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Virtua Fighter Mobile

Glu fa un grande regalo a tutti i nostalgici, portando su cellulare nientemeno che Virtua Fighter, il classico picchiaduro 3D targato SEGA. Avremo a disposizione tutti e otto i personaggi originali, impegnati in un torneo di arti marziali per decretare il guerriero più forte del mondo, e tutte le loro mosse speciali e combo. Insomma, potremo tenere in tasca uno degli arcade più spettacolari degli anni '90. In guardia!

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   30/09/2008

Uscito nelle sale nel 1993, Virtua Fighter è stato di fatto il primo picchiaduro 3D della storia dei videogame. Mentre il genere godeva di un successo planetario, grazie a Street Fighter 2 e ai suoi numerosi cloni, SEGA pensò bene di tentare la strada delle tre dimensioni, per provare qualcosa di diverso e premere l'acceleratore sulla strategia e sul realismo anziché su mosse speciali tanto spettacolari quanto poco plausibili. L'hardware della piattaforma Model 1 garantiva una grafica poligonale all'avanguardia per l'epoca, soprattutto per quanto concerne la fluidità delle animazioni, e gli sviluppatori pensarono di rendere i controlli al contempo semplici ma dotati di un grande spessore: pur disponendo di soli tre pulsanti (pugno, calcio e parata), infatti, il gioco permetteva l'esecuzione di numerose combo e manovre speciali miscelando la pressione dei tasti e del joystick. Il successo di Virtua Fighter aprì la strada a numerosi altri produttori, garantendo al genere un'evoluzione che si è protratta fino a oggi, regalandoci veri gioielli di gameplay. Non è un caso che il primo picchiaduro 3D della storia sia anche il primo a godere di una conversione per cellulare, del resto gli attuali dispositivi Java-compatibili sono ormai piuttosto abituati alle applicazioni tridimensionali. Il lavoro che il team Southend Interactive ha svolto per Glu possiede quindi una duplice valenza: da un lato rende omaggio a un classico SEGA, che per molti versi ha rivoluzionato i giochi di lotta; dall'altro, funge da prova per capire se ci sono i presupposti per un'evoluzione del genere anche in ambito mobile.

Dalla schermata di avvio possiamo accedere alle opzioni (quelle "standard" relative al sonoro e alla vibrazione, ma anche quelle "avanzate" per regolare il numero di round, il livello di difficoltà e le impostazioni per l'abbassamento dei personaggi, che può essere "fisso" oppure no) e alle quattro modalità di gioco disponibili: arcade, survival, pratica e tutorial. Le ultime due, chiaramente, servono per prendere confidenza con il sistema di controllo e con la "filosofia" alla base di Virtua Fighter, mentre le modalità arcade e survival rappresentano la sostanza di questa conversione: nel primo caso dovremo scegliere un personaggio per poi affrontare tutti gli altri in sequenza, fino a confrontarci con la potente Dural; nel secondo caso, sarà una gara di sopravvivenza che ci vedrà fronteggiare un numero infinito di avversari con una sola barra dell'energia a disposizione. Il sistema di controllo è stato organizzato in modo da poter muovere il nostro alter ego con il joystick, mentre il tasto 5 è deputato alla parata e i tasti 7 e 9 rispettivamente al pugno e al calcio. L'azione di gioco è tutt'altro che rapida, e questo ci permette di manovrare il personaggio con relativa calma, anche perché su determinati cellulari sarebbe impossibile prodursi in combinazioni rapide.

È stato svolto un lavoro eccezionale per riprodurre il gameplay di Virtua Fighter nei minimi particolari, ma è chiaro che i limiti tecnici degli attuali dispositivi Java-compatibili rendevano impossibile una conversione perfetta: in questo caso a mancare è la velocità, e l'impressione è che il motore grafico non sia stato ottimizzato o che non siano stati effettuati abbastanza "tagli" per rendere il tutto più agile e veloce. Le animazioni ci sono praticamente tutte, gli stage sono il classico mix tra sfondo bitmap e "tappeto" poligonale, ma i personaggi pagano un pesante dazio in termini di dettaglio, soprattutto per lo scarso numero di colori utilizzati e per la mancanza di effetti di illuminazione a marcare le loro forme. Inutile commentare il sonoro, che ancora una volta svolge un ruolo marginale, con musiche anonime e senza effetti.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Questa conversione di Virtua Fighter va vista nella giusta ottica: si tratta di un omaggio a un classico di SEGA, un prodotto pensato soprattutto per i nostalgici. Difficilmente conquisterà gli appassionati di picchiaduro, ormai abituati a ben altri ritmi e gameplay, ma rappresenta comunque un'occasione importante per "tastare il terreno" e prendere decisioni sul da farsi: gli attuali cellulari sono in grado di cimentarsi con i picchiaduro 3D? È possibile superare i limiti del sistema di controllo e trovare soluzioni che garantiscano il divertimento? Il titolo Glu cerca di rispondere a queste domande con la forza dei suoi elementi strategici, con la qualità delle animazioni e con il realismo dei combattimenti. Peccato solo che dal punto di vista tecnico non sia stato possibile fare di più.

PRO

CONTRO

PRO

  • Conversione fedele
  • Il primo picchiaduro 3D per cellulare
  • Gameplay solido

CONTRO

  • Macchinoso
  • Azione lenta
  • Sonoro mediocre