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Si torna su Sylvarant

Namco Bandai ripropone uno dei suoi Tales più famosi in una collezione rimasterizzata per la console Sony

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   09/06/2013

Alla fine ce l'abbiamo fatta, fan di Tales of. Con l'annuncio che anche Tales of Symphonia Chronicles arriverà in Europa all'inizio del 2014, possiamo affermare con sufficiente certezza che Namco Bandai ha finalmente deciso di coinvolgere anche il nostro continente nei futuri piani di distribuzione di una delle serie di jRPG più famose e apprezzate che raramente hanno raggiunto le nostre sponde.

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Fino a qualche anno fa, la release europea di ogni Tales of era praticamente una scommessa, ma sembra esserci stata una netta inversione di tendenza, grazie anche e soprattutto alle discrete vendite di Tales of the Abyss per Nintendo 3DS e Tales of Graces F per PlayStation 2, sulle quali si è praticamente basata la nuova strategia di marketing della società di Shinagawa. Non è ancora il caso di scendere in piazza a ballare nudi in segni di trionfo: ci sono ancora delle release in dubbio, come quella di Tales of Innocence R per PlayStation Vita, ma parrebbe che tutte le uscite più importanti, sopratutto quelle destinate alle piattaforme più diffuse, faranno capolino sui nostri scaffali.

Tales of Symphonia

E Tales of Symphonia è senza dubbio uno dei capitoli più importanti del franchise, per un sacco di motivi. Fu il primo Tales of completamente poligonale che segnò il ritorno della serie sulle piattaforme Nintendo e il ritorno di Kosuke Fujishima (autore di Oh, mia dea! e Sei in arresto! e creatore dei personaggi di Tales of Phantasia) al character design, curato nei precedenti Tales of Destiny e Tales of Eternia da Mutsumi Inomata. Tales of Symphonia fu anche il quarto capitolo ufficiale del franchise, e il primissimo Tales of a uscire in Europa, alla fine del 2004.

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A scanso di equivoci, non è quella la versione che giocheremo in questa compilation, ma il porting per PlayStation 2, uscito solo in Giappone un paio di mesi prima della release europea per GameCube: un'edizione "director's cut", si potrebbe dire, che propone dei contenuti aggiuntivi rispetto all'originale per la console Nintendo. Alla sua uscita, Tales of Symphonia fu accolto con entusiasmo sia dalla critica sia dal pubblico, grazie all'eccellente comparto tecnico, alla consueta profondità di gameplay e alla trama avvincente, ricca di personaggi memorabili e ben caratterizzati. Il protagonista è Lloyd Irving, un giovane spadaccino che, insieme al suo amico Genis, decide di accompagnare la dolce Collette e i suoi due guardiani, il cupo Kratos e la sorella maggiore di Genis, Raine, in un viaggio per il mondo con lo scopo di ripristinare la riserva di mana in via di esaurimento del pianeta Sylvarant. A un certo punto il gruppo scopre che Sylvarant è collegato a un pianeta speculare, Tethe'alla, e che una misteriosa organizzazione agisce nell'ombra con lo scopo di distruggerlo. L'immancabile dose di tradimenti, colpi di scena e rivelazioni sconcertanti scandisce la storia, proposta attraverso le canoniche cutscene non interattive.

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Tales of Symphonia è un jRPG classico che alterna l'esplorazione di dungeon e città alla risoluzione di ingegnosi rompicapi e frenetici combattimenti; il sistema di combattimento è quello in tempo reale tipico della serie Tales of, con alcune piccole varianti, come gli attacchi Unison, che hanno gettato le basi per le successive evoluzioni del franchise. Lo sviluppo dei personaggi avviene tramite le gemme EX, dei "pezzi di equipaggiamento" che conferiscono ai nostri eroi dei bonus particolari e permettono loro di imparare nuove tecniche di combattimento, determinando i miglioramenti ricevuti al level up. Tales of Symphonia garantirà una cinquantina abbondante di ore di gioco: è uno dei Tales of più longevi e ricchi di segreti e missioni secondarie, una vera primizia per chi non ha avuto la fortuna di giocarlo e che potrà goderselo quindi in alta risoluzione.

Dawn of the New World

Il successo di Tales of Symphonia generò, negli anni a seguire, un'imprevedibile quantità di gadget, miniature, adattamenti a fumetti e a cartoni animati, nonché un vero e proprio sequel che vide la luce su Nintendo Wii alla fine del 2009, ben cinque anni dopo l'originale. Sottotitolato Knight of Ratatosk in Giappone, e Dawn of the New World in occidente, il nuovo Tales of Symphonia non riscosse lo stesso successo del prequel.

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Il mercato nel frattempo era cambiato e la concorrenza in ambito jRPG si era fatta più agguerrita; inoltre, negli anni precedenti si erano susseguiti svariati Tales of che non erano mai stati portati in Europa, suscitando enorme fastidio nei fan del franchise che calcarono la mano sui difetti di un titolo magari non memorabile, ma neanche poi tanto brutto. Il principale difetto di Dawn of the New World è un sistema di combattimento che fa il verso a Pokémon, permettendo al giocatore di catturare i mostri nemici e di usarli in battaglia, ma che purtroppo non viene mai sfruttato completamente dato che, ben presto, i mostri anonimi lasciano il posto ai comprimari umani vecchi e nuovi; purtroppo anche la trama ci mette un po' a ingranare, demolendo inizialmente i bellissimi ricordi che avevamo di Lloyd, Collette e gli altri eroi del primo Tales of Symphonia, prima di tornare sui binari giusti e offrirci una seconda metà della storia decisamente più appassionante: il nuovo protagonista si chiama Emil Castagnier, rimasto orfano dopo che Lloyd e la sua armata hanno devastato la città. Cresciuto odiando quello che tutti considerano un eroe, Emil si trova suo malgrado a incrociare il cammino di Marta, una giovane legata a doppio filo a una divinità chiamata Ratatosk che, per buona misura, trasforma Emil in una specie di guardiano dotato di poteri soprannaturali e una seconda personalità.

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Ovviamente non tutto è come sembra, molte verità saranno messe in discussione ed Emil dovrà viaggiare da un capo all'altro del mondo per scoprire come stanno veramente le cose. Dawn of the New World presenta anche due sostanziali differenze rispetto al prequel: in primo luogo, Namco Bandai ha abbandonato il cel shading per adoperare uno stile grafico meno distintivo e più spartano, ma anche meno super-deformed; inoltre, Sylverant non è più esplorabile attraverso una mappa tridimensionale del mondo, e il giocatore può visitare solo un elenco di luoghi e dungeon di importanza significativa. Dawn of the New World è sicuramente la proposta più debole di Tales of Symphonia Chronicles, ma rappresenta un'aggiunta gradita che completa dignitosamente questa collection in alta risoluzione pensata per festeggiare il decimo compleanno di Tales of Symphonia.

CERTEZZE

  • Sulla qualità di Tales of Symphonia non si discute
  • Rimasterizzazione in alta risoluzione
  • Due Tales of al prezzo di uno

DUBBI

  • Le meccaniche potrebbero sentire il peso degli anni
  • Dawn of the New World potrebbe non essere migliorato
  • Contenuti inediti da valutare