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World Tour Soccer

Ogni buona console che si rispetti ha sempre dalla sua, specie al momento del lancio, almeno un titolo calcistico nella sua line-up. E la PsP non vuole esserne da meno. In attesa di Sua Maestà Pes 5, la Sony non perde tempo, e lancia sul mercato World Tour Soccer, la versione portatile di This is football...

RECENSIONE di Massimo Reina   —   10/06/2006

Gameplay deludente

Ma come spesso accade, “l’abito non fa il monaco”. E World Tour Soccer non riesce a smentire questo detto. Una volta scesi in campo e battuto il calcio di inizio, tutti i difetti tipici della serie da cui ha tratto origine saltano fuori come grilli impazziti. Se da un punto di vista estetico abbiamo dei modelli poligonali di buona fattura, con ambienti e giocatori costruiti piuttosto bene e rivestiti da texture convincenti, da quello prettamente simulativo il titolo Sony lascia alquanto a desiderare. Il gameplay, infatti, è rimasto pressoché invariato rispetto alla controparte vista su Ps2, incentrato com’è sull’immediatezza e sul divertimento puro e semplice senza fronzoli tipico di un prodotto arcade. Prova ne è che costruire azioni realistiche in WTS si rivela pura utopia, e ogni azione si riduce ad una sorta di flipper sul campo gravato da una iA della Cpu di compagni e avversari non certo credibile e di una fisica del pallone tutt’altro che realistico. Di livello opposto invece, il sistema di controllo che permette di far eseguire ai propri giocatori un buon numero di azioni e movimenti, riprendendo quasi alla lettera il sistema introdotto da Konami. Peccato che, le non certo curatissime animazioni, finiscono per compromettere in parte quanto di buono appena descritto e, di conseguenza, quelle rare azioni costruite con un certo nesso logico.

Grafica e Audio

Graficamente, lo accennavamo all’inizio, WTF si difende piuttosto bene. I calciatori sono piuttosto somiglianti alle rispettive controparti reali e presentano un discreto numero di texture di buona fattura. Belli gli stadi e i manti erbosi, nel complesso il titolo Sony appare migliore, esteticamente, dei vari TIF visti sulla Ps2. Peccato che le animazioni sono sempre le solite, pur se più numerose del recente passato, sono mal realizzate. Per quanto riguarda il comparto audio, poco da dire. Localizzato in italiano, con la telecronaca affidata al vecchio Bruno Pizzul, World Tour Soccer offre davvero poco da questo punto di vista, con il suddetto giornalista che si limita a qualche intervento ripetitivo ad inizio e fine partita, o a nominare i calciatori in possesso di palla sul campo, e un “effetto stadio” (leggasi: cori, brusii, atmosfera generale) discreto ma che nulla aggiunge ad un prodotto al di sotto delle attese.

Conclusioni

World Tour Soccer è uno di quei titoli destinati ad un pubblico di massa, quello che, per intenderci, bada poco a certi aspetti tecnici quali “giocabilità&realismo”. Il titolo Sony punta si ad un sistema di gioco che fa del divertimento e dell’immediatezza il suo motto, ma lo fa in maniera poco curata, cosa che non giustifica un gameplay troppo vetusto e poco coinvolgente. Anche FIFA punta molto su uno stile arcade, visti i recenti fallimenti nel tentativo di scimmiottare Winning Eleven, eppure il gioco EA Sports riesce perlomeno a divertire e ad offrire un prodotto nettamente migliore di questo. Peccato, perché alcune “trovate” e le tante modalità disponibili potevano essere sfruttae meglio dal team di sviluppo. Solo per chi, nell'attesa di Pes 5, è in astinenza da "calcio portatile".

    Pro:
  • Grafica ben curata.
  • Modalità "Sfida" molto divertente.
  • Supporto del multiplayer via Wi-Fi.
    Contro:
  • Gameplay e IA insufficienti.
  • Animazioni da rivedere.
  • Fisica generale poco credibile.

Il gioco più amato dagli italiani non può mancare mai in qualsiasi console che si rispetti e questo la Sony, che ha costruito parte delle sue fortune in ambito videoludico proprio sfruttando il marchio di una saga calcistica che non ha bisogno di presentazioni, Winning Eleven (Pes) lo sa bene. Tant’è vero, è ormai appurato che un titolo calcistico è fondamentale averlo al lancio di una console, anche solo per calmare la sempre costante fame di pallone che attanaglia sempre più milioni di appassionati, magari in attesa, quasi fosse solo un antipasto, di prodotti migliori (qualcuno ha detto Konami?)... World Tour Soccer sembra partire col piede giusto, offrendo all’utente tutto ciò che ogni appassionato di calcio e videogames si aspetta di trovare in un titolo simile: varie opzioni per personalizzare a piacimento il proprio team, svariate competizioni in cui cimentarsi, una grafica dei menù accattivante e tantissime squadre da selezionare. Da segnalare, in proposito, come inizialmente il titolo Sony non consenta l’utilizzo dei club per disputare delle competizioni. Essi saranno sbloccabili solo dopo aver ottenuto delle vittorie nei tornei per le nazionali (Coppa del Mondo, Europei, etc) o in altri “mode”. Le modalità disponibili, come detto, sono parecchie, ma fra le solite di sempre ci preme segnalarne una in particolare, molto interessante: quella denominata “Sfida”. Tale modalità consiste nel portare a termine degli obiettivi che la Cpu da al videogamer e che dovranno essere completati al meglio per racimolare un determinato punteggio. In pratica funziona in questo modo: il sistema di gioco assegna dei compiti, ad esempio ci “chiede” di non subire gol dagli avversari oppure di compiere un determinato numero di passaggi consecutivi senza commettere errori, cose che noi dovremo eseguire in campo, e valuterà il comportamento dei nostri uomini attribuendo dei punti positivi o negativi a seconda dell’andamento del match. Ogni gol o passaggio andato a segno, tanto per fare un ulteriore esempio, darà vita ad un punteggio positivo che andrà però a decrescere ogni qualvolta un nostro avversario recupererà un pallone o ci costringerà a qualche errore.