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Winning Eleven 8 Liveware Evolution

Il grande calcio made in Konami torna puntualmente anche quest’anno nella sua versione “evoluta”, pronta ad entusiasmarci ancora una volta col suo carico di realismo e giocabilità.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   22/04/2005
Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution

Per quanto concerne le modalità di gioco, raggiungibili da una schermata principale molto bella e funzionale, ci troviamo di fronte alle solite già viste e apprezzate in WE8, e che spaziano dalla canonica Amichevole alle modalità Coppa e Lega (personalizzata o ufficiale), dalla Master League al tradizionale allenamento a punti, per chiudere questa volta con la tanto attesa modalità per il gioco online di cui parleremo più avanti nel corso della recensione. I cambiamenti, come sempre accade per questa sorta di “espansione” della versione uscita in estate, sono all’apparenza pochi, almeno di primo acchitto. Ma una volta scesi in campo, il vero ed unico banco di prova per ogni gioco di calcio che si rispetti, la Konami da subito la consueta lezione di classe pura alla concorrenza. La scelta compiuta in questi ultimi anni dai KTYO ormai è risaputa, al di là dell’acquisizione di licenze ufficiali ed affini, si predilige comunque la giocabilità a fronte di qualsiasi altra cosa. Senza badare troppo agli orpelli grafici tipici di EA, la sofcto nipponica preferisce passare subito al sodo dando all’utente quello che l’utente si aspetta da un gioco di calcio: una giocabilità realistica. E qui, tanto per cambiare, assistiamo, per l’ennesima volta (ma finiranno mai di stupirci?) ad un miglioramento di quello che fino a ieri sembrava perfetto. Anche in questa circostanza, come ebbi modo di scrivere per WE8, il gameplay rasenta la perfezione, consapevole tuttavia di essere smentito, felicemente, all’uscita di WE9. La fisica degli impatti e del pallone, i passaggi, le animazioni, i tiri da fuori, i contrasti, l’IA generale, le finte, i tagli alti e gli inserimenti di terzini, ali e attaccanti, tutto è stato “evoluto” nel vero senso della parola. E soprattutto i fastidiosi rallentamenti visti in WE8 risultano praticamente assenti.

Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution

Kick Off!

L’azione, la dinamica tecnica della partita si sviluppano in maniera oltremodo più ragionata, meno frenetica, rispetto al precedente capitolo, cosa che farà piacere a tutti coloro che hanno apprezzato tale meccanica di gioco nel recente J-League WE8. Di fatto, per i puristi più esigenti, essa rappresenta una gradita novità. Il ritmo di partita più lento, infatti, garantisce un approccio più sofisticato al match, ed una maggiore pianificazione degli schemi da adottare. Specie se si considera che la migliorata IA di compagni ed avversari, ancora una volta come detto, incrementata verso l’alto, sarà in grado davvero di emulare sul campo le gesta dei nostri beniamini reali e di conseguenza offrirà del filo da torcere anche ai giocatori più esperti. Grazie a queste caratteristiche più “evolute”, è proprio il caso di dirlo, i calciatori controllati dal gioco seguono con più attenzione gli schemi, applicandosi al massimo in ogni azione, effettuando movimenti senza palla improntati più sulla logica che sulla casualità e seguendo delle strategie finalmente più sensate da parte della Cpu, abile a gestire il match specie in determinate situazioni come un vantaggio acquisito o una rete subita. Ogni squadra, infatti, a seconda delle proprie capacità tecniche e degli schemi adottati agisce sul serio in maniera differente agli eventi che si susseguono durante la gara.

Finalmente l'online, ma non per tutti

Winning Eleven 8: Liveware Evolution migliora anche le varie funzionalità online, e non poteva essere altrimenti, già presenti nel precedente episodio, potenziando il sistema per il supporto del gioco in rete. Oltre alla confermata piena compatibilità con la PSBB Unit, il servizio di rete offerto dal titolo Konami permette non solo di updatare i rosters di tutte le squadre, schemi compresi, come già era possibile fare nel recente passato, ma anche di aggiungere nuove features, quali la possibilità di creare una propria squadra dei sogni o di personalizzare maggiormente i propri beniamini con nuovi tagli di capelli o gadget. Inoltre sono presenti svariate opzioni speciali sempre per il gioco online, incluse divisioni e leghe nazionali ed una speciale coppa Konami, oltre all’agognato sogno di milioni di fans: le partite in rete. I videogamer che possiedono il Network Adapter possono finalmente cimentarsi in entusiasmanti sfide sul web con avversari umani di tutta la nazione (al momento la cosa sembra solo funzionare per gli utenti Giapponesi, gli occidentali che si affidano al mercato dell’import pare siano impossibilitati a sfruttare tale possibilità), ed i risultati saranno visibili in una classifica appositamente creata sul web. In tal senso il servizio permette di gestire tramite un comodo client una chat ed una friend list dove salvare l’elenco degli amici o degli sfidanti preferiti. Peccato che Konami addebiti una quota separata da pagare per il gioco online tramite il servizio pagamenti della Sony Feega. Vi segnalo infine una insolita presenza: quella di uno stadio appositamente selezionabile per le partite via web, il quale altri non è che l’Euganeo di Padova!

Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution

Una I.A. da brivido

La Cpu è più agguerrita e attenta che mai (che abbia frequentato un corso a Coverciano?) e sfrutterà ogni situazione pur di battervi. Magari esaltando, laddove non basta l’applicazione degli schemi, l’abilità specifica di qualche campione quali Ronaldinho o Zidane, valorizzando magari l’azione personale del singolo, la giocata ad effetto per risolvere a proprio favore il match. La potenziata intelligenza artificiale dei giocatori controllati dal sistema lo si può notare anche nella fase difensiva, un po’ il tallone di Achille della precedente incarnazione di WE, dove a certi svarioni visti in passato ora possiamo assistere, di contro, a movimenti più convincenti da parte dei nostri difensori, molto più attenti e rapidi a muoversi e a chiudere rispetto agli statici “baluardi” di WE8. Da tutto ciò, lo ribadisco, ne consegue un gameplay più fluido ma lento, ragionato. Più bello. Visivamente e non solo, mi riferisco anche all’aspetto audio, l’evento partita viene presentato in maniera ancora più realistica rispetto a WE8, con un’ulteriore aggiunta di intermezzi animati durante la partita, quali la disperazione di un difensore appena espulso (a proposito, sia gli arbitri che il sistema di rilevamento del fuorigioco sono stati notevolmente migliorati) o l’esultanza sfrenata ad un gol importante e la riproposta da parte dei ragazzi di KTYO di cori che riportano alla mente in parte quelli splendidi dell’irripetibile Winning Eleven 6, almeno per le nazionali visto che per le squadre di club, specie le nostre, i canti dei tifosi somigliano più a dei lamenti che alle urla di incitamento di 70.000 scatenati ultras…

Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution
Winning Eleven 8 Liveware Evolution

Conclusioni

Per il redattore diventa sempre più difficile attribuire voti a Winning Eleven. Ad ogni episodio, il voto precedente rischia di diventare nullo, e considerando che di media il titolo Konami riceve sempre un bel 9 pieno, forse è arrivato il momento per noi poveri recensori di inventarci un nuovo parametro di giudizio appositamente per questa saga. Giocabilissimo, realistico, appagante, non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo Liveware Evolution. L'assoluta sensazione di controllo sui calciatori, sugli schemi e le strategie del proprio team, il sentirsi parte attiva di una partita "vera" fanno di questo gioco l'ennesimo capolavoro dei KTYO, il nonplusultra delle simulazioni calcistiche. Insomma, passano gli anni, ma la Konami non finisce mai di stupirci, in positivo.

    Pro:
  • Gameplay a dir poco stellare.
  • I.A. a livelli mai visti in passato.
  • Telecronaca disponibile anche in italiano.
    Contro:
  • Testi e nomi calciatori in giapponese.
  • Online game solo per gli utenti nipponici.
  • Provoca dipendenza.

E’ uscito da poche settimane in Giappone eppure, tanto per cambiare, la serie Winning Eleven è già riuscita a piazzare un‘ altro dei suoi “episodi”, Liveware Evolution, fino a poco tempo fa al primo posto nella classifica dei giochi più venduti nel Paese del Sol Levante, prospettandosi quindi come uno dei grandi successi dell’attuale stagione videoludica. Ormai è universalmente risaputo come la serie Winning Eleven sia unica ed inimitabile, e come essa appare sempre di più simile al buon vino: più passano gli anni, più invecchia, più diventa buona e pregiata. Probabilmente è per questo motivo che alla EA, resisi conto dell’impossibilità di, non dico emulare, ma quanto meno avvicinarsi ad un simile capolavoro, ormai se ne sono fatta una ragione ed hanno deciso di smetterla di scimmiottare il capolavoro KTYO e cercando invece di valorizzare quanto più possibile lo stile arcade della loro saga calcistica. Ma bando alle ciance e concentriamoci su questo ultimo capitolo della saga calcistica più amata di sempre. Partiamo subito col dire che delle tanto decantate nuove licenze per i campionati ed i team scoperti da ogni forma di ufficialità, cioè Bundesliga, Premier League e Ligue 1, non c’è nemmeno l’ombra, ma tutto sommato era abbastanza ipotizzabile conoscendo “Seabass” e soci, tendenzialmente poco propensi ad offrire tutto e subito, ed anzi abili nel concederci le novità più succose solo a piccole dosi. Le nuove licenze compariranno sicuramente in WE9, ultimo capitolo della saga per Ps2 in arrivo ad Agosto. In questo LE dovremo “accontentarci” delle precedenti (Serie A, Liga e Eredivisie olandese), con l’aumento del numero delle squadre nella Lega Italiana da 18 a 20 club, il che tradotto in soldoni significano maglie e rosters ufficiali anche per team come il Palermo, il Messina e le altre neo-promosse, ed un fortissimo incremento del numero dei volti veri dei calciatori più importanti. Fra i nuovi mi preme segnalarvi tra gli altri i calciatori della nazionale portoghese Maniche, Ricardo Carvalho e P.Ferreira e i nostri De Rossi, Toni, Oddo, Gilardino, mentre i “vecchi”, cioè i vari Del Piero o Totti sono stati ritoccati e migliorati sensibilmente (ma erano già perfetti). Il tutto aggiornato alla stagione in corso (escluso il mercato di gennaio, quindi mano all’Editor interno per i trasferimenti recenti).