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10 giochi horror moderni da recuperare

In attesa di grandi ritorni e titoli inediti del genere horror, vi proponiamo una classifica con 10 giochi horror moderni da recuperare assolutamente.

SPECIALE di Diego Trovarelli   —   09/08/2021

Orfani di Silent Hill? Perfetto, ci siete. Affamati di horror sbattuti a destra e a sinistra da una speculazione su Abandoned dopo l'altra? Vi vediamo laggiù in fondo, benvenuti. Vedovi di jump scare che scorgono una luce in fondo al tunnel chiamata Dead Space Remake? Eccovi, salve a tutti. Vi starete chiedendo perché vi abbiamo riuniti qui. Be', l'intento di questa classifica è quello di consigliarvi quali titoli horror recuperare in attesa della nuova creatura necromorfa targata EA, di fornirvi insomma una essenziale e sanguinosa lista di nomi imprescindibili, dalla quale attingere per placare la vostra sete di sudori freddi e imprecazioni, mentre attendiamo che Konami si decida a far scendere di nuovo la nebbia sulla collina silenziosa. Spegniamo le luci allora, facciamo calare il buio, sprang... ehm, chiudiamo le porte e mettetevi comodi. Cosa? Nooo, quello che sentite non è il rumore di una motosega, tranquilli. Ecco quali sono, secondo noi, i dieci giochi horror moderni da recuperare.

Until Dawn

Un gruppo di liceali si riunisce in uno chalet di montagna per commemorare la scomparsa di due di loro, avvenuta un anno prima nello stesso luogo. Ok, detta così l'unica cosa spaventosa è che sembra la sinossi di uno di quegli episodi a tinte horror di Dawson's Creek, ma vi assicuriamo che la nottata che trascorrerete a Blackwood Pines in compagnia dei protagonisti di Until Dawn sarà davvero angosciante.

Il titolo Supermassive Games presenta un gameplay sulla scia di giochi come Heavy Rain e delle avventure della defunta Telltale, ma con un carisma tutto suo. Il vostro obiettivo sarà quello di arrivare a far vedere l'alba al maggior numero di ragazzi ma rimarrete ben presto invischiati fra quick time event, indizi da recuperare e dilemmi morali. Molto più complicati della scelta fra Dawson e Pacey, fidatevi.

Resident Evil 7 Biohazard

Resident Evil 7 Biohazard, un'allegra cena in casa Baker
Resident Evil 7 Biohazard, un'allegra cena in casa Baker

Nuovo protagonista, nuova ambientazione, vecchia paura di sempre. In Resident Evil 7 Biohazard siete chiamati a impersonare Ethan Winters, un povero disgraziato che finisce tra le grinfie dell'affabile famiglia Baker mentre è in cerca della moglie... non così morta come credeva.

L'atmosfera è terrificante e il drastico cambio di visuale (ora in prima persona) contribuisce a un'immersione nel gioco mai provata prima, amplificata dalla possibilità di vivere l'avventura in realtà virtuale. Roba da pelliccia sullo stomaco insomma, come l'ormai arcinoto banchetto inziale in casa Baker che finirà addirittura per farci rimpiangere i pranzi in famiglia coi nostri parenti

Alien Isolation

Alien: Isolation, sentite lo Xenomorfo che si avvicina?
Alien: Isolation, sentite lo Xenomorfo che si avvicina?

Per convincere i produttori a dare una chance alla sceneggiatura, "Alien" venne loro presentato come "Lo Squalo nello spazio". Non sappiamo se fu proprio questo biglietto da visita a persuaderli, sta di fatto che il risultato fu una delle pellicole più rappresentative della storia del cinema di fantascienza in salsa horror. Alien Isolation riparte proprio da qui, mettendovi nella tuta di Amanda Ripley, in un survival in prima persona con una storyline slegata e al contempo connessa alla pellicola di Ridley Scott.

Scaltro, infido, spietato, il vostro nemico vi braccherà senza tregua costringendovi a nascondervi e ad attuare soluzioni estreme. No, non è un call center che vuole proporvi un nuovo contratto telefonico, stiamo parlando del maledetto Xenomorfo.

Resident Evil 2 Remake

Prima di sapere quanto Resident Evil 2 sarebbe stato bello, l'dea del remake era più spaventosa di uno zombie!
Prima di sapere quanto Resident Evil 2 sarebbe stato bello, l'dea del remake era più spaventosa di uno zombie!

Il terrore era iniziato già col suo annuncio: andare a scomodare quello che è forse il miglior episodio della saga Capcom per farne un remake poteva apparire come la più rischiosa e raccapricciante delle prospettive. Resident Evil 2 Remake, però, si è scrollato di dosso questo pericolo come fosse uno zombie fastidioso, sparando un colpo perfetto all'atmosfera, uno in mezzo agli occhi del comparto tecnico e centrando il bersaglio anche con un ottimo doppiaggio in italiano. Un titolo che guarda al passato volgendo lo sguardo al futuro, in un mix di gameplay classico e moderno davvero imperdibile.

The Evil Within

Vi sfidiamo a non fuggire dagli orrori di The Evil Within
Vi sfidiamo a non fuggire dagli orrori di The Evil Within

Nonostante il nome del protagonista sia Sebastian Castellanos, in The Evil Within non interpreterete un cantante latino americano impegnato nella sua nuova hit estiva, bensì un detective alle prese con un'oscura e malefica entità. Comprendiamo la vostra delusione, ma pensiamo possiate ampiamente consolarvi con atmosfere disturbanti che rimandano ai primissimi capitoli di Silent Hill, scenari lugubri e con la violenza brutale che la serie creata da Shinji Mikami saprà offrirvi.

Oltre allo scontro aperto e alla dignitosissima fuga, sarete chiamati ad agire nell'ombra per attirare in trappola i nemici, per un sistema di combattimento intelligente e tutto sommato funzionale alla vostra lotta per la sopravvivenza.

Outlast

Outlast ha ridefinito il il genere degli horror contemporanei
Outlast ha ridefinito il il genere degli horror contemporanei

Un giornalista ficcanaso che decide di indagare su un istituto psichiatrico sperduto tra le montagne e di cui si fa un gran parlare per quello che riguarda robetta tipo esperimenti su esseri umani. La logline di Outlast ridefinisce insomma il concetto di "andarsela a cercare", scaraventandovi nel buio di ambientazioni tetre e opprimenti, sebbene vittime di un'eccessiva linearità.

Nel sequel il vostro ruolo sarà quello di un cameraman impegnato in un'indagine nel deserto dell'Arizona, per un titolo che spinge ancora di più sull'acceleratore della violenza e del terrore. Dalla saga potrete quindi trarre un grande insegnamento: se nella vita vi propongono un posto da reporter investigativo, non accettatelo.

Prey

Prey: un po' immersive sim, un po' horror
Prey: un po' immersive sim, un po' horror

"Chi sono?" e "Dove mi trovo?" sono le prime domande che potreste porvi al mattino dopo una serata di bagordi, invece sono quelle che frullano nella testa di Morgan Yu, il vostro alter ego in Prey. Risvegliatosi a bordo della stazione spaziale Talos I, Yu dovrà ricostruire ciò che è accaduto attraverso l'esplorazione, l'intelligenza e contando solo sulle proprie abilità. Ah, un piccolo dettaglio: la stazione è infestata da alieni ostili e abomini dalle capacità straordinarie, tra cui assumere la forma di qualsiasi arredo e suppellettile della stazione, e sembrano avere come unico obiettivo quello di fargli la pelle, il tutto condito da un costante senso di tensione nell'aria.

Amnesia: Rebirth

Con Amnesia, Frictional Games crea un horror di grande atmosfera
Con Amnesia, Frictional Games crea un horror di grande atmosfera

Non troppo diversa da quella di Yu è la situazione di Tasi Trianon, una donna che però, anziché riprendere i sensi in una stazione di ricerca orbitante, lo fa nel bel mezzo del deserto algerino dopo un incidente aereo. "Cos'è successo?, "Dove sono tutti?", le domande sembrano essere più o meno le stesse e starà a noi, pardon, a VOI aiutarla a dar loro una risposta in Amnesia: Rebirth, infilandovi negli anfratti più oscuri di un'ambientazione davvero affascinante. A complicare ulteriormente le cose, sopraggiungono gli attacchi di panico di cui soffre la protagonista e che le causano visioni non proprio a base di arcobaleni e unicorni.

Dopo Penumbra, Amnesia the Dark Descent e Soma, il team svedese si conferma insomma particolarmente a proprio agio nell'ambito survival horror, confezionando un'altra avventura da giocare rigorosamente con la luce spenta, le cuffie alle orecchie e un defibrillatore al nostro fianco.

White Night

Lo stile artistico di White Night è davvero unico
Lo stile artistico di White Night è davvero unico

La prime cose che colpiscono di White Night sono senza dubbio il suo stile grafico e il suo tratto cromatico. Il titolo è infatti realizzato completamente in bianco e nero, per un effetto stiloso che pare metterci ai comandi di una sorta di fumetto in movimento. Il fascino degli anni '30, una vecchia e sinistra magione, enigmi, minacce che si celano nell'oscurità, White Night è un continuo gioco di luce e ombre, caratteristica che si riflette anche nei suoi pregi e difetti, con un bilancio fortunatamente a favore della parte luminosa. Forse l'opera d'esordio del team di sviluppo OSome Studio non sarà il massimo in termini "paura" pura, ma siamo certi che vi farà passare qualche bella ora in compagnia di ansia e paranoia.

Visage

Nonostante il cliché della casa abbandonata, Visage è un horror da recuperare
Nonostante il cliché della casa abbandonata, Visage è un horror da recuperare

Il protagonista non ha un nome che vi è dato conoscere, non potrete fare affidamento su devastanti armi da fuoco e vagherete per le stanze di una misteriosa abitazione con obiettivi non sempre lapalissiani. In Visage è un piacere sentirsi supportati, insomma. La produzione SadSquare Studio è l'inquietudine fatta videogioco, pur utilizzando un espediente tutt'altro che inedito: l'esplorazione degli ambienti di una casa situata chissà dove.

Sarà fondamentale permettere al personaggio, attraverso i cui occhi vivrete l'avventura, di conservare la propria sanità mentale evitando di farlo rimanere al buio per troppo tempo, cercando quindi fonti di luce o creandone di nuove. E se proprio dovesse finire per uscire di senno, be'... no, niente, fate come se non vi avessimo detto nulla.