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Yager

La terra è in pericolo e l'unica persona in grado di salvarla è Magnus Tide a bordo della sua navicella da combattimento. Direttamente dai cieli di Yager, la recensione di uno dei migliori titoli Xbox degli ultimi mesi.

RECENSIONE di La Redazione   —   10/06/2003

Sebbene si tenda a classificare questo titolo come uno sparatutto in terza persona, YAGER non è un simulatore di volo, ma nemmeno uno shooter in volo . Se avete dimestichezza con qualche gioco della categoria, penso che la migliore indicazione possa essere che è un incrocio tra WING COMMANDER e COLONY WARS.
Tutto il gioco è strutturato a missioni che alterneranno situazioni in cui dovrete cavarvela da soli ad altre in cui combatterete a fianco dei vostri alleati. Queste missioni sono incastonate all’ interno di un canovaccio storico che, seppur non originalissimo, è realizzato con estrema cura. Le cut scenes (scene di transizione che raccontano la storia) sono state realizzate con il motore di gioco, senza nessuno (o quasi) stacco apparente tra gioco ed intermezzo animato.
Le missioni (20) sono estremamente valide: presentano un’ enorme quantità di situazioni ed ogni singola missione è composta da più parti (checkpoints). Iniziando una missione nuova si hanno tre “continue”, che permettono, in caso di morte o di obiettivo fallito , di riprendere dall’ ultimo checkpoint. Esauriti i “continue” è necessario ripartire dall’ inizio dell’ ultima missione cominciata.
La vostra nave “Sagittarius” ha fondamentalmente due modalità di volo: Jet e Hover. Con la prima siete sempre in movimento e potete solo rallentare utilizzando uno dei grilletti. Rilasciando il grilletto, la nave tornerà a piena velocità. Nella modalità “Hover” (più lenta) potete invece misurare la spinta ed operare manovre di maggior precisione. In entrambi i casi potrete poi sparare con le vostre armi a disposizione, azionare un braccio meccanico per la raccolta di oggetti/munizioni, decidere la visuale di gioco più congeniale a voi e visualizzare una comoda mappa della zona.
C’è da notare che nessuna delle due modalità è velocissima, così come nessuna arma è eccessivamente scenografica . I programmatori hanno optato per un apprezzabilissimo pizzico di realismo che allontana il titolo dall’ essere una specie di R-TYPE in 3D. Purtroppo, per quanto ci si abitui in una mezz’oretta, il sistema di controllo della nave rimane comunque un po’ fastidioso per questa particolare gestione della modalità di volo. Anche dopo alcune ore, non vi sentirete comunque padroni del mezzo al 100%. C’è poi da aggiungere che ogni missione terminata è rigiocabile per guadagnare ulteriori punteggi. Non sono previste modalità multiplayer.

Yager
Yager

Se siente interessati vedere di cosa è capace la vostra Xbox, dovete assolutamente giocarvi almeno 2/3 di questo titolo . E’ semplicemente fenomenale! Mosso da un motore fluidissimo (che perde qualche frame solo nelle situazioni più caotiche) e dotato di una pulizia grafica tra le migliori mai viste, YAGER rappresenta uno spettacolo visivo dall’ inizio alla fine.
Prima di analizzare l’ aspetto tecnico, è obbligatorio un plauso alla caratterizzazione ed al design di tutto il gioco. Sono rari i giochi che possono sfoggiare tale cura nel design di personaggi ambienti, macchine e se consideriamo che questo è un gioco occidentale, la cosa diviene ancora più incredibile.
Ogni astronave, oltre ad essere modellata in maniera ineccepibile, sfoggia tantissimi dettagli animati, da braccia estensibili, a cannoni, portelloni che si aprono/chiudono, alettoni, ecc... Ovviamente a supporto di questo, c’è un uso massiccio degli effetti Xbox. Scie luminose, fumo volumetrico, particelle che riproducono scintille e fiamme, riflessi e quant'altro fa parte delle potenzialità della console di Microsoft. ecc… br> Non è da meno il sonoro: l’ accompagnamento è azzeccato e molto vario. Gli effetti sonori sono appaganti ed il tutto è supportato da un ottimo doppiaggio e da una quantità industriale di commenti di Magnus, mai ripetitivi, che molto spesso vi strapperanno un sorriso.

Yager
Yager

YAGER è veramente un gioco valido e raramente capita di trovarsi tra le mani un prodotto così curato. Naturalmente, la tipologia di gioco lo rende un titolo “non per tutti”, ma anche chi non ha mai amato particolarmente questo genere dovrebbe provarlo, dal momento che la sua qualità sarà in grado da sola di convincere all’ acquisto.
Se proprio si volessero trovare dei difetti, citerei la scomodità del sistema di controllo e l’ assenza della modalità multiplayer che legano così la longevità del titolo alla sola esperienza dello story mode che, comunque, con le sue 20 missioni, vi terrà occupati per parecchio tempo.

    Pro:
  • Grafica dettagliata
  • Molto vario e avvincente
  • Ottimo il characther design
    Contro:
  • Sistema di controllo difficoltoso
  • Manca la modalità multiplayer

La storia ha inizio in uno scenario tutt’ altro che roseo: avete perso la vostra nave, i vostri soldi e avete rotto con la vostra ragazza. Vi ritrovate così ad affacciarvi alla vita del Freelancer come Magnus Tide ed avete appena intrapreso il vostro nuovo lavoro che finalmente vi rimette alla guida di una navicella tutta vostra che accende qualche speranza per il vostro futuro. Questa nota positiva è comunque controbilanciata dalla presenza di una guerra sempre più pressante, tanto che nelle prime missioni proprio durante la vostra fase di training, verrete coinvolti in alcuni scontri nel tentativo di arrestare assalti di alcuni pirati che inspiegabilmente sembrano finanziati da mano potenti che gli permettono di sfoggiare incredibili e pericolosissimi vascelli volanti. Cosa si nasconda dietro i pirati lo scoprirete solo proseguendo nelle missioni. Dal momento che è un dato di fatto che piove sempre sul bagnato, al rientro dalla primissima missione, scoprirete che a darvi gli ordini dalla torre di controllo sarà proprio la vostra ex-ragazza, Sarah!