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Destruction Derby

Arcade radicale e fracassone, questo è DiRT Showdown

PROVATO di Antonio Jodice e Matteo Santicchia   —   19/04/2012

A maggio in uscita, DiRT Showdown rappresenta lo svolgimento più estremo della svolta arcade del franchise automobilistico Codemasters. In attesa di DiRT 4 che ci farà tornare alle origini simulative della saga, gli sviluppatori inglesi questa volta hanno puntato tutto sullo spettacolo senza mezzi termini, mettendo in scena diverse tipologie di eventi all'insegna del divertimento immediato e fracassone.

Destruction Derby

Il codice di anteprima giunto in redazione ci ha permesso di saggiare solo una piccolissima parte delle gare ideate da Codemasters, sufficienti però a capire quale sarà lo stile del gioco. La prima cosa che si nota una volta scesi in pista sono gli indicatori della salute e della nitro in basso a destra. Gli scontri quindi, voluti o non, sono all'ordine del giorno e rappresentano una parte importante dell'offerta di gioco.

Tutti contro tutti

Due eventi sono infatti dei veri e propri "Destruction Derby", chiamati qui Rampage, e ci impegnano in gare a tempo con altri avversari su un enorme arena o su una piattaforma da raggiungere mediante rampe. Se nelle gare normali una volta distrutta la vettura è game over, in questo caso si torna in pista ma perdendo tempo prezioso nell'ottica dell'accumulo punti e delle combo per scontri in successione. Ovviamente la velocità e il punto di impatto sono varianti da tenere in considerazione per raggiungere la quota punteggio necessaria per la medaglia d'oro, frontali e tamponate da colpo della strega sono privilegiate rispetto alle semplici sportellate.

Destruction Derby

Fermo restando che prendere la mira è difficilissimo visto che i bersagli sono ovviamente in movimento e ci danno la caccia come noi facciamo con loro. Abbiamo poi provato altre tre specialità "serie", due gare classiche e una testa a testa. Le due gare ci hanno visto gareggiare contro altre vetture a Miami e San Francisco, in tracciati cittadini piuttosto stretti pieni di bivi, rampe, ostacoli e curve a gomito, dove è piuttosto facile distruggere la vettura visto anche il comportamento aggressivo degli altri partecipanti. Per nostra fortuna però, tanto la nitro quanto la salute delle macchina si ripristinano pian piano. Inutile dire che essendo le gare effettuate all'inizio della stagione non ci sono stati grossi problemi nell'arrivare primi anche perchè la nitro ci ha dato un bel vantaggio sui rettilinei, ma quando a San Francisco abbiamo gareggiato in una pista ad 8 "aperta", diverse volte abbiamo rischiato la prima posizione negli incroci con le vetture rimaste indietro nel tracciato. Una sorta di roulette che potrebbe diventare fastidiosa nel proseguo della stagione al salire del tasso di sfida, fermo restando la presenza del replay in gara.

Destruction Derby

Piuttosto divertente il testa a testa contro un'altro pilota, visto che il breve tracciato ci ha impegnato in diverse acrobazie obbligatorie come derapate, salti, la distruzione di alcuni oggetti e il famigerato cerchio intorno al palo. Il tempo di familiarizzare con la vettura e si è arrivati al traguardo senza troppi patemi. Parlare di modello di guida della vettura in un titolo del genere è certamente azzardato. Le macchine, tutte passibili di minimi upgrade alla forza, alla potenza e alla guidabilità spendendo i soldi guadagnati nelle gare, scodano con facilità, ma non hanno dato comunque l'impressione di essere delle leggerissime saponette. In un contesto quindi totalmente fracassone e caciarone si inseriscono stranamente anche i danni alle vetture, sia estetici che meccanici, con quest'ultimi che restituiscono credibilmente le menomazioni della vettura dopo scontri e incidenti estremi.

Destruction Derby

RaceNet

Un paio delle novità più importanti legate al lancio di questo DiRT Showdown sono state annunciate al Global Gamers Day di Namco Bandai a Las Vegas. Oltre all'annuncio della nuova etichetta Codemasters Racing, che d'ora innanzi pubblicherà tutti i giochi di guida della software house (F1 2012 compreso), si è parlato di RaceNet, un network online che legherà tra loro tutti i titoli della casa. Ogni giocatore, volendolo, potrà gratuitamente crearsi un account che sarà lo stesso per tutti i prodotti Codemasters, trasversalmente, in modo da tenere traccia di ogni progresso e obiettivo conseguito. Un po' come già accade per Ubisoft ed Electronic Arts, per capirci. La cosa interessante è che, già a partire dalla demo di DiRT Showdown, il servizio infatti lancerà il prossimo primo Maggio, verranno organizzati contest e attività extra sulle quali tenersi sempre aggiornati via web. In questo primo caso, ad esempio, i giocatori di tutto il mondo dovranno collaborare per consumare tutto il carburante contenuto in una petroliera virtuale, correndo il più possibile entro un certo termine. Ogni giocatore potrà tenere traccia del proprio contributo alla causa e vedere quanto manca alla realizzazione di questo obiettivo cooperativo su scala mondiale. Perché farlo? Per sbloccare livree extra da usare in gioco. Insomma, un'iniziativa moto interessante per tutti gli amanti dei titoli Codemasters e che negli anni si svilupperà esponenzialmente, visto che RaceNet ha un team dedicato e pieno di idee...

Cosa vedremo?

Da un punto di vista estetico il motore Ego fa il solito ottimo lavoro a trenta frame al secondo visto nei precedenti capitolo del franchise. Ovvero macchine ricche poligonalmente e ricoperte di texture molto dettagliate. Il tutto immerso in circuiti ben costruiti e mai spogli, con il plus di effetti di luce che ci abbagliano e colorano la pista. Cosa dire quindi di questo primo incontro con DiRT Showdown? La scelta di radicalizzare la svolta arcade del franchise nella forma di quello che è a tutti gli effetti una sorta di spin off sembra certamente vincente, non nascondendosi più il titolo dietro i resti di quella che era una volta una simulazione rallistica vera. Abbiamo ovviamente solamente scalfito la superficie di una progressione che speriamo essere il più vasta e varia possibile, ma per quanto testato ci siamo divertiti molto tra scontri, derapate e percorsi "acrobatici". Mai come questa volta una prova più lunga e corposa saprà raccontarci il reale potenziale di DiRT Showdown.

CERTEZZE

  • Arcade senza mezzi termini
  • Immediato e molto divertente
  • Motore Ego al suo massimo

DUBBI

  • Quanti e quanto saranno vari gli eventi?