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The Dark Dimension: The Secret

Continua l'assalto dei giochi di ruolo su cellulare, in questo caso con il nuovo episodio della serie The Dark Dimension. Il protagonista del gioco viene casualmente a contatto con un cristallo misterioso, che in un'esplosione di luce lo trasporta in un mondo diverso da quello che conosce, dominato da forze di natura magica. Riuscirà ad adattarsi e a sopravvivere? Troverà il modo per tornare a casa?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/05/2008

Sappiamo tutti che i giochi di ruolo stanno vivendo una seconda giovinezza in ambito mobile. La cosa interessante è che non si tratta di un trend limitato a pochi team di sviluppo, bensì di un fenomeno che si allarga a macchia d'olio: chiunque abbia voglia di riproporre titoli come quelli in voga all'epoca delle console a 16 bit, può approfittare delle attuali capacità tecniche dei cellulari e realizzare qualcosa del genere. Una situazione di questo tipo, chiaramente, si traduce anche in un progressivo miglioramento dei prodotti: le mappe si fanno sempre più grandi, le quest più numerose, i personaggi più dettagliati... insomma, uno sviluppo simile a quello visto sulle console, ma sintetizzato in un periodo di tempo molto breve. The Dark Dimension: The Secret, dunque, è solo l'ultimo esponente di un genere che continua a stupire, conquistando anche giocatori che si sono sempre tenuti alla larga dai giochi di ruolo ma che finiscono per dargli una possibilità nel "formato ridotto".

La trama su cui si basa il gioco non è certo delle più originali, ma fa riferimento a elementi immancabili: guerrieri, magia, demoni e quant'altro. Avremo a disposizione la classica visuale dall'alto, a tre quarti, per muovere il nostro personaggio all'interno di numerose location, collegate fra loro da una mappa piuttosto vasta. Potremo interagire con qualsiasi persona presente negli scenari, ricorrendo a un'interfaccia che si attiva premendo il tasto 5: attorno al nostro alter ego comparirà una rosa di opzioni, ruotabile grazie al joystick, che ci permette non solo di dialogare ma anche di fare una serie di altre cose. Le caratteristiche di tale interfaccia appaiono chiare soprattutto in occasione dei combattimenti, per i quali gli sviluppatori hanno scelto un approccio non casuale (ovvero si può scegliere se e quando affrontare un avversario): una volta entrati in collisione con un nemico, ci troveremo in una sorta di zona limitata nello spazio, in cui dovremo muoverci e attaccare in sequenza. Non si tratta del sistema di combattimento più sensato e intuitivo del mondo, purtroppo, visto che costringe il giocatore a effettuare numerose azioni per giungere a un solo obiettivo, talvolta addirittura con l'obbligo di inseguire l'avversario se decide di scappare. Non si tratterebbe di un problema insormontabile, se avessimo di fronte un numero molto limitato di scontri... ma è chiaro che le cose non stanno così, e in ogni RPG bisogna confrontarsi con numerosi nemici non solo per il normale sviluppo della trama, ma anche e soprattutto per far salire di livello il personaggio. Quest'ultimo può essere equipaggiato con un gran numero di armi, protezioni e oggetti speciali, da acquistare all'interno di determinati negozi. Il sistema di assegnazione ed equipaggiamento è di tipo classico, completamente manuale.

La realizzazione tecnica del gioco è mediocre e approssimativa. Non tanto per il disegno e l'animazione dei personaggi, che rimangono nei limiti della decenza, quanto soprattutto per come sono fatte le location: assolutamente spartane, con texture di riempimento che si ripetono all'infinito e danno l'idea di un prodotto un po' "buttato lì", molto poco curato. Un discorso simile può essere fatto per l'uso dei colori, che non riesce mai a migliorare la situazione per via di tonalità sempre spente. Il sonoro è forse la parte più riuscita del prodotto, con una serie di musiche MIDI di buona qualità, che però non aggiungono né tolgono nulla all'azione.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

The Dark Dimension: The Secret è certamente uno di quei titoli in cui la sostanza conta molto più della forma, infatti le quest sono numerose e potremo passare un bel po' di tempo a livellare il personaggio e ad acquistare armi e protezioni più potenti. Purtroppo, nella pratica non tutto brilla, anzi: gli scontri non sono casuali, per fortuna, ma il sistema di combattimento risulta macchinoso, lento e tutt'altro che divertente. L'interfaccia disegnata dagli sviluppatori è comoda perché ci permette di avere un po' tutto sottomano, senza cercare alcune opzioni nei menu secondari, ma dovervi ricorrere anche durante il confronto con i nemici finisce per frammentare il ritmo dell'azione. La grafica è mediocre, purtroppo, mentre il sonoro vanta alcune musiche di buona qualità. Insomma, si tratta di un titolo dedicato ai soli appassionati di giochi di ruolo, in particolare a quelli che accettano di buon grado una trama scontata e una realizzazione scadente in favore di una buona (potenziale?) longevità.

PRO

CONTRO

PRO

  • Un gran numero di quest
  • Musiche di buona qualità
  • Interfaccia "onnicomprensiva"

CONTRO

  • Combattimenti lenti e macchinosi
  • Grafica spartana
  • Trama scontata