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Maledetti nazisti spaziali

Abbiamo provato a Milano Iron Sky Invasion, tie in del piccolo cult trash dove i nazisti tornano... dalla Luna!

PROVATO di Andrea Porta   —   15/11/2012

Dopo quasi sette anni consecutivi di lavoro sul brand Two Worlds, i ragazzi di Topware Interactive hanno intenzione di esplorare nuovi generi. Il terzo capitolo della saga fantasy è in lenta pre-produzione, ma prima di dare il via ufficialmente ai lavori gli sviluppatori tedeschi si dedicheranno a una fitta agenda che comprende prodotti tra loro completamente differenti. Tra questi c'è il principale motivo del nostro incontro presso gli uffici milanesi del publisher italiano Halifax, ossia un tie-in del bizzarro trash movie Iron Sky.

Maledetti nazisti spaziali

Rilasciato nei nostri confini l'11 ottobre, per un solo weekend e in un numero molto limitato di sale, il film non ha ancora avuto modo di farsi conoscere a sufficienza, ma in Germania è già un cult tra le produzioni indipendenti. Forse, tramite una diffusione home video e digital futura, anche in Italia la pellicola potrebbe avere qualche speranza, ma di certo non è destinata a grandi successi. Per chi non ne abbia mai sentito parlare, si tratta di una pellicola fantascientifica nonsense a basso budget che riprende il mito degli UFO nazisti e narra le incredibili conseguenze del ritorno del terzo Reich dopo anni di occultamento su una base lunare (il trailer potete trovarlo qui).

Nazisti? Luna? Com’è successo?

Dalle terre di Antaloor a un'invasione di nazisti lunari il passo non è breve, dunque abbiamo chiesto a Jorn Fahrbach e Daniel Radmacher, rispettivamente PR Manager e Key Account Manager di Topware, di spiegarci l'improvviso cambio di direzione. Come spesso accade, il fato sembra aver giocato un ruolo determinante, a cominciare dalla voglia di nuove direzioni che serpeggiava negli uffici dello sviluppatore tedesco, sino al contatto con i produttori di Iron Sky, avvenuto principalmente per puro piacere personale, dato che molti dipendenti erano fan della pellicola. Una cosa tira l'altra e all'incontro è seguito l'inizio dei lavori su Invasion, tie in ufficiale. Invece di seguire da vicino gli eventi del film, il videogioco colloca l'inizio del proprio arco narrativo vicino al finale della pellicola, per poi proseguirne gli eventi. Questo concept ha naturalmente necessitato un lavoro di sceneggiatura, messo in atto presso gli uffici americani di Topware, i cui scrittori hanno lavorato a stretto contatto con i produttori del film. Dal punto di vista del gameplay, Iron Sky Invasion si presenta come un gioco di combattimento spaziale molto lineare e semplice.

Maledetti nazisti spaziali

Sarà possibile controllare una moltitudine di astronavi alleate, le cui silhouette e caratteristiche ricalcano religiosamente quelle delle controparti cinematografiche, e con esse combattere altrettante unità naziste. Un gameplay tanto semplice da lasciare quasi interdetti. Nonostante i controlli rispondano bene e il "dogfighting" spaziale si sia rivelato tutto sommato ben orchestrato, la sensazione di "vuoto" che il gioco trasmette al momento non è dovuta solo all'ambientazione cosmica. A parte navigare da una nave-base nazista all'altra, fare a pezzi tutto, tornare alla base e ripartire per una nuova missione, la produzione non sembra offrire molto altro. Considerata la grandissima quantità di materiale d'ispirazione che il genere del volo spaziale è in grado di offrire, l'appassionato di vecchie glorie quali Wing Commander, X-Wing vs Tie Fighter e Freelancer si aspetta oggi come oggi gameplay decisamente più approfonditi e complessi di quello offerto da Iron Sky Invasion. Al di là della linearità delle missioni, che potrebbe anche essere semplicemente dovuta alla volontà di raccontare una storia, nelle missioni da noi provate il principale problema era proprio l'assenza di cose da fare, a parte distruggere una ad una le navi più piccole e successivamente dirigere i missili contro lo zeppelin principale, per poi assistere a un breve messaggio video da parte di uno dei membri del cast (prestatisi a girare alcuni dialoghi appositamente per il gioco) e passare alla successiva eliminazione.

Maledetti nazisti spaziali

Va detto che le sequenze video sono decisamente esilaranti, ottime nel riprendere tutto l'assurdo umorismo delle pellicola originale, ma il loro valore si limita a quello di gag tra una missione e l'altra. Dato che il gioco non sembra offrire molto altro, con l'eccezione di un sistema economico che permette di migliorare le caratteristiche delle navi tramite i soldi guadagnati in missione, al momento la cosa migliore è astenersi da un giudizio affrettato e attendere una prova più approfondita. Di certo, la speranza è che la versione finale si presenti completa di contenuti molto più approfonditi, dato che la fama del film, soprattutto in Italia, non può certo essere considerata un elemento trascinante per motivare all'acquisto. Dal punto di vista grafico l'elemento migliore è senza dubbio la modellazione delle navi, complete di molte parti mobili e ben dettagliate, mentre il punto più basso viene fatto segnare dall'effettistica, soprattutto quando si tratta di esplosioni delle navi nemiche. Nel complesso, Iron Sky Invasion ci ha lasciati piuttosto perplessi, in quanto apparentemente molto magro quanto a contenuti, e privo di tratti distintivi che vadano al di là della vena comica e nonsense del film, da sole certamente non sufficienti a sostenere un videogioco.

Pirati dark e supervampiri

Come accennato in apertura, prima di passare definitivamente ai lavori sul prossimo capitolo di Two Worlds, Topware Interactive ha in cantiere progetti appartenenti ai generi più disparati e l'evento milanese ha rappresentato un'ottima occasione per farci un'idea più chiara dell'offerta. Si comincia con Raven's Cry, gioco d'avventura e d'azione che riprende le classiche atmosfere piratesche e le rivisita con toni maturi e dark (dalle poche sequenze d'intermezzo cui abbiamo potuto assistere, possiamo già anticipare un PEGI 18). Il protagonista Cristopher non è l'eroe riluttante dipinto a toni di grigio cui molte produzioni ci hanno abituati, ma un vero e proprio personaggio negativo, mosso solo da un feroce istinto di vendetta e disposto a tutto pur di affondare la lama nelle carni dei colpevoli.

Maledetti nazisti spaziali

Le sequenze di gameplay mostrate hanno rivelato una struttura a missioni lineari, sebbene i livelli appaiano molto aperti, e un sistema di combattimento cappa e spada classico, con diversi tipi di attacco, parata e contromossa, oltre a spettacolari uccisioni al rallentatore. Un primo look interessante soprattutto per le atmosfere e per la trama matura, mentre il gameplay non sembra presentare spunti degni di nota. Il rilascio è collocato tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, su PC, Playstation 3 e Xbox 360. Cambiando completamente contesto e genere, siamo passati a una brevissima presentazione dedicata a Sacrilegium. Dietro il titolo molto "primi anni '90" si nasconde un survival horror ispirato, per ambientazione e atmosfere, ad Alan Wake. Contrariamente alla tradizione dei film dell'orrore, tuttavia, il protagonista non è uno scrittore dalla scarpa a punta, bensì una giovane ragazza (spesso poco vestita) la quale, durante una piacevole vacanza nell'est Europa, si trova invischiata in una brutta storia che coinvolge una prevalenza di azione nelle ore notturne, boschi illuminati dalla pallida luna e una razza di super vampiri noti come Moroi.

Maledetti nazisti spaziali

Minacce a cui la nostra eroina risponderà in maniera non proprio sottile, utilizzando un arsenale ricco di armi tradizionali, tra cui una potente doppietta. Un mix di azione, esplorazione e soluzione di piccoli enigmi ambientali, il tutto intervallato da sequenze diurne dove esplorare i dintorni sotto un'altra luce, sembra ricalcare da vicino le avventure dello scrittore di Remedy, anche se solo una prova diretta potrà dirci cosa di nuovo questo Sacrilegium è in grado di mettere sul piatto. La data d'uscita è al momento fissata per il 7 maggio 2013, su PC, Playstation 3, Xbox 360 e Wii. Non si può dire che, tra nazisti lunari, pirati dark e survival al femminile, i ragazzi di Topware Interactive non si stiano dando da fare per differenziare il loro catalogo. Sebbene alcune idee interessanti dal punto di vista del concept non manchino, soprattutto negli ultimi due titoli presentati, solo estese prove dirette potranno dirci quanto ci sia effettivamente di buono dal punto di vista del gameplay. Per quanto riguarda invece Iron Sky Invasion, la speranza è davvero che la versione finale possa riservare qualche sorpresa rispetto ai livelli da noi provati, decisamente poveri quanto a contenuti.

CERTEZZE

  • Attori originali e licenza ben sfruttata

DUBBI

  • Gameplay al momento molto lineare e semplice