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Sindaco subito

Appena rientrati da un incontro con gli sviluppatori e dopo aver provato il gioco, ecco le nostre impressioni su Animal Crossing: New Leaf

PROVATO di Andrea Porta   —   15/05/2013
Animal Crossing: New Leaf
Animal Crossing: New Leaf
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Animal Crossing: New Leaf è senza dubbio molto atteso dalla folta schiera di appassionati della bizzarra simulazione di vita bucolica firmata Nintendo. Su portatili il franchise è infatti all'asciutto di uscite sin dal 2005, anno di rilascio di quel Wild World per DS che introdusse una piccola rivoluzione sociale con l'implementazione della WiFi Connection.

Sindaco subito

È normale dunque che Animal Crossing: New Leaf, già in vendita in Giappone dall'anno scorso e in arrivo da noi il 14 giugno, si sia circondato di molte aspettative da parte della community, soprattutto per la completa novità costituita dalla possibilità di giocare nei panni del Primo Cittadino del piccolo agglomerato urbano, con tutte le conseguenze "gestionali" che questo porterà. Nintendo ci ha recentemente reso partecipi di un evento organizzato a Londra, una tavola rotonda dove Katsuya Eguchi e Aya Kyogoku, rispettivamente producer e director del gioco, hanno illustrato alcune delle singolari caratteristiche di Animal Crossing: New Leaf, concentrandosi soprattutto sulle notevoli possibilità di personalizzazione offerte dalla nuova uscita.

Primo cittadino

La principale novità introdotta da Animal Crossing: New Leaf si manifesterà immediatamente, a pochi secondi dall'avvio del gioco: a causa di un piccolo errore, non appena fatto ingresso nella cittadina si verrà scambiati per il sindaco destinato a sostituire un predecessore uscente. Volenti o nolenti ci si ritroverà a sedere su una sedia da ufficio e a gestire alcuni importanti aspetti dell'urbanistica, sebbene con qualche particolarità. Evitando nella maniera più assoluta di fare del nuovo Animal Crossing una sorta di SimCity, gli sviluppatori hanno tenuto ferme le caratteristiche tipiche del gameplay del brand, facendo sì che la componente gestionale si presenti in maniera il meno possibile invasiva per il giocatore. Entrando in città, l'atmosfera sarà infatti quella familiare di sempre, con la necessità di comprare una casa da Toom Nook, e la conseguente contrazione di un ingente debito da saldare.

Sindaco subito

Proprio riguardo a quest'ultimo, gli sviluppatori hanno affermato che nei giochi precedenti la sensazione era quasi quella che l'unico scopo del gioco fosse ripagare il "mutuo", gettando ombra sulle molte altre possibilità che il gameplay ha da offrire. Lavorando su questo aspetto, sono giunti alla conclusione che il modo migliore per alzare la qualità dell'esperienza di gioco fosse introdurre un ulteriore elemento di controllo per il giocatore, che gli permettesse di avvertire la città come un spazio personale e soprattutto personalizzabile. Diventare sindaci a tutti gli effetti richiederà qualche sforzo, concretizzato nella necessità di conquistarsi un primo favore da parte della cittadinanza completando operazioni piuttosto classiche e ben note agli appassionati, come la raccolta e la rivendita della frutta e delle conchiglie, il dialogo con i cittadini, la pulizia dei prati dalle erbacce, la personalizzazione dell'inno e della bandiera della città e così via. Compiuto questo primo passo, si avrà accesso alle funzioni iniziali di amministrazione della città, tra cui la possibilità di aggiungere ponti e lampioni, e, successivamente, aprire nuove attività, tra cui un night club. A fianco di queste caratteristiche, novità assoluta per il brand, c'è anche tutta la parte più classica del gameplay, che prevede l'espansione della propria casa (ma solo una volta ripagato il debito!), la personalizzazione dello spazio circostante, l'accumulo di denaro con la compravendita, l'arricchimento della collezione del Museo tramite le donazioni e molto altro ancora.

Una città, mille possibilità

Durante la tavola rotonda Aya Kyogoku ha mostrato la sua personale partita, ovviamente ad uno stadio molto avanzato, allo scopo di rendere più chiaro e tangibile il livello di personalizzazione che Animal Crossing: New Leaf permetterà. Con il suo 3DS collegato al maxischermo abbiamo notato differenze straordinarie rispetto alla nostra partita iniziata da poco, tra cui le già citate nuove attività aperte e funzionanti, con il night club, un camping per gli ospiti e un coffee shop, e alcuni livelli di personalizzazione impossibili nei precedenti capitoli, soprattutto a livello casalingo. Tra le quattro mura, destinate a diventare molte di più grazie agli ampliamenti, è possibile fare letteralmente di tutto.

Sindaco subito

Kyogoku in particolare ci ha mostrato come sia riuscita a trasformare la cantina della casa in una piccola sala d'incisione, completa di tutti gli strumenti, oppure come stesse lavorando per dare l'aspetto di un ospedale a un'altra costruzione, mettendovi i letti, i macchinari e le colorazioni giuste ("mi manca solo una reception, ancora non riesco a trovarla, ma so che prima o poi ce la farò...", ha concluso ridendo). Naturalmente, la personalizzazione ha dei limiti, soprattutto dal punto di vista delle strutture cittadine predeterminate, che non potranno essere spostate né modificate, ma in generale il livello di interventi a disposizione del giocatore è aumentato notevolmente rispetto alle precedenti uscite. La nostra impressione, dopo qualche ora di prova diretta e la partecipazione alla tavola rotonda offerta da Nintendo, è che gli sviluppatori si siano mossi nella giusta direzione, senza compromettere le basi di un gameplay che da molti anni fa felici troppe persone per essere radicalmente modificato, allo stesso tempo aggiungendo molti interessanti aspetti di personalizzazione, così che ogni giocatore possa fare davvero sua la propria città. Dato che New Leaf, come ogni Animal Crossing che si rispetti, richiede tempo per essere analizzato nel dettaglio, la settimana prossima pubblicheremo un ulteriore speciale dedicato a primi passi in città e in veste di sindaco, così da accompagnarvi sino al giorno dell'uscita e della nostra recensione.

CERTEZZE

  • Le possibilità come sindaco sono intriganti
  • Molte nuove chance di personalizzare

DUBBI

  • Le novità saranno sufficienti a rinnovare la formula?