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Thrustmaster Programmable Gamepad

Poteva forse mancare un gamepad "dedicato" ai mondiali che si terranno in Korea & Japan? Realizzato dalla Thrustmaster con ottimi materiali, presenta un design modificato della precedente versione chiamata Firestorm.

RECENSIONE di La Redazione   —   26/05/2002

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Costruzione & Prove su strada

La prima impressione, preso in mano il pad, è ottima: robusto, non troppo leggero, stick analogici e grilletti molto morbidi, d-pad pulsanti principali ben disposti, solo leggermente più piccoli di quelli MS... insomma sembra avere tra le mani davvero un ottimo pad.

La cosa che salta subito all'occhio (oltre alla linea molto particolare, se non altro per le linee bianche e gli "appezzamenti" verdi che richiamano un pò i campi di calcio... un pò alla lontana cmq...) è la mancanza di un secondo slot per Memory Card.
Non una grande mancanza, almeno per ora, visto la scarsa diffusione (e necessità) della memory card.
Al tatto troviamo questo pad liscissimo... una sensazione molto bella e "appagante", ma come ogni cosa, ha il suo prezzo... infatti, la prima nota dolente sono le "ali" laterali, dove le palme delle nostre mani avvolgono il pad... questa zona essendo poco ruvida, impedisce una sufficiente areazione, esponendoci a facili sudorazioni anche in tempo molto brevi.
Il discorso "liscio ovunque" ricade negativamente anche sui due stick analogici; quest'ultimi non presentano punti "ergonomici" per i pollici, diminuendo la presa.
La funzione "programmable" è un semplice sistema di assegnazione tasti, ovvero possiamo ad esempio, assegnare la funzione del tasto A al tasto B, pur mantenendo il tasto B le proprie caratteristiche. Utile magari in casi particolari, quando il gioco non permette riconfigurare i comandi come vogliamo noi, o se una particolare azione fatta con un tasto la troviamo più comoda, eseguendola con un altro, ecc.

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Costruzione & Prove su strada

Le prove su strada sono state condotte con DOA3, RSC, Gun Valkyrie e Halo.
Il pad della Thrustmaster si è comportato generalmente molto bene, con punte massime con DOA3 e qualche tiratina d'orecchie con Gun Valkyrie.
Con DOA3 ho notato che il d-pad è qualitativamente migliore dell'originale by Microsoft, la sua ottima realizzazione permette un' esecuzione precisa e tempestiva delle varie "combo" e prese. Sia in Halo che in RCS, il pad ha confermato le sue ottime qualità costruttive, senza mai far rimpiangere il + blasonato pad MS (ad esclusione del discorso "sudorazione").
Un discorso a aprte invece va fatto con Gun Valkyrie, che come ormai tutti saprete, è un titolo che richiede una certa padronanza dei comandi, in concomitanza di una efficace quanto repentina risposta dei comandi.
Nelle azioni + concitate i tasti L3 e R3 (posti alla base dei mini-stick analogici) perdono "colpi" se le leve sono piegate verso destra. Non so se questo "decentramento" è solo un difetto del prototipo da me visionato. Per fortuna, basta farci l'abitudine e il problema scompare.
Infine, proprio perchè meno importante, rimane un pochino problematica la disposizione dei tasti "back" e "start", più piccoli degli originali, molto vicino tra di loro e, soprattutto, "coperti" dallo stick analogico quando proviamo a raggiungerli con il pollice destro.
Insomma nulla di preoccupante, possiamo sempre usare il pollice sinistro ;).

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Conclusioni

Al fine, consiglio l'acquisto di questo ottimo prodotto soprattuto a chi cerca una valida alternativa al poco preciso D-pad MS (chi gioca molto a DOA3 sà di cosa parlo). La qualità costruttiva è generalmente ottima, la sensazione di fluidità (molto liscio esternamente e con tasti e stick morbidi) al tatto è davvero piacevole (con unica eccezione per le "ali" che tendono a far sudare i nostri palmi dopo poco).
I punti dolenti sono pochi e sopratutto i più importanti possono essere ovviati, alcuni con un pò di pratica (soprattuto per quanto concerne la pressione dei tasti L3 e R3) ed altri con sistemi di copertura "alternativi" (o grezzi se vogliamo), che troverete nel prossimo paragrafo.
A mio avviso, anche la scelta di ridurre gli slot per memory card ad una sola porta è azzeccata, perchè permete di limitare i costi, pur mantenendo un ottima qualità dei componenti; se consideriamo che il prezzo si attesta intorno ai 29€, credo di poter dire, senza paura di smentita, di trovarci di fronte ad uno dei migliori gamepad presenti sul mercato.

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Conclusioni


PRO:
* Molto robusto, con ottima qualità costruttiva;
* Ottimo feeling al tatto, piacevolmente liscio e con stick e grilletti morbidi;
* Con un pochino di pratica può diventare il vostro personale "bisturi" da gioco (per precisione e affidabilità);
* 1 slot per memory card, che ci assicura un rapporto prezzo prestazioni molto fra i più alti (lo slot per ora è ben poco usato);

CONTRO:
* La filosia di costruzione "liscio ovunque" risulta controproducente per le "ali laterali", dove sarebbe stato più appropriato un rivestimento in gomma (o almeno una ruvidità paria quelal del pad MS);
* Leve analogiche senza "punti ergonomici"; essendo completamente liscie, in alcuni frangenti possono risultare scivolose;
* Tasti R3 & L3, posti alla base delle leve analogiche, sembrano essere leggermente decentrate verso sinistra;
* Tasti Start e Back sono posti molto vicino allo stick analogico, rendendoli scomodi se siamo abituati a raggiungerli con il pollice desto (nessun problema se invece li premiamo con il pollice sinistro);
* Design discutibile, che sicuramente non piacerà a tutti (anche se questo non è un vero difetto ;)).

Consiglio - Come migliorare la presa

Come avrete letto, un punto a sfavore di questa periferica consiste nella mancanza di inserti in gomma, nei punti cruciali, ovvero dove vanno a far presa i palmi delle nostre mani.
Come ovviare a questo problema?

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Consiglio - Come migliorare la presa

Beh se la conformazione della periferica lo consente, possiamo semplicemente usare un "nastro sportivo polivalente", anche detto "Grip". Questo nastro è lo stesso usato dai tennisti per cambiare l'impugnatura della racchetta quando risulta ormai logora e inadatta per una salda e confortevole presa.
Esistono molte varianti di questo "Grip", sia per colore, che per "superficie di contatto"; alcune presentano anche forme tubolari (quest'ultime mal si adattano ai nostri scopi) ed altre a fogli. Il prezzo della versione a nastro parte da poco meno di 4€ fino a superare abbondantemente i 10€.

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Consiglio - Come migliorare la presa

Il sistema per avvolgere la nostra periferica con una seconda pella "gommata", è in tutto e per tutto simile al lavoro svolto per sostituire il grip di una racchetta da tennis. Partiamo dal basso (oppure dall'estremità + piccola) e "passiamo" il nastro intorno alla zona "calda" sovrapponendo sempre un pochino (ed in maniera la + omogenea possibile) i vari strati di nastro. Arrivati fin dove "serve", tagliamo il nastro rimanente e lo fissiamo con l'adesivo incluso nella confezione (un pezzo non tutto ;)).
Ok ora potete fare anche lunghe sessioni e dimenticarvi della sgradevole sensazione: "mani sudate" ;)
byez

Packaging

La Thrustmaster, sempre accorta alla qualità dei suoi prodotti, si è assicurata la sponsorizzazione del mondiale che si svolgerà fra non molto in Giappone e Korea.
Il packaging è ben fatto, chiari e ben visibili simboli "mondiali" sparsi "in ogni dòve" ;) , elenco caratteristiche in 6 lingue diverse e una semplice quanto efficace "mappa pulsanti" (visibile nella seconda foto).
Questo pad non è altro che la riedizione "mondiale" del Firestorm, ritoccato ad hoc nelle decorazioni. All'interno trova spazio un piccolo foglio esplicativo in 7 lingue (tra cui l'italiano) che spiega molto semplicemente in cosa consiste la dicitura "Programmable" che fa bella mostra di se sulla confezione.