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WarioWare: Touched!, recensione

Dopo gli exploit su GBA e GC, la serie WarioWare approda anche su DS: ed è subito follia...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   23/03/2005
WarioWare: Touched!, recensione
WarioWare: Touched!, recensione

Touch Wario

Com’è evidente, WarioWare: Touched! presenta tutta una varietà di nuovi minigiochi fruibili attraverso l’interazione con il touchscreen che occupa la parte inferiore della console Nintendo. Così come su GBA il fondamento del gameplay fu lo sfruttamento della sola croce direzionale e del tasto A, su DS il tutto ruota attorno all’utilizzo del pennino e, in certi casi, del soffio del giocatore. Seguendo una formula già nota, i vari minigame sono suddivisi tra gli strambi protagonisti del gioco in base alla tipologia della propria (mini) struttura ludica: a seconda dello stage selezionato, dunque, ci si troverà a dover usare il pennino in maniere leggermente diverse. E quindi con Wario ci si troverà a picchiettare sullo schermo, per esempio nel tentativo di far scoppiare dei palloncini o di schiacciare delle mosche; con il Dr. Crygor occorrerà compiere delle rotazioni col pennino per far rotolare palle di neve o girare manovelle; e ancora con Mona all’utente spetterà tracciare veloci linee a mo’ di taglio sul touchscreen, al fine di affettare verdure o lanciare shuriken. Non manca poi un livello interamente dedicato allo sfruttamento del microfono implementato all’interno del DS, nel quale è necessario soffiare verso la console per spegnere candele, raffreddare tazzine di caffè o dissipare nebbia. E questo solo per citare alcuni esempi: seppur fondamentalmente ancorato ad un singolo, semplice elemento quale l’utilizzo dello stylus in veste di unico strumento di gioco (la parte “soffiata” è estremamente marginale), WarioWare: Touched! riesce a presentare comunque una certa varietà all’interno dei suoi minigiochi, sintomo di indubbia creatività ed inventiva da parte degli sviluppatori. Cosa che si manifesta in maniera eclatante nel concept della stragrande maggioranza dei minigame disponibili, spesso demenziali al punto da far letteralmente sbellicare dalle risate il giocatore. Impossibile infatti rimanere impassibili di fronte a stage che richiedono di mungere mucche, di strappare peli o ancora di muovere un braccio in segno di saluto per allontanare i fastidiosi parenti...

WarioWare: Touched!, recensione
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Ridere, ridere e ridere ancora

Gran parte dell’appeal esilarante di WarioWare deriva comunque dall’inconfondibile stile audiovisivo della produzione Nintendo. Anche in questo Touched!, gli sviluppatori sono stati assai abili nel fornire ai già deviati concept di gioco un adeguato corrispondente grafico e sonoro. Sul fronte cosmetico, fa trionfale ritorno il minimalismo-trash che tanti consensi aveva riscosso già all’uscita del primo WarioWare: disegni fortemente stilizzati, stili grafici retrò, parodie di vario genere ed immagini volutamente digitalizzate in maniera primitiva la fanno da padrone in Touched!, bissando il successo del predecessore in questo ambito. Anche dal punto di vista sonoro si può parlare di un’evoluzione maturata sul medesimo stile tracciato dal primo episodio della serie: musiche ossessive e martellanti, suscettibili di repentine accelerazioni e frenate di ritmo, si uniscono perfettamente ad effetti sonori azzeccatissimi ed ai convulsi vocalizzi dei personaggi del gioco. Analizzato nelle sue varie parti, WarioWare: Touched! si dimostra esattamente ciò che ci si aspettava dall’arrivo della serie sul doppio schermo del DS: un titolo divertente e frenetico, capace di sfruttare bene le caratteristiche dell’handheld Nintendo ed infallibile nell’attrarre l’utente grazie all’esilarante intelligenza dei suoi minigiochi. A voler proprio cercare il pelo nell’uovo, si potrebbe incolpare Touched! di presentare meno stage rispetto all’originale WarioWare, così come di offrire una serie di giochi extra (sbloccabili raggiungendo determinati punteggi nei vari livelli) che appaiono più come semplici riempitivi o come mere dimostrazioni delle peculiarità del DS. Ma come i migliori campioni, anche WarioWare: Touched! è un po’ genio e sregolatezza.

WarioWare: Touched!, recensione
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Ridere, ridere e ridere ancora

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Commento

Folle, divertente e demenziale come da copione, WarioWare: Touched! rappresenta una nuova conferma della bontà della struttura di gioco minigame-oriented e si pone come uno dei migliori prodotti sinora disponibili su Nintendo DS. Applicato nello sfruttare le potenzialità offerte dal touchscreen e capace nel riproporre una vasta serie di esilaranti minigiochi, Touched! non può e non vuole rappresentare per DS la rivoluzione che l'originale fu per GBA, al quale appare leggermente debitore in termini di quantità e qualità; ma a parte questo, i minigame di Wario in versione tattile convincono sotto tutti gli aspetti, rendendo WarioWare: Touched! un acquisto fortemente consigliato a tutti i possessori della piattaforma dual-screen Nintendo.

    Pro
  • Gameplay immediato e divertentissimo
  • Minigiochi graficamente e concettualmente esilaranti
  • Intelligente sfruttamento del touch screen
    Contro
  • Numero di minigochi ridotto rispetto all'originale
  • Alcuni extra piuttosto deboli
  • Sbloccare tutto richiede poco tempo

Giustamente acclamato come uno dei più originali e divertenti titoli mai apparsi sullo schermo di una console portatile, WarioWare su GBA era destinato a non rimanere un caso isolato all’interno del panorama videoludico: i minigame del baffuto antagonista di Mario si sono quindi prima trasferiti in versione party su Gamecube, per poi ritornare sul terreno natio con il nuovo WarioWare: Twisted! ed infine approdando sul neonato Nintendo DS con tutta l’intenzione di sfruttare nel modo migliore le peculiarità della nuova piattaforma. Rinnovate nella forma, le ennesime pillole di follia di Wario si possono ora letteralmente toccare con mano. O meglio, col pennino…