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The Fast and the Furious: Pink Slip

I giochi di corse tratti dalla serie cinematografica "The Fast and the Furious" (che tra un anno esatto si arricchirà di un nuovo capitolo, con il ritorno di Vin Diesel e Paul Walker) si pongono come una chiara alternativa a classici come Need for Speed, condividendo le atmosfere e lo stile con il prodotto EA. La cosa appare chiara soprattutto in ambito mobile, dove i tie-in targati I-play stanno riscuotendo un successo enorme...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/09/2008

Di solito capita che a un nuovo film di successo corrisponda la realizzazione di un videogame da esso tratto. Nel caso di The Fast and the Furious, la serie di giochi di corse splende ormai di luce propria, avendo assicurato ad I-play qualcosa come quattordici milioni di download. Dunque l'annuncio di "Fast and Furious" per l'estate del 2009, quarto capitolo della saga cinematografica, attesissimo dai fan per il ritorno dei suoi protagonisti più importanti (Vin Diesel e Paul Walker) probabilmente non ha nulla a che fare con l'uscita di The Fast and the Furious: Pink Slip per i dispositivi Java compatibili. Si tratta di un gioco di corse contraddistinto dalla presenza di ben trentaquattro vetture differenti, le cui caratteristiche vertono su quattro fattori: la velocità pura, la capacità di derapare, la resistenza agli urti e la ripresa. Quattro aspetti che si riflettono in altrettante tipologia di corse, da affrontare in sequenza all'interno della modalità Arcade.

Tra le voci selezionabili dalla schermata di avvio di Pink Slip, c'è anche il garage, con il conto delle vetture conquistate finora. Si tratta di un elemento fondamentale per il gioco, perché la differenza fra vincere o perdere una corsa sta nel guadagno o nella perdita di una delle vetture: prima di scendere in pista, dovremo scommettere sul nostro successo, mettendo sul piatto il nostro veicolo e quello di un avversario. Una volta nel vivo dell'azione, ci troveremo ad affrontare quattro diversi tipi di evento, come accennato in precedenza: la corsa semplice fino al traguardo, in cui si percorre un tracciato definito senza regole particolari; la corsa "clandestina" in cui non controlliamo l'auto ma dobbiamo gestirne solo il cambio e la nitro; la gara in derapata, che si corre su tracciati sdrucciolevoli; la fuga dalla polizia, in cui bisogna resistere alle cariche di una volante finché non si taglia il traguardo. Si tratta di quattro tipi di corse piuttosto diverse l'una dall'altra, in particolare quella in cui si controlla solo il cambio e bisogna salire di marcia quando il contagiri raggiunge la zona verde, utilizzando la nitro al momento giusto e solo quando il motore ha già dato tutto: esattamente ciò che succedeva nel primo film. Il controllo della vettura è deputato al d-pad o, meglio, ai tasti 4 e 6 della tastiera numerica, mentre il tasto 5 aziona la nitro e il tasto 8 serve per frenare. L'accelerazione è automatica, per fortuna, e l'auto reagisce con buona prontezza ai nostri input, anche se la guida, purtroppo, risulta tutt'altro che fluida. Le sedici gare presenti, insieme al gran numero di bolidi da sbloccare, garantisce un intrattenimento abbastanza duraturo.

Il gioco fa bella mostra di una buona grafica poligonale, il cui punto di forza è soprattutto la fluidità: la sensazione di velocità non è straordinaria, ma le corse risultano abbastanza coinvolgenti e le vetture sono ben realizzate. Il livello di dettaglio è buono, anche se spesso le location risultano un po' spoglie o troppo "spigolose". Ad ogni modo, l'ottimo uso dei colori e le numerose sequenze precalcolate (che vedono, ad esempio, le vetture che si preparano sulla griglia) contribuiscono all'ottimo risultato finale. Il sonoro è costituito solo da musiche, di discreta fattura, che godono di una regolazione del volume indipendente dal cellulare.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

The Fast and the Furious: Pink Slip è un ottimo gioco di corse, quantomeno sotto il profilo della sostanza: trentaquattro vetture, sedici gare e quattro tipologie di evento sono numeri ben al di sopra della media per quanto concerne il mobile gaming. Le corse "clandestine", in particolare, sono piuttosto originali e richiedono addirittura un pizzico di strategia per essere vinte, soprattutto negli stage avanzati. Il resto è abbastanza classico, ed è un peccato che gli sviluppatori non siano riusciti a rendere la guida più fluida: l'impostazione delle curve è molto macchinosa e la sensazione di controllo del mezzo non è altissima, purtroppo. Ad ogni modo, i fan della serie non dovrebbero assolutamente perdersi questo nuovo episodio...

PRO

CONTRO

PRO

  • Tante auto, tanti tracciati
  • Quattro tipologie di corse
  • Ottima grafica

CONTRO

  • Design delle piste non sempre all'altezza
  • Sonoro appena sufficiente