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Attesa finita

Con Reaper of Souls, Blizzard risponde a tutte le critiche piovute su Diablo III

PROVATO di Umberto Moioli   —   09/11/2013

Vedere Diablo III: Reaper of Souls come una semplice espansione è riduttivo. Certo c'è un nuovo nemico da sconfiggere, l'Arcangelo della Saggezza caduto Malthael, un atto completamente inedito ambientato a Westmarch e la classe del Crusader, ma la necessità di aggiungere è solo una faccia della medaglia.

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Blizzard con l'espansione ufficiale di Diablo III intende infatti anche dare una risposta chiara e fortissima alle critiche piovute sulla prima incarnazione del gioco di ruolo d'azione. E l'eliminazione della casa d'asta ne è il più clamoroso dei riflessi. All'annuncio ed alla prova dell'estate scorsa la casa di Irvine ha dato seguito con la recente BlizzCon 2013, evento durante il quale oltre 20'000 persone hanno potuto mettere le mani su una nuova demo in doppia versione, PC e per la prima volta PlayStation 4. Ma dove soprattutto hanno avuto un'infarinatura su alcune delle novità relative l'end game, porzione di gioco che verrà sconvolta da Reaper of Souls, alla ricerca di una formula che possa tenere gli utenti incollati allo schermo per altre centinaia di ore.

Con Reaper of Souls, Blizzard risponde a tutte le critiche piovute su Diablo III

Avanti con il Crociato

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Le porte di Westmarch, il punto di partenza anche di questa seconda demo, sono il cancello d'ingresso a un atto che potrebbe rivelarsi il migliore prodotto per Diablo III. Le strade della città, disegnate sfruttando elementi procedurali ed una più sofisticata transizione tra interni ed esterni, sono popolate da mostruose creature che si trasformano al nostro passaggio, un esercito di mostri che invita a cliccare all'impazzata sullo schermo ma sembra allo stesso tempo implicare strategie e sfide completamente nuove. Il terzetto Punisher, Death Maiden e Summoner, ad esempio, lavora all'unisono per bloccare, accerchiare e colpire il giocare imponendogli di scegliere rapidamente su quali nemici concentrarsi prima. Similmente l'abilità dei Brute di evocare dal terreno e scagliare nella nostra direzione i piccoli ma temibili Boggit, crea pericolose sinergie che andranno presto comprese a fondo.

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Pena una rapida e dolorosa dipartita. Migliorie all'intelligenza artificiale, in particolare quella degli avversari che colpiscono dalla distanza, si alternano a nemici che sembrano aver dato fondo alla fantasia di artisti e designer Blizzard. Lo spettacolare Realm Walker, in particolare, si muove goffamente evocando dal portale dimensionale sulla sua testa nemici provenienti da altri piani dimensionali, quelli visitabili dopo averlo sconfitto e aver attraversato il varco. La sfida a Malthael culminerà nello scontro a Pandemonium, fortezza ultraterrena da sempre contesa, un luogo sospeso che sfugge alla comprensione umana e per cui sono state promesse grandi cose in termini di design, specialmente relative alla quantità di variabili oggetto di randomizzazione.

L'aspetto gotico e la violenza brutale del quinto atto di Diablo III: Reaper of Souls vengono riequilibrati dalla presenza imponente del Crociato, protetto dalla corazza e dallo scudo che lo difendono mentre si sposta inesorabile in direzione del nemico.

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La nuova classe deve molto alla figura classica del Paladino, anche in termini di lore, ma trova una sua dimensione unica e interessante come guerriero abile non solo nel corpo a corpo ma anche dalla media distanza. Consacrando il terreno circostante il Crociato recupera punti vita mentre si fa accerchiare dagli avversari, colpisce dall'alto ad area oppure da vicino infliggendo grandi quantità di danni a chi si trova in prossimità del suo scudo. Come per gli altri eroi presenti nel gioco originale, anche questa aggiunta funziona perché unisce una varietà visiva invidiabile con ottime animazioni e un ritmo incalzante, al punto da rendere gratificante un compito ripetitivo come l'uccisione di un numero iperbolico di mostri. Il Crociato e le modifiche apportate a tutti i personaggi, che nei dieci livelli aggiuntivi necessari per raggiungere il settantesimo acquisiscono ciascuno poteri attivi e passivi, non concludono le modifiche apportate alla progressione degli eroi.

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In particolare i Livelli d'Eccellenza, come già detto nell'anteprima di agosto, saranno illimitati e condivisi con tutti i personaggi del proprio account. La crescita delle statistiche raggruppate in quattro categorie - primarie, offensive, difensive e d'avventura - diventa così un processo potenzialmente senza fine e completamente libero, quello che tantissimi appassionati andavano chiedendo. Allo stesso modo, sempre seguendo i consigli interessati dei giocatori, Blizzard sta per mettere mano al loot: meno oggetti, di maggior valore e soprattutto più mirati per soddisfare le necessità del giocatore. Quelli Leggendari renderanno finalmente onore al loro nome, rappresentando quanto di meglio il gioco ha da offrire anche grazie a tutta una serie di nuovi affissi, e la Mistica, capace di modificare le specifiche dell'equipaggiamento, completerà il pacchetto di elementi sviluppati per bilanciare l'eliminazione della casa d'aste, che cesserà d'esistere il 18 marzo prossimo.

Sotto la superficie

La nuova demo del BlizzCon 2013 ci ha convinto: la corsa verso il settantesimo livello attraverso le strade di Westmarch è un tributo all'atmosfera gotica e cupa dei precedenti capitoli, mentre il Crociato sta rapidamente diventando una delle nostre classi preferite, l'eroe perfetto per valorizzare il sistema di combattimento e le animazioni disegnate con cura da Blizzard.

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Il quinto atto e la nuova classe non sono però il centro dell'offerta di Reaper of Souls, nonostante siano le caratteristiche più evidenti. Il sistema di difficoltà è stato completamente rivoluzionato e le opzioni contano ora un numero superiore di gradini da scalare: Facile, Normale, Difficile, Tormentosa, Demoniaca e Apocalittica saranno le voci tra cui scegliere, ed in questo caso di una scelta vera si tratterà. Verrà infatti cancellata la necessità di completare i livelli di difficoltà in sequenza, lasciando di fatto liberi di affrontare Diablo III alle proprie condizioni in entrambe le modalità di gioco. La Campagna per preservare Sanctuarium dalla distruzione sarà, dopo il rilascio di Reaper of Souls, solo una metà dell'offerta.

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La modalità Avventura parte dalla mappa di Diablo III per farci scegliere quale Crocevia caricare, uno qualsiasi contenuto nei cinque atti che compongono l'esperienza di gioco principale, quindi offrono per ciascuno una serie di Incarichi specifici, come l'uccisione di un nemico, di un boss o il completamento di un dungeon, creati casualmente e quindi virtualmente infiniti. Nei ghiacciati Fields of Slaughter, a metà del terzo atto, siamo ad esempio stati incaricati di trovare e abbattere Ghallem the Cruel, compito fruttatoci punti esperienza, parecchie monete d'oro e un oggetto leggendario. L'idea è carina e si integra a meraviglia con altre novità, come i Varchi di Nefilim: dungeon da portare a termine tutti d'un fiato, formati da un numero variabile di livelli, da uno a dieci, ma soprattutto caratterizzati da ambienti e nemici presi da atti differenti. Sfide dove l'elemento procedurale e la casualità degli incontri saranno predominanti e per questo una sfida completamente nuova per chi ha già spolpato più e più volte ogni angolo di Sanctuarium.

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Tutte aggiunte che dovrebbero allontanare i giocatori abituali dall'idea di concentrarsi su un numero limitatissimo di percorsi ripetuti all'infinito, dando allo stesso tempo a quelli più "casual" un end game dotato di una struttura più articolata. Certo ci sono anche domande che restano in sospeso: rimuovendo la casa d'aste l'economia del gioco verrà stravolta e non sarà semplice dare agli utenti sufficienti ragioni per spendere tutto il denaro raccolto o vinto attraverso le nuove sfide proposte; resta inoltre appesa la promessa di un PvP più corposo, che per il momento sembra tenuto in secondo piano ma prima o poi dovrà tornare ad essere oggetto di attenzioni. Questioni che magari verranno affrontate nei mesi che ci separano da un'uscita per il momento ancora senza data (né prezzo). L'indicazione di marzo per la rimozione della casa d'aste potrebbe essere un indizio ma come al solito, quando si tratta di Blizzard, certezze non ce ne sono. E lo stesso vale per l'eventuale beta, al momento senza conferme. Per ingannare l'attesa nei prossimi giorni approfondiremo la versione PlayStation 4, quella che si profila come l'esperienza console definitiva di Diablo III.

CERTEZZE

  • Level cap aumentato, nuova classe e quinto atto
  • End game stravolto da parecchie novità
  • L'espansione sembra pensata per accogliere i feedback dei fan

DUBBI

  • Data e prezzo ancora non rivelati
  • Alcune domande non avranno risposta fino ad una prova più approfondita