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Le improvvisazioni di Ubisoft

Siete pronti al ciclone Rocksmith 2014? Secondo noi, no...

ANTEPRIMA di La Redazione   —   13/06/2013

Secondo giorno di fiera all'E3 2013. Alzati, lavati, caffeinizzati e di corsa allo staple center che il primo di oggi era un appuntamento di quelli importanti, quello con Rocksmith 2014. Chi ci segue sa che Multiplayer.it ha tanto amato il "gioco" da realizzare una serie di video per far capire come potesse funzionare e quindi eravamo molto curiosi di capire cosa si fosse inventata Ubisoft per questo seguito. A fare gli onori di casa era Paul Cross, il creative director, con la bocca cucita su troppe cose, visto che aveva promesso ai PR di non farsi sfuggire molto, in modo da dare aggiornamenti continui fino all'uscita del gioco il prossimo autunno su PlayStation 3, Xbox 360, WiiU e PC. Con qualche domanda mirata siamo riusciti a capire che hanno espressamente lavorato per sistemare il settaggio del livello di difficoltà che sarà in maggior controllo del giocatore, che hanno ricostruito da capo la parte tutorial con centinaia di ore di video per insegnare a chiunque a suonare da zero, che ci saranno più di 50 canzoni in aggiunta a quelle comprate col primo capitolo e che hanno lavorato moltissimo sui problemi di latenza, sostanzialmente azzerandoli. Detto questo, ci siamo fatti stupire durante la presentazione da un'idea strepitosa.

Ti va di suonare?

Innanzitutto, le buone notizie: Rocksmith 2014 avrà nella confezione, volendolo, solo il disco, visto che per usarlo si potrà usare lo stesso cavo e, ovviamente, la stessa chitarra del primo. Per il resto è un gioco completamente nuovo e già le notizie del primo paragrafo dovrebbero aver rincuorato tutti quelli che avevano suonato lo scorso anno. La presentazione di oggi, però, era tutta incentrata sull'idea di Ubisoft di Jam Session. Il team si è domandato, visto che con Rocksmith chiunque si trovava in casa set di amplificatore più chitarra, come sarebbe stato possibile far suonare davvero i giocatori. Come fare a metterli nelle condizioni di usare davvero la chitarra per improvvisare, liberamente e divertendosi. Avrebbero potuto semplicemente inserire un metronomo, ma sarebbe stato noioso dopo poco tempo. Una serie di canzoni su cui poter improvvisare, ma questa è una cosa che chiunque può fare liberamente su youtube e senza, eventualmente, dover pagare per ampliare il proprio repertorio di brani. E quindi? Quindi si son ricordati che Ubisoft è una software house che fa giochi e quando nei giochi si vuole simulare un comportamento umano si ricorre all'intelligenza artificiale e ne hanno creata una inedita e in grado di accompagnare chi imbraccia una chitarra o un basso con Rocksmith. Basta iniziare a suonare, dopo aver scelto una scala di partenza (tutte presenti, non solo maggiore e minore per intenderci) e dopo qualche accenno un batterista inizia l'accompagnamento, alzando il tempo e aumentando l'intensità a seconda del pezzo suonato da chi sta improvvisando.

Le improvvisazioni di Ubisoft

A quel punto, il team si è chiesto se non valesse la pena mettere in piedi una vera band e, detto fatto, sono stati inseriti anche basso e tastiera con due musicisti virtuali che seguono le stesse dinamiche del batterista e che cambiano scala e tono sempre secondo le improvvisazioni del giocatore (ma lo si può chiamare ancora giocatore?). Nicholas Bonardi, il lead designer dell'audio, si è lanciato in un'improvvisazione, cambiando ritmo, intensità e scala progressivamente e lasciandoci a bocca aperta. Chi suona può decidere con quali tecniche vuole che gli altri strumenti siano suonati, può scegliere effetti, set di suoni e seguire l'indicatore su schermo quando suona note fuori della scala di riferimento, continuando quindi a imparare. Insomma, un pacchetto software che non ha corrispettivi nel mondo della musica, figuriamoci in quello dei videogiochi. Visto quanto fatto in questo frangente, siamo davvero curiosi di conoscere le altre novità in tutte le aree di gioco.

CERTEZZE

  • L'idea di abbinare la musica ad una intelligenza artificiale
  • La cura per i dettagli
  • I campionamenti degli strumenti

DUBBI

  • Il lavoro sulla latenza dovrà essere impeccabile