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Shadow Man - Che fine hanno fatto?

Un guerriero voodoo, un'avventura a cavallo fra il mondo dei morti e quello degli uomini. Che fine ha fatto Shadow Man?

RUBRICA di Massimo Reina   —   12/11/2013

Che fine hanno fatto? è una rubrica a cadenza regolare che cerca di riportare alla luce quei franchise che per un motivo o per un altro sono caduti un po' nel dimenticatoio, raccontandone la storia, con la speranza di rivederli prima o poi sui nostri schermi.

Spulciando sui forum delle principali riviste mondiali del settore, tra le discussioni e i commenti dei loro abituali frequentatori, emerge che tra i giochi che più si vorrebbero rivedere in un futuro prossimo, come remake o in un capitolo inedito, ci sarebbe Shadow Man. L'enorme avventura con elementi action a sfondo horror sviluppata da Acclaim Studios Teesside, e pubblicata nel 1999 da Acclaim Entertainment su Nintendo 64, Microsoft Windows, PlayStation e Dreamcast, sembrerebbe in effetti vantare tutt'ora tantissimi fan. Il gioco, caratterizzato da un'atmosfera particolare e da tematiche avvincenti era basato sulla reinterpretazione parziale dei personaggi e delle ambientazioni di Shadowman, un fumetto americano pubblicato da Valiant Comics. La trama era incentrata sugli Shadow Man, esseri che avevano protetto da sempre la Terra dei vivi dalle minacce presenti nella dimensione spirituale nota come Terra dei Morti. Il luogo che tutti, senza eccezione, prima o poi raggiungono quando la vita finisce. Ecco, Michael LeRoi, il protagonista dei due videogiochi, era l'erede dei misteri di quell'antica discendenza, il portatore della Maschera delle Ombre, pronto a diventare Colui che camminava fra i Mondi, il Guerriero Voodoo Immortale, il Raccoglitore d'Anime, il Signore della Terra dei Morti.

Questa è la terra oscura, il nulla che giace oltre i cancelli della morte. Che fine ha fatto Shadow Man?

Riti voodoo, demoni e Jack lo Squartatore

Il primo gioco iniziava con un video introduttivo ambientato a Londra, il 9 novembre del 1888. Sulle note della splendida Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven, Jack lo Squartatore ricordava le sue terribili gesta, rivelando di aver ucciso per cercare negli organi delle sue vittime il potere dell'immortalità. L'uomo si rammaricava del fatto che quello che egli definiva "il rito del coltello" non avesse portato alcun risultato tangibile, e dunque conveniva che forse l'unica soluzione era quella di effettuare quella sorta di cerimoniale su di sé.

Shadow Man - Che fine hanno fatto?

A quel punto appariva però un demone, Legione, il quale rivelava a Jack che le sue teorie non erano totalmente errate: un potere immortale giaceva effettivamente nel cuore dell'anima. Solo che non tutti gli individui lo possedevano, eccezion fatta per le anime prave. Legione invitava il serial killer a suicidarsi e a unirsi a lui, e visto che nel gioco Jack lo Squartatore veniva descritto come architetto (e non come medico o macellaio, secondo la tradizione legata alla possibile identità del vero assassino), gli chiedeva pure di costruirgli una cattedrale del dolore, l'Asylum. Un luogo dove tutti gli individui unici e incompresi come loro potessero incontrarsi ed edificare una macchina oscura alimentata dalle anime dannate, per costruire un'armata per invadere e dominare il mondo. La scena si spostava poi in epoca moderna, in Louisiana, all'interno di una baracca dove la sacerdotessa voodoo Mama Nettie si svegliava nel cuore della notte dopo una visione, quella di cinque terribili serial killer del passato agli ordini della creatura demoniaca Legione, pronti a invadere la terra con orde di demoni. Accanto alla donna, sul letto, giaceva l'amante e il già citato protagonista del videogioco, Michael LeRoi. Prima di proseguire nel nostro racconto, riteniamo doveroso fare chiarezza in tal senso sul background dietro ai due personaggi e sul loro rapporto.

Shadow Man - Che fine hanno fatto?

Dieci anni prima degli eventi narrati nel gioco, Michael era infatti uno studente di letteratura inglese che abbandonava l'università e finiva sul lastrico per colpa del suo vizio per il gioco d'azzardo. Per ripagare i debiti il ragazzo cominciava a lavorare come tassista per le strade di Chicago, fino a una sera, quando un suo cliente veniva freddato da una banda di criminali, lasciando incustodita una valigetta contenente 20.000 dollari. Michael se ne impossessava e fuggiva via in direzione New Orleans, dove viveva la famiglia. La sua idea era quella di usare quei soldi per pagare i debiti e un'operazione al fratellino Luke. Ma la gang che aveva ucciso il cliente di Mike lo rintracciava decisa a riprendersi il malloppo e l'ex studente decideva di chiedere protezione a un bokor, un sacerdote vudù, per lui e per tutta la sua famiglia. Il tentativo non aveva successo: la famiglia veniva sterminata e il povero Michael, ferito gravemente, finiva in coma. Al risveglio il giovane diventava lo schiavo zombi del bokor, ma solo per poco tempo. Ben presto veniva infatti assassinato dai membri della gang di Agnetta (o Nettie), una potente mambo che a dispetto del bel viso e del bel corpo era vecchia di secoli. Per mantenersi così giovane infatti, la sacerdotessa aveva bisogno di avere molti rapporti sessuali. La donna prendeva Mike e attraverso un rito gli impiantava sul petto la maschera dello Shadow Man, rendendolo un guerriero in grado di camminare tra i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti. Chiusa la parentesi sulla storia dietro ai due personaggi, e tornando ad Agnetta e alla sua visione da incubo, la donna chiedeva a Michael di fermare l'imminente Apocalisse recuperando e proteggendo le anime prave prima che queste finissero nelle mani dei cinque serial killer assoldati da Legione.

Nel regno delle anime perdute

Utilizzando l'orsacchiotto del fratellino defunto e trasformatosi in Shadow Man, Mike doveva quindi recarsi nell'aldilà dove ad aiutarlo avrebbe trovato Jaunty, il guardiano del Cancello del Midollo, messaggero e spia della sacerdotessa. In vita la creatura era stata uno scapestrato irlandese caduto vittima di un esperimento esoterico da parte di alcuni studenti. Da morto era stato reincarnato in un nano sfigurato (nel mondo dei vivi) e in un serpente con un teschio al posto della testa coperto da un cappello a cilindro. Iniziava così l'avventura dell'eroe nella Terra dei Morti. A livello di gameplay, il titolo Acclaim era martoriato da alcuni bug, soprattutto nella sua versione PlayStation dove, fra le altre cose, c'erano pure diversi problemi legati alla fluidità, assenti nelle controparti PC, Dreamcast e Nintendo 64.

Shadow Man - Che fine hanno fatto?
Shadow Man - Che fine hanno fatto?

A prescindere da tutto ciò il prodotto era parecchio divertente da giocare e ricalcava nello stile molti altri titoli di genere, rivelandosi a conti fatti un ottimo esempio di titolo d'azione in terza persona. Shadow Man poteva saltare, nuotare sott'acqua entro un certo lasso di tempo, spostare oggetti, sparare o usare dei poteri che col progredire dell'avventura e del livello diventavano fondamentali per poter accedere ad aree precedentemente inibite all'eroe, venire a capo di certi enigmi ambientali e per tenere testa ai nemici più forti. Interessante poi il fatto che il personaggio potesse utilizzare entrambe le mani per lottare, e non necessariamente impugnando la stessa arma per entrambi gli arti come per esempio faceva Lara Croft in Tomb Raider. Shadow Man poteva infatti reggere con la mano destra una pistola e con quella sinistra una potente ascia per colpire i nemici quando si facevano troppo vicini. Ad ampliare ulteriormente le possibilità in un gioco che era davvero enorme c'era poi l'interessante funzione legata all'uso dell'orsacchiotto del fratello defunto di Mike. Grazie a questo giocattolo il protagonista poteva viaggiare dal mondo dei vivi a quello dei morti e viceversa, e pertanto c'erano dei momenti nei quali era necessario trasportare letteralmente da una dimensione all'altra un nemico per poterlo fare fuori in maniera "più semplice". Dal punto di vista tecnico Shadow Man era un ottimo titolo per l'epoca, anche se visivamente veniva esaltato nelle sue incarnazioni per computer e Dreamcast. Su queste ultime due piattaforme il titolo vantava delle texture migliori, un livello di dettaglio generalmente superiore e senza rallentamenti di sorta. Interessante comunque era il design dei personaggi, quasi stilizzati per certi versi. In particolare risultava disturbante quello dei mostri, con le loro figure sottili e deformi, distorte, tipiche della dimensione oscura. Su tutto un ruolo importante lo recitava la palette cromatica scelta dai grafici per rappresentare il decadente mondo del gioco, dalla Louisiana dei riti vudù e delle piantagioni abbandonate, coi cieli aranciati o di un azzurro vivido, quasi psichedelico, a quella del mondo dei morti, con le cascate di sangue color rosso, gli antri scuri, e per contrasto la prevalenza di grigi. Ottimo poi l'audio, con degli effetti sonori, soprattutto i lamenti delle anime dannate, che facevano accapponare la pelle, valorizzando in generale un'atmosfera che specie nella dimensione dei defunti era qualcosa di eccezionale. Il tutto era accompagnato dalla bella colonna sonora realizzata da Tim Haywood, e da un curatissimo doppiaggio in italiano, con in particolare la splendida voce del protagonista a risaltare sul resto del cast, in grado col suo timbro vocale e la buona recitazione di esaltare ulteriormente gli ottimi testi del gioco.

Shadow Man 2

Dopo il successo del primo Shadow Man, capace di guadagnarsi un dignitoso piazzamento nelle classifiche dei titoli più interessanti del 1999, inevitabilmente arrivò il seguito, questa volta progettato e rilasciato per PlayStation 2. L'8 marzo del 2002 Shadow Man: 2econd Coming vedeva la luce sul mercato, accompagnato da mille polemiche a causa di una singolare scelta di marketing progettata da Acclaim Entertainment. Questa prevedeva di pubblicizzare il videogioco anche nei cimiteri: in cambio di un compenso in danaro, le famiglie interessate avrebbero dovuto esporre il logo di Shadow Man: 2econd Coming sulla tomba di un loro congiunto.

Shadow Man - Che fine hanno fatto?

L'iniziativa pare fu un mezzo fiasco, ma di certo il gioco ebbe ugualmente una bella dose di pubblicità, per giunta gratis. "Questa è la terra dei morti, la terra perduta, il nulla che giace oltre i cancelli della morte. Qui l'onnipotente buio alla radice di tutte le cose diventa vero e vivo. Ciò che vediamo nelle terre dell'oltre tomba è vuoto come gli occhi di un cadavere, freddo come i raggi di una stella morente..." Con questo allegro messaggio veniva dato il benvenuto a coloro che erano riusciti a giungere in qualche modo all'ingresso della terra dei Morti. Nel caso del gioco in questione il redivivo Michael LeRoi/Shadow Man, che dopo aver fermato Legione e i suoi scagnozzi impedendo l'Armageddon, era costretto a tornare in azione per bloccare il piano di Asmodeus e dei Grigori di provocare a loro volta la fine del mondo. Il prodotto riprendeva tematiche, ambientazioni e struttura di gioco del suo predecessore, cercando di migliorare, senza riuscirci in toto, un po' tutto quello che non andava nel predecessore. Certamente, per esempio, l'intelligenza artificiale dei nemici era stata ridisegnata in positivo, così che i demoni erano capaci di muoversi indipendentemente l'uno dall'altro e di tendere al videogiocatore trappole e imboscate, magari dando l'allarme per richiedere aiuto.

Shadow Man - Che fine hanno fatto?

Di contro c'erano una grafica più bella ma con problemi di frame rate, diversi bug (come quello che impedì a chi scrive di proseguire nell'avventura, costringendolo all'abbandono dopo che Shadow Man era rimasto incastrato fra le sbarre di un cancello e una parete e non voleva saperne di liberarsi) e un gameplay carino ma probabilmente troppo ancorato al passato. Nonostante ciò il prodotto ebbe delle recensioni tutto sommato positive, raggiungendo un bel 68.71% di voto medio su GameRankings. Dopo di che, come spesso accaduto ad altre serie, anche su questa di Acclaim cadde il silenzio, se si escludono alcuni rumor poi rivelatisi errati. Nel nostro appuntamento mensile coi titoli finiti loro malgrado nel dimenticatoio di publisher e sviluppatori, abbiamo deciso di ripercorrere brevemente la storia di questa produzione, per rinfrescarci la memoria. A maggior ragione ora che il primo Shadow Man è stato riproposto su GOG.com, il servizio di vendita e distribuzione online di videogiochi posseduto da CD Projekt, e che le riprese della pellicola dedicata scritta da J. Michael Straczynski dovrebbero iniziare nel 2014. Magari dal film si potrà ripartire anche per un nuovo titolo delle serie di videogiochi.