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Sopravvivenza Zero

All'E3 abbiamo giocato con la versione stand alone di Day Z

PROVATO di Matteo Santicchia   —   14/06/2013

Nello stand Bohemia Interactive abbiamo avuto la possibilità di provare un assaggio di Day Z, versione stand alone del mod per ARMA 2 e relativa espansione Operation Arrowhead dallo stesso nome. La geniale idea alla base del titolo ( e del mod) è tanto semplice quanto efficace. Prendere gli spazi amplissimi visti nel titolo originale Bohemia Interactive e mettere al posto di fanteria e carri armati degli affamati zombi, il tutto all'insegna di meccaniche spiccatamente survival, dove ogni singolo proiettile conta, dove la sopravvivenza è messa in pericolo da molteplici fattori, non solo dai morsi dei non morti. Si lotta per la vita, non da soli, ma insieme a decine di altri utenti, facendo attenzione a tutte quelle necessità che ci troveremmo ad affrontare nel caso di un apocalisse. Bisogna insomma mangiare, ripararsi dal freddo, curarsi in caso di malattia, andare costantemente in cerca di provviste e oggetti da riutilizzare per riuscire a vivere un giorno in più.

Caccia al tesoro

Il nostro test è stato una breve dimostrazione di alcune meccaniche centrali del gioco, di fatto non avevamo nessun compagno umano (ci hanno parlato di oltre cento giocatori in contemporanea a pieno regime), ma solo diversi zombi a tenerci compagnia. Zombi che rispetto alla mod, passeranno dall'essere (citando le parole di Bohemia Interactive) delle scocciature a letali macchine assassine. In tal senso il loro comportamento era piagato da alcuni bug, ma li abbiamo visti comunque saltarci al collo buttarci a terra lasciandoci frastornati e completamente indifesi. Ovviamente godranno di routine comportamentali migliorate per renderli sempre più realistici nella loro non vita. In base alla distanza che ci separa da loro e al rumore che produciamo decideranno di attaccarci o no, non basta insomma che si capiti in una zona per vedere "accendersi" gli zombi pronti a mangiarci il cervello. Ovviamente queste sono informazioni che tutti coloro che hanno giocato alla mod conoscono, ma fa piacere constatare come Bohemia Interactive punti sempre su un realismo sempre più spiccato, sia in ambito bellico, sia in ambito totalmente survival.

Sopravvivenza Zero

Alla stessa maniera il nostro alter ego dovrà badare a nutrirsi, addirittura a non prendere freddo e a trovare medicine, disinfettante compreso, quando si ammalerà, cosa che ha un'impatto importante e tangibile sulle dinamiche di combattimento. Il vestiario gioca quindi un ruolo molto importante. In questa versione stand alone circa il 90 per cento delle case è visitabile, cosa questa caldamente consigliata perché sono un vero e proprio scrigno del tesoro per tutti i sopravvissuti. Ne abbiamo visitate un paio. Oltre ad alcune essenziali medicine, abbiamo trovato pezzi di mappa (per costruire quella totale della zona), un paio di jeans, una felpa per coprirsi dai rigori dell'inverno, ma anche un casco, necessario per proteggersi quando verrà implementato anche il combattimento a mani nude oltre alle armi da fuoco. Armi che possono essere poi customizzate con tutto il solito copione di ottiche e silenziatori, mentre il crafting propriamente detto può esserci d'aiuto se abbiamo i materiali necessari per realizzare una ghillie suit, ovvero la mimetica totale vista in decine di FPS indossata dai cecchini, e particolarmente perfetta per le campagne di Chernarus. E sempre parlando di oggetti da raccogliere Bohemia Interactive sta attualmente inserendo circa sei nuovi item a settimana, per invogliare ancor di più l'esplorazione.

Più grande, più sicuro

Da ultimo una notazione tecnologica che farà la felicità di tutti coloro che hanno sviscerato abbondantemente la mod. Uno dei problemi che più hanno afflitto la prima versione era la presenza di cheater e hacker pronti a sfruttare ogni buco del codice per "barare" in partita. I ragazzi cechi sono passati per dal client side al server side, cosa questa che aumenterà di molto il normale svolgimento delle partite. Da un punto di vista tecnico la demo non ha offerto molto di cui parlare.

Sopravvivenza Zero

Abbiamo visitato una zona davvero ristretta della enorme mappa, di fatto una collina con diverse case e nulla di più. Rispetto alla mod si notano animazioni rinnovate, più fluide, e un dettaglio e una pulizia maggiore. Lo stato di alpha chiusa del titolo è particolarmente visibile nelle animazioni degli zombi ancora evidentemente non terminate, come scritto poco sopra, ma più in generale l'impatto è decisamente buono e riesce a trasmettere tutto il senso di desolazione e pericolo incombente alla base del titolo. Manca ancora molto tempo per l'uscita di Day Z stand alone, quanto mostrato ci ha piacevolmente impressionato, il pedigree dello sviluppatore (con a capo il designer della mod assunto per l'occasione) è una sicurezza per il mantenimento delle dinamiche originali, senza dimenticare poi che giorno dopo giorno nuovi contenuti si vanno ad aggiungere alla creazione di un mondo di gioco ricco e entusiasmante.

Sopravvivenza Zero

CERTEZZE

  • Survival totale
  • Ricchezza di contenuti

DUBBI

  • Tecnicamente ben fatto, ma certamente non stupisce
  • Un titolo decisamente estremo e non per tutti