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Pezzi da legare

ArenaNet festeggia l'anniversario del suo dungeon dinamico con nuove Fractals e un cambio di prospettiva

SPECIALE di Christian Colli   —   28/11/2013

Quello di Guild Wars 2 è un caso veramente strano. Atteso come il messia del genere MMORPG per anni e anni e venerato dai fan del franchise con sacrifici di vergini e agnellini sgozzati, il titolo ArenaNet ha finito col generare un backlash di proporzioni mastodontiche proprio tra i suoi fan più accaniti, i quali credevano forse di trovarsi davanti più Guild Wars 2.0 che un vero e proprio sequel. A noi, come forse saprete, Guild Wars 2 era piaciuto: è un'esperienza ricchissima, longeva, piena di possibilità e ambientata in un universo semplicemente meraviglioso sotto tanti aspetti, da quello narrativo a quello squisitamente estetico. Ad oggi, gli scorci offerti da certe zone di Tyria restano imbattuti nel nostro immaginario videoludico. E poi, insomma, è davvero conveniente: lo si compra una volta e non ci si pensa più. Il nuovo, sostenutissimo ritmo di aggiornamenti - ogni due settimane - propone sempre qualcosa di nuovo da fare, assicurandosi che anche chi crede di aver visto tutto si senta sempre quantomeno indeciso se disinstallare Guild Wars 2 o no dal suo hard disk. Poi ci sono anche un po' di magagne che ArenaNet cerca di risolvere da mesi, mettendo pezze qua e là, come i dungeon, che sono migliorati parecchio rispetto al pessimo esordio, ma sui quali c'è ancora molto lavoro da fare. Il nuovo update, in questo senso, è un deciso passo avanti.

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Ma che rottura di Fractals!

Fractured festeggia, per così dire, il primo compleanno di Fractals of the Mists, il "rivoluzionario" dungeon aggiunto da ArenaNet esattamente un anno fa per offrire agli amanti del PvE estremo "la sfida definitiva". Ecco, a un anno di distanza, è stato proprio il content designer Anthony Ordon, in una recente conference call a cui abbiamo partecipato, ad ammettere che qualcosa è andato storto e che in poco tempo Fractals of the Mists è diventato uno dei contenuti meno apprezzati di Guild Wars 2.

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Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, urge una breve chiarificazione: Fractals of the Mists è un dungeon composto da tanti piccoli dungeon - chiamateli segmenti o frattali, se volete - che vengono sottoposti casualmente al giocatore in una sequenza di tre alla volta. Un buon gruppo può completare ogni frattale in trenta minuti circa, e dopo averne superati tre bisogna combattere un boss, il tentacolato Jade Maw. A quel punto, i giocatori guadagnano un "livello" di difficoltà per il dungeon, in cui i nemici cominciano a infliggere più danni e ad essere più resistenti. Dal decimo livello di difficoltà in poi, peraltro, subentra l'Agony, un danno nel tempo che deve essere contrastato da un equipaggiamento apposito che si ottiene giocando ripetutamente Fractals, via crafting o via ricompense. Quello che doveva essere il "sogno degli amanti dei dungeon", però, è diventato presto un incubo: nonostante la decorosa quantità di frattali, la necessità di una buona comunicazione e la difficoltà eccessiva dei livelli avanzati, basata più sulla forza bruta dei nemici che sulla complessità della sfida, hanno reso Fractals of the Mists un'esperienza presto fin troppo ripetitiva cui si è sottoposta solo una piccola percentuale della popolazione giocante.

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Senza contare che, in tutto questo, non è mai stato proposto un vero e proprio background narrativo a giustificare l'esistenza di questi anfratti spaziotemporali. L'aggiornamento Fractured mira proprio a risolvere gran parte di questi problemi, a cominciare dal lore. Il presupposto è molto semplice e, nel rispetto della "living story" tessuta negli ultimi mesi da ArenaNet, si appoggia a una faccenda di qualche mese fa: l'elezione di un nuovo membro del consiglio di Lion's Arch. I giocatori, in quell'occasione, poterono votare per Ellen Kiel o per il Charr di nome Evon Gnashblade: vinse la prima, promettendo un nuovo frattale ambientato durante l'esplosione del reattore di Thaumanova, un evento recente nella storia di Tyria del quale non è mai stata spiegata la causa. Thaumanova Reactor è proprio uno dei tre nuovi frattali aggiunti dall'update, insieme a tutta una serie di modifiche che dovrebbero migliorare l'esperienza. Vedremo mai il frattale proposto da Evon Gnashblade e incentrato su Abaddon? Non si sa, ma di certo non tanto presto: il direttore di Guild Wars 2, Colin Johnson, ha spiegato che è molto importante dare peso alle scelte dei giocatori, e l'aggiunta di quel frattale sminuirebbe la questione del voto. Chi vivrà vedrà, insomma.

Torniamo a parlare di Guild Wars 2 e del nuovo update incentrato sul dungeon Fractals of the Mists

Più Fractals per tutti

Thaumanova Reactor viene proposto anche per introdurre finalmente un lore vero e proprio su cui basare il dungeon intero, ma non è l'unico segmento aggiunto a Fractals of the Mists, dato che tornano in pompa magna anche due dungeon che abbiamo giocato in alcuni dei precedenti update.

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Il fatto di esser parte della cangiante living story di Tyria aveva reso la Molten Alliance Falicity e l'Aetherblade Retreat due dungeon soltanto temporanei, rimossi dal gioco con il susseguirsi delle patch con non poco rammarico da parte di chi li aveva apprezzati - come noi - e di chi, invece, non li aveva proprio visti. Il concetto stesso del Fractals of the Mists e della sua asincronia ha permesso agli sviluppatori di ricicl--- ehm, di riproporli "a segmenti": la prima parte di ciascuno dei due dungeon rappresenterà un frattale vero e proprio tra i tanti, mentre i relativi boss (e cioè i due costrutti della Molten Alliance e il capitano degli Aetherblade, Mai Trin) potrebbero sfidare il gruppo di giocatori al posto del Jade Maw una volta completato un set di tre frattali. Questo esperimento permetterà al team di ArenaNet di tastare il terreno ed eventualmente riproporre nel Fractals of the Mists alcune location o sfide appartenute alla living story. L'aggiunta di tre nuovi Fractals e due nuovi boss ha obbligato i designer a rivedere non solo il sistema di ricompense, adesso più equo e soddisfacente con tanto di rune e sigilli inediti da applicare all'equipaggiamento, ma anche la difficoltà relativa del content. I frattali saranno selezionati dal pool generale sulla base di alcuni parametri, come il livello di difficoltà raggiunto dai giocatori del party e la loro esperienza con Fractals of the Mists che adesso è condivisa da tutti i personaggi sullo stesso account.

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L'idea è quindi quella di rendere l'esperienza più accessibile e meno frustrante, fornendo al contempo una buona varietà di premi e anche di agevolazioni, come il nuovo slot Agony Resistance su alcuni accessori, che dovrebbe rendere più facile affrontare i frattali superiori al livello 30. Una novità su cui Johnson e Ordon hanno insistito è infatti l'introduzione di altri 20 livelli di difficoltà caratterizzati da una nuova sfida chiamata Mistlock Instability: si tratta, in sostanza, di un parametro che modificherà sensibilmente i vari frattali, aggiungendo nemici presenti in altri segmenti del dungeon o annullando l'effetto di alcune armi o condizioni negative. Ordon sostiene di aver pronto almeno un centinaio di diverse configurazioni, che saranno introdotte col tempo, sempre che la nuova feature venga apprezzata dai giocatori. Il team, infatti, ha dichiarato di essere sempre molto attento al feedback dei suoi fan, ed è per questo che si è dedicato un intero update ad un mini-revamp di Fractals of the Mists, dopo gli ultimi aggiornamenti al PvP strutturato e la futura espansione del WvWvW. Se i loro sforzi saranno sufficienti a rinvigorire l'interesse dei giocatori nei confronti del PvE lato dungeon, lo scopriremo soltanto nei prossimi mesi.