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Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione

Una nuova avventura per Capcom su Nintendo Wii a base di pirati, antiche mappe e incredibili trabocchetti. Salpiamo alla ricerca del tesoro del mitico pirata Barbaros!

RECENSIONE di Alessandro Mazzega   —   22/01/2008

L’attuale generazione di console ha portato con se’ una maggior potenza di calcolo, per quanto riguarda Xbox 360 e Playstation 3, e un innovativo sistema di controllo, per quanto riguarda Wii. La moltitudine di seguiti di franchise famosi sembra però mettere in secondo piano queste novità, in favore di un riciclo di idee e personaggi amati dal pubblico. Capcom segue questa filosofia da tempo ma questa volta presenta un prodotto nuovo, con protagonisti inediti, che cerca di andare a sfruttare le caratteristiche peculiari dell’ultima console casalinga di Nintendo. Zack & Wiki è principalmente un’avventura punta e clicca come non se ne vedono spesso ormai, completamente creata attorno al Wiimote, unico sistema di controllo previsto. Una parte fondamentale lo giocano i moltissimi enigmi che dovremo risolvere, tutti da esplorare, manipolare e svelare grazie ai sensori di movimento integrati nel telecomando della console. Zack fa parte di un gruppo di pirati chiamato Sea Rabbids e con il suo strano amico Wiki, un animaletto volante che si può trasformare in una campanella, decide di partire per riuscire a trovare i pezzi che compongono il corpo del pirata Barbaros, vecchio e saggio capitano incorso in una maledizione tremenda. Faremo quindi la conoscenza di molti dei personaggi che fanno parte della ciurma: dall’eclettico Johnny Style, pilota del gruppo, all’oracolo, in grado di donarci consigli su come proseguire e di resuscitarci in caso di morte prematura, a patto di pagare una piccola somma di denaro.

Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
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Enigmi a profusione

Lo stile di gioco è decisamente atipico e si ispira a una vecchia serie di avventure per PC intitolata Gobliiins: ogni livello è completamente visibile su schermo, a patto di allontanare la telecamera tramite l’apposita icona, e spesso il tesoro, che rappresenta l’obiettivo delle nostre ricerche, è li, a pochi passi da noi, anche se irraggiungibile fisicamente. Dovremo quindi cercare di risolvere gli enigmi che ci separano da esso interagendo con l’ambiente e con i gli animali che popolano lo strano mondo di Zack & Wiki. Ogni essere vivente, infatti, può trasformarsi in un oggetto: basta afferrare Wiki e scuoterlo agitando il Wiimote. Il nostro buffo compagno diventerà immediatamente una campanella che, con il suo suono, farà mutare i serpenti in pinze, le rane in bombe, i cinghiali in trivelle e così via. Potremo quindi raccogliere gli oggetti ed utilizzarli per cercare di raggiungere il tesoro. Ecco quindi la parte migliore del gioco: ogni oggetto va utilizzato mimando con il Wiimote il movimento che faremmo realmente durante l’uso. Se vorremo tagliare un albero utilizzando lo scorpione - sega dovremo quindi tenere il controller puntato verso lo schermo, spingendolo avanti e indietro rapidamente; l’uso del cinghiale - trivella ci vedrà ruotare come una manovella il Wiimote tenuto orizzontalmente, in modo da mettere in moto la punta e così via. I movimenti sono gestiti in modo decisamente semplice: basta premere il tasto A e il duo di avventurieri correrà immediatamente verso la zona inquadrata dal puntatore in quel momento. Tenendo premuto il pulsante e muovendo il puntatore potremo far camminare con precisione i protagonisti, semplicemente disegnando su schermo il tracciato da seguire. Il sistema funziona decisamente bene e interagire con l’ambiente è fonte di divertimento in quanto ogni oggetto attiva praticamente un minigioco diverso che ci costringe a muoverci mimando le varie situazioni.

Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
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Colori e simpatia

Il cast di Zack & Wiki è sicuramente uno dei più folli visti ultimamente: Capcom ha deciso di puntare molto sulla caratterizzazione dei personaggi, dipingendo Zack come un pirata giovane e inesperto che spesso si lascia andare ad azioni sconsiderate senza immaginarne le conseguenze. Wiki dal canto suo cerca di rappresentare il lato saggio del duo e dispensa consigli che aiutano il giocatore ad ambientarsi meglio. Graficamente il gioco si presenta con uno stile fumettoso e coloratissimo, con i personaggi rappresentati con un buon uso del cel-shading e degli ambienti che, benché non particolarmente ricchi di poligoni o dettagli, sono sempre adatti al contesto e decisamente piacevoli. Sfortunatamente, come già accaduto in molti altri giochi per Wii, anche in questo caso l’aliasing è decisamente presente e marcato, soprattutto se andremo a zoomare con la telecamera per inquadrare i dettagli di qualche oscuro meccanismo. Un grande applauso va alle animazioni, spesso spassose, come quella in cui Zack, molto goloso di cioccolata, inizierà a mangiarne a profusione se non lo faremo muovere per qualche secondo o quelle in cui il duo soffrirà particolarmente il caldo o il freddo in determinate situazioni. Il fronte sonoro va di pari passo con quello grafico, immergendo il giocatore nello strano mondo disegnato da Capcom, con musiche decisamente simpatiche e effetti sonori perfetti per la rappresentazione scanzonata e fumettosa dell’ambiente. Tutti i personaggi parleranno solamente utilizzando qualche frase che è stata mantenuta in giapponese e con i sottotitoli in pura tradizione Nintendo, con dialoghi al limite del surreale e situazioni comiche che strapperanno ben più di un sorriso.

Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
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La ricerca del tesoro

La struttura di gioco è quindi organizzata a livelli: l’obiettivo in ognuno è raggiungere il forziere per impadronirci di uno dei pezzi del corpo del capitano Barbaros. Come detto ogni livello è completamente visibile su schermo e il giocatore dovrà quindi cercare di “leggere” l’ambiente per capire come raggiungere il tesoro. Gli enigmi si dividono tra quelli basati completamente sulla logica, con giochi di stampo enigmistico, quelli basati sull’uso degli oggetti, forse i più divertenti, e quelli totalmente folli che metteranno sicuramente in difficoltà i giocatori più razionali. Una particolarità che potrebbe indispettire è la possibilità di rimanere bloccati: Zack & Wiki è un gioco che può essere giocato in due modi, differenti per approccio ma identici per fine. Il giocatore può passare lunghi minuti a studiare l’ambiente, cercando di prevedere in che modo cambierà intorno a lui a seguito delle sue azioni e pensando a come utilizzare gli oggetti a sua disposizione per arrivare alla soluzione. L’altro metodo, quello meno riflessivo, si basa semplicemente sul trial and error: potremo quindi tentare di utilizzare qualunque oggetto in qualsiasi punto dell’ambiente, sperando di riuscire a trovare la giusta combinazione magari aiutati da un colpo di fortuna. Il secondo approccio, da utilizzare quindi con parsimonia, porta con se’ un rischio: quello appunto di rimanere bloccati. Risolvendo infatti i vari enigmi in modo casuale potremo incorrere in alcuni problemi: potremo rompere un oggetto che ci servirà anche in un secondo momento, oppure bloccare una zona del livello in coi dovremo tornare per raggiungere il forziere. In questi casi non potremo far altro che ricominciare il livello, prestando maggiore attenzione alle nostre azioni in modo da evitare di bloccarci nuovamente senza alcuna via d’uscita. Anche il punteggio verrà influenzato dallo stile di gioco: ogni livello prevede un numero di punti guadagnabili risolvendo gli enigmi. Il gioco darà quindi un voto al nostro operato premiando le azioni compiute in modo corretto al primo tentativo e punendo quelle palesemente errate, a volte anche con la morte. Il gioco esorta quindi ad un comportamento accorto, che prevede prima una fase di pianificazione, seguita da una di azione metodica ed intelligente. La severità imposta dalla meccanica di gioco non è comunque così pesante come si può essere portati a credere in un primo momento: se non si ha proprio idea di come proseguire è possibile interrogare un oracolo che offrirà dei consigli, anche se spesso in modo un po’ criptico, per riuscire a proseguire. Anche alla prematura morte di Zack c’è rimedio, pagando una somma all’oracolo potremo essere resuscitati subito prima di compiere l’azione fatale.

Zack & Wiki: Quest for Barbaros' Treasure - Recensione
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Ricompense e ricchi premi

Commento

Zack & Wiki è sicuramente un titolo importante per la console Nintendo, in quanto innova nell’uso del Wiimote proponendo non solo minigiochi fini a se’ stessi ma integrandoli in un contesto avventuroso completo. L’atipicità della stile di gioco potrà indispettire i giocatori meno riflessivi e la possibilità di rimanere bloccati, dovendo ricominciare il livello dall’inizio, potrebbe rendere il gioco poco appetibile a chi è sempre e comunque votato all’azione. La possibilità di giocare in multiplayer aggiunge un profondità maggiore al titolo e può trasformarlo in un party game diverso, dove ognuno può dare la sua idea e contribuire alla soluzione degli enigmi. Tecnicamente appagante e ricco di contenuti, Zack and Wiki è sicuramente uno dei titoli più validi di questa stagione post natalizia in casa Nintendo.

    Pro
  • Graficamente appagante
  • Innovativo per l’uso del Wiimote e per l’approccio adventure riflessivo
  • Ottimo in multiplayer
    Contro
  • Ostico in alcuni passaggi
  • La possibilità di rimanere bloccati può infastidire