che siano mal disegnati. Soprattutto la palude è ben tratteggiata, con una nebbia soffice che ammorbidisce le forme delle rovine che sommerge. Peccato che tutto sia fermo e anonimo. Non ricordiamo un'avventura grafica degli ultimi anni con degli scenari così morti. Le animazioni sono rarissime e spesso sembra di muoversi su delle tavole dipinte, più che in un mondo vivo. Lo stesso protagonista non proietta alcuna ombra, accentuando enormemente il senso di piattezza e immobilità generale. Le stesse animazioni legate alla risoluzione degli enigmi sono spesso generiche e poco descrittive.

Tale of a Hero - Il Destino di un Eroe - Recensione
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I dintorni di una storia

Ma veniamo al cuore del gioco, ovvero la trama e gli enigmi. In Tale of Hero viene narrata la storia di un eroe, figlio di un altro eroe (il nepotismo è sbarcato anche nel mondo dei videogiochi, a quanto pare) che deve salvare una principessa da un gigante di ghiaccio quasi immortale. Come fare senza perdere la vita? Ovvio, basterà chiedere l'aiuto di una strega e di un oracolo fungo. In realtà la situazione è leggermente più complicata di così e nel corso dell'avventura avverrà un colpo di scena che ribalterà le carte in tavola. Niente di sconvolgente o di inedito, in realtà, ma almeno viene gettato un po' di pepe su una trama decisamente poco ispirata.
Il vero problema è che, dopo una sequenza iniziale dal senso incerto (dobbiamo fermare un mostro aiutati da una nuvola nera parlante), per nulla legata con il resto del gioco e che sconcerta per alcune scelte narrative di dubbio gusto (è difficile capire se i toni siano seri o se tentino di ricalcare l'ironia dei vecchi titoli di Lucas), inizia l'avventura vera e propria in cui bisogna compiere una serie di azioni abbastanza noiose e in cui ci si muove all'interno di una manciata di schermate che vanno percorse e ripercorse, esaminate e riesaminate più volte, alla ricerca di elementi sbloccati da un dialogo o da altro. A regnare è una certa improbabilità generale: l'eroe a cui è stato richiesto di sconfiggere un titano malvagio deve, per prima cosa, dare una pulita a casa, aiutare il futuro suocero il quale, invece di favorirlo, non fa altro che mettergli i bastoni tra le ruote e cercare, infine, il modo di entrare in una palude combattendone il puzzo. Se non ci si fa scoraggiare da un avvio tutt'altro che frizzante, si riesce ad arrivare alla lunga sezione ambientata sott'acqua in cui la situazione migliora. Peccato che per farcela bisognerà resistere alle tediose prime ore di gioco... e non è un'impresa semplice.

Tale of a Hero - Il Destino di un Eroe - Recensione
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Interfacciamoci in silenzio

L'interfaccia è molto semplice: in alto c'è la barra dell'inventario, dove è possibile esaminare, selezionare o combinare gli oggetti, mentre in basso c'è la barra del menu principale. Gli oggetti si raccolgono con il tasto sinistro del mouse e si esaminano con il destro. Gli enigmi sono piuttosto logici e, a parte sporadici casi, non ci si deve impegnare moltissimo per trovare le soluzioni ai problemi, anche perché i dialoghi danno molti suggerimenti per capire cosa bisogna fare. Un discorso a parte merita il pixel hunting, ovvero la necessità di andarsi a cercare qualcosa di poco visibile nascosto nello scenario battendolo pixel per pixel, che, in alcuni casi, è risultato piuttosto fastidioso, soprattutto per colpa dei succitati limiti grafici che non rendono evidentissimi tutti gli oggetti. Ad esempio abbiamo faticato parecchio a trovare il gallo in una delle prime schermate perché completamente immobile e mal disegnato.
Anche il sonoro merita biasimo: le poche musiche presenti sono mal assortite e, sinceramente, non sono un granché. Soprattutto quella della schermata della mappa, a cui si è costretti ad accedere continuamente facendo avanti e indietro fra le poche locazioni presenti, tende a diventare insopportabile. Le voci dei personaggi (in inglese, mentre i testi scritti sono stati tradotti completamente in italiano) invece, sono evidentemente uno scherzo perché completamente inadeguate ai personaggi. In alcuni casi sembrano modulate con il microfono della Cittadella del Serpente (questa in quanti la capiranno? Su, sforzatevi e datevi da fare con Google), in altri sono semplicemente fuori personaggio.

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Commento

Che altro dire su Tale of a Hero? Ci troviamo davanti ad un prodotto meno che mediocre anche per il genere delle avventure grafiche, per il quale non si pretendono miracoli grafici o chissà quali innovazioni a livello di gameplay, ma solo una buona storia e degli enigmi impegnativi quanto basta. Certo, pagando uno si aspetterebbe anche un prodotto al passo con i tempi e non uno che sembra uscito dalle viscere di un tool amatoriale. Lasciatelo perdere.

Pro

  • Mediamente lungo
  • Qualche locazione è ben disegnata
  • Il prezzo
Contro
  • Tecnicamente pessimo
  • Pixel Hunting
  • Storia telefonata e poco appassionante

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

    Non pervenuti
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 3 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista