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Nobuo Uematsu - Monografie

Riflettori puntati su uno dei più famosi compositori giapponesi di sempre

RUBRICA di Christian Colli   —   24/12/2013
Nobuo Uematsu - Monografie

Specialmente in questo periodo, all'alba di una nuova generazione di console, non si fa altro che palare di grafica. Frame rate, texture, risoluzione, 1080p di qua, 720p di là, polygon count, shader... Spesso ci dimentichiamo che i videogiochi non li fa solo la grafica, ma anche la musica. Talvolta, è proprio una bella colonna sonora a rendere indimenticabile un gioco che, magari, dal punto di vista tecnico lascia parecchio a desiderare. Se questo discorso vale persino per i picchiaduro o gli sparatutto, è specialmente vero per quanto riguarda le avventure e i giochi di ruolo, quando la trama richiede un accompagnamento ideale per colpire duro al cuore del giocatore. Tra i tanti compositori che si sono distinti specialmente in questo panorama ce n'è uno che ci è particolarmente caro, soprattutto perché ha accompagnato il nostro girovagare in mondi fantastici per anni e anni. Si chiama Nobuo Uematsu e non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, ma se non avete la benché minima idea di chi sia e di cosa abbia composto, ci pensa questo strano Monografie musicale a darvi qualche idea...

Nobuo Uematsu, il musicista che ha composto i brani più famosi del franchise Final Fantasy e tanti altri

Le origini del mito

Ovviamente è impossibile elencare ogni singolo brano o colonna sonora composta da Nobuo Uematsu nei suoi oltre venticinque anni di carriera, perciò non prendetevela se non citeremo il pezzo che vi è piaciuto di più. Del resto, la musica è, al di là della qualità tecnica oggettiva, una faccenda molto personale che tocca le corde del cuore in modo diverso da persona a persona. Detto questo, val la pena sottolineare subito una peculiarità di Nobuo Uematsu: era autodidatta. O meglio, ha imparato a suonare il piano tutto da solo, aiutato occasionalmente dalla sorella maggiore che lo suonava da qualche anno prima di lui. Uematsu è nato nella prefettura di Kochi, nel 1959, e ha cominciato a suonare il pianoforte a undici anni. Nessuna lezione privata, niente conservatorio: figuratevi che si laureò in letteratura inglese presso l'università di Kanagawa per infilarsi quasi subito in piccole band di amici o in studi anonimi per i quali lavorò alle musichette delle pubblicità giapponesi. La svolta avvenne intorno al 1985, quando Uematsu lavorava in un negozio di strumenti musicali: fu avvicinato da un impiegato della software house Squaresoft, che gli propose di lavorare alle colonne sonore di alcuni giochi che la società stava sviluppando. Uematsu accettò, convinto che sarebbe stato soltanto un lavoretto part-time per mettere da parte qualche soldino in più oltre a quelli che guadagnava in negozio. E all'inizio parve proprio andare così. Uematsu lavorò per prima cosa alla colonna sonora di Cruise Chaser Blassty, poi passò a tutta una serie di giochini erotici, e nel frattempo fece amicizia con Hironobu Sakaguchi, il quale aveva un ultimo grande progetto che, però, mancava di un compositore. Si chiamava Final Fantasy: grazie al successo riscontrato, quel jRPG non fu poi l'ultima collaborazione tra Sakaguchi e Squaresoft, e per di più fece schizzare alle vette la popolarità dell'allora sconosciuto Uematsu che, da quel momento in poi, cominciò a scrivere brani su brani per decine di videogiochi. Naturalmente proseguì nella stesura delle musiche dei Final Fantasy successivi, ma fu anche l'autore delle colonne sonore dei primi episodi di un altro franchise che in Giappone ebbe un notevole successo, SaGa. A metà degli anni '90, Uematsu sostituì anche il musicista Yasunori Matsuda nella stesura dei brani di Chrono Trigger, e a quel punto eravamo già a ridosso del suo settimo Final Fantasy, senza contare tutti gli altri giochi, minori e non, che aveva curato. Nobuo, insomma, cominciava a sentire un po' il peso di quel ritmo - scusateci il gioco di parole - estenuante.

I Maghi Neri

Sempre più popolare e famoso, Uematsu fu chiamato anche a scrivere le musiche di alcune serie animate giapponesi, tra i quali il lungometraggio di Oh, mia dea! e gli OAV ispirati alla serie madrina di Squaresoft, Final Fantasy Unlimited. A quel punto, però, Uematsu sentiva sempre più spesso la necessità di essere affiancato da un altro compositore che lo aiutasse a terminare i vari progetti. Nel 2001, per esempio, collaborò con Masashi Hamauzu e Junya Nakano alla colonna sonora di Final Fantasy X, il primo episodio della serie principale di Square (che da lì a poco si sarebbe fusa con Enix) a non vantare musiche unicamente di suo pugno. Lo stesso valse per Final Fantasy XI, per esempio, a cui lavorò insieme a Naoshi Mizuta e Kumi Tanioka, e per il quale scrisse soltanto undici brani. Per Final Fantasy Tactics Advance, nel 2003, si limitò a realizzare unicamente il brano principale. Può darsi che fosse una crisi di mezza età o un momento di insoddisfazione professionale, non è chiaro, ma nel 2002 Uematsu suonò insieme ai suoi colleghi Kenichiro Fukui e Tsuyoshi Sekito e la cosa lo divertì a tal punto da convincerlo a fondare con loro una rock band che chiamarono The Black Mages. A loro si unirono anche Arata Hanyuda, Keiji Kawamori e Michio Okamiya; nel giro di qualche anno, i "maghi neri" del rock giapponese riscossero un enorme successo, producendo alcuni album e partecipando a svariati concerti. Poco tempo dopo, Uematsu lasciò Square Enix per fondare una compagnia tutta sua che chiamò Smile Please; nessuna lite, nessuna catastrofe aziendale: Square Enix aveva semplicemente spostato gli uffici da Meguro a Shinjuko e, a Tokyo, Uematsu non si trovava bene e non lo riteneva il luogo adatto per crescere una famiglia. La collaborazione con Square Enix continuò a progetto. Soltanto un anno dopo la sua dipartita, Uematsu e i suoi Black Mage composero la colonna sonora del film in computer grafica Final Fantasy VII: Advent Children, ma anche del brano introduttivo di Final Fantasy XII, nonostante Uematsu avesse rifiutato la proposta di comporre l'intera colonna sonora, che passò invece a Hitoshi Sakimoto. La nuova carriera di freelancer gli permise di continuare a collaborare tranquillamente con Hironobu Sakaguchi, che aveva abbandonato Square Enix a sua volta per fondare la compagnia Mistwalker, per cui Uematsu compose le colonne sonore di Blue Dragon, Lost Odissey e Away Shuffle Dungeon. Tra i suoi lavori più celebri in qualità di freelance, spicca sicuramente il brano introduttivo di Super Smash Bros. Brawl e l'intera colonna sonora per la serie animata Guin Saga.

La musica di Nobuo

Abbiamo fatto una rapida carrellata della carriera di Nobuo Uematsu e citato le sue collaborazioni più importanti e famose, tralasciando - ahinoi, lo spazio è tiranno - tantissimi brani splendidi composti per giochi più o meno celebri. Uematsu ha partecipato anche a tantissimi concerti su scala internazionale, dal Tour de Japon del 2004 svoltosi in sei diverse città, al Final Fantasy Distant Worlds del 2013, tenutosi a Vienna, passando per il More Friends: Music from Final Fantasy del 2005 di Los Angeles e parecchi altri. La fama delle composizioni di Uematsu si deve, oltre alla sua indiscutibile qualità tecnica, anche alla varietà del suo stile. Uematsu passa agilmente dal classico al metal senza disdegnare, per esempio, la musica tecno o il jazz. In quasi tutte le sue colonne sonore, la varietà di emozioni e sensazioni che i suoi brani riescono a trasmettere compone un mosaico che fa da perfetto contraltare agli avvenimenti che vediamo svolgersi sullo schermo. Il che ci riporta alla nostra introduzione, e al fatto che senza le sue musiche alcuni jRPG entrati nella storia, come per l'appunto i primi Final Fantasy con la loro manciata di pixel colorati e i dialoghi essenziali, avrebbero ricevuto un riscontro totalmente diverso. Alle spalle di Uematsu, nonostante la sua modesta preparazione scolastica, c'è un livello culturale notevole: tra le sue passioni rientrano la storia e la musica celtica e quelle irlandesi, stili assolutamente riconoscibili in alcuni dei suoi brani. Uematsu, poi, studia attentamente le sceneggiature dei giochi per cui deve produrre un brano, riuscendo sempre ad azzeccare le sensazioni che un determinato momento della storia deve suscitare nel giocatore. Non è un caso che il suo "Aerith's Theme" sia uno dei brani musicali più famosi nella storia del medium, tanto da essere stato segnalato al sedicesimo posto della top 300 del 2012 stilata dalla stazione radio britannica Classic FM: prima volta in assoluto che la musica di un videgioco ha fatto capolino in quelle classifiche. Tra i miti personali di Uematsu rientra prima di tutto Elton John, ma anche i Beatles, Simon & Garfunkel e molti altri musicisti rock, oltre a grandi della musica classica come Tchaikovsky. Secondo Uematsu in persona, sono stati i Pink Floyd e King Crimson a ispirarlo nella composizione delle musiche dei primi Final Fantasy e Jimi Hendrix avrebbe addirittura influenzato la stesura di "One-Winged Angel", altro celebre brano di Final Fantasy VII. Considerato il "John Williams" dei videogiochi, Nobuo Uematsu ha avuto un impatto sulla cultura popolare assolutamente spropositato, al punto che il suo brano "Liberi Fatali" ha accompagnato la gara femminile di nuoto sincronizzato durante le Olimpiadi estive del 2004.

"L'ispirazione mi viene di più portando il cane a spasso che ascoltando la musica alla radio". -- Nobuo Uematsu