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Spot da incubo

Una carrellata dei peggiori spot della storia dei videogiochi

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   23/02/2014

Quando eravamo piccoli non ce ne siamo resi conto, ma ormai siamo adulti e non possiamo che fare mea culpa per quanto state per vedere (qualcuno dovrà pur chiedere scusa). Gli spot di questo speciale formano una raccolta di meraviglie da circo degli orrori, roba da non far vedere ai figli per non vergognarsi di ciò che si era. Probabilmente, se esiste un Dio da qualche parte nell'universo, o anche oltre l'universo, o anche in un altro universo, o anche dove vi pare, ci punirà per questo. Di nostro siamo coscienti dell'incapacità della parola di descrivere tanta bruttezza. Non esistono termini tali da rendere l'orrore che si prova guardando le pubblicità che seguono, alcune delle quali hanno ridefinito il concetto di "imbarazzante". Freud le definirebbe perturbanti, mentre il nostro panettiere romano direbbe: "ma che è sta m....?" Entrambi si rifiuterebbero di credere nella loro esistenza. Facendo una considerazione più profonda, valutiamo i vari livelli di mostruosità che di fatto rappresentano: non sono solo brutti spot, sono anche brutti spot che qualcuno ha pagato e avallato, decidendo che in fondo andavano bene per promuovere i prodotti cui sono legati. Insomma, come al solito c'è chi ha commesso il male e chi non ha fatto nulla per fermarlo. Ma basta con la filosofia e riempiamoci gli occhi con questo speciale, che vi assicuriamo non dimenticherete per il resto dei vostri giorni.

Scopriamo alcuni spot videoludici da incubo che hanno infestato i nostri televisori

Bruttezza multipiattaforma

Atari 2600 - Lo spot The Fun Is Back
Cominciamo alla grande con questo fantastico spot dell'Atari 2600 pieno di bambini, giochi e musica rap. Non è uno dei peggiori del mucchio, ma rende bene l'idea del livello di creatività adoperato per realizzare alcune pubblicità videoludiche. Comunque non vi preoccupate, perché ci stiamo ancora scaldando.
PlayStation 3 - Lo spot del neonato
Sony è famosa per aver prodotto alcuni splendidi spot legati alle sue console. Bene, questo non è uno di quelli. Pare che dopo averlo visto molti bambini abbiano iniziato ad avere incubi in cui venivano inseguiti e picchiati da una PlayStation 3. Non guardatelo al buio.
Xbox - Lo spot "Life is short"
La vita è breve, e chi ce lo può ricordare meglio di Microsoft? Nessuno ha ancora capito perché per lanciare la sua prima console, la multinazionale di Redmond abbia scelto uno spot così grottesco, in cui un bambino viene sparato da una finestra direttamente dalla vagina della madre, per poi crescere e invecchiare mentre è ancora in cielo, finendo la sua corsa direttamente in una tomba. Splendido, peccato che dovesse servire per vendere Xbox, non per promuovere un'agenzia di pompe funebri.
Spot francese di Resident Evil 4
Ah la Francia, che grande paese! Probabilmente l'unico in cui poteva andare in onda uno spot videoludico del genere, in cui una donna nuda allatta un bambino e... guardatelo e poi dilettatevi con le teorie su cosa dovrebbe legarlo a Resident Evil 4 e sul perché qualcuno avrebbe dovuto comprare il gioco dopo averlo guardato.
Playstation 3 - This is Living
Dopo aver visto lo spot del neonato e questo, capirete bene perché PlayStation 3 ha arrancato nelle vendite nei suoi primi anni di vita. Uomini dentro una vasca da bagno, un'italiana in braccio a un bandito in canotta bianca... manca solo una donna seminuda a cavallo di una bolla di sapone per renderlo lo spot perfetto. Ah, dicono dalla regia che c'è anche una donna seminuda a cavallo di una bolla di sapone. Comunque ci sono ancora studiosi che tentano di capire come questa pubblicità sia legata alla console.
Lo spot con le mamme che odiano Dead Space 2
Il livello di stupidità di questo spot di Dead Space 2 è paragonabile sollo alla stupidità di questo spot di Dead Space 2, in cui Electronic Arts voleva farci credere che valesse la pena comprare il gioco perché non piaceva alle mamme. Fortunatamente per Dead Space 3 non hanno scelto di allineare dei nonni che muoiono guardando l'elenco di DLC al lancio...

Lo spot di Red Steel 2 per Wii
Volete scoprire perché Red Steel 2 per Wii ha venduto sotto le aspettative? Allora guardate questo spot in cui un pirata si sente minacciato nella sua virilità dopo aver ricevuto una pacca sulle natiche.
La sit-com di Valhalla Knights 3
Come lo pubblicizzereste un gioco fantasy per PlayStation Vita, clone della serie Monster Hunter? MarvelousAQL ha le idee chiarissime: basta prendere un nero americano e una MILF inscenando una sit-com che potrebbe essere usata tranquillamente come introduzione per un porno di genere. Carote, patate e Valhalla Knights 3, una tripletta vincente. Meno male che c'è anche un po' di gameplay.

Bruttezza di classe

Lo spot di Mario Bros. per Atari 2600
Sì, Mario non ha vissuto solo sulle console di Nintendo. All'inizio della sua carriera di idraulico ha tradito più volte e ha fatto visita ad altre console. Soprattutto Mario Bros. è uscito su moltissimi sistemi diffusi nei primi anni 80. Siamo felici che sia anche servito per realizzare uno spot così brutto.
Un giovanissimo Jack Black ci vende Adventures of Pitfall Harry per Atari 2600
Jack Black ci è davvero simpatico, ma questa non gliela perdoniamo. Sì, quel bambino che vorreste prendere a pugni è proprio lui.
Lo spot di Pole Position per Atari 5200
Finalmente uno spot serio, con forti sfumature teologico-filosofiche. Un'allegra famigliola di spacciatori di tartine di fango, con un gusto per i vestiti che farebbe inorridire il costumista di Rocco Siffredi, sta andando allegramente in gita. Purtroppo le cose non andranno come sognavano perché Dio, che vede tutto, li vuole protagonisti di Pole Position!
Atari 5200 - Lo spot "Nobody's Hotter Than Atari This Summer"
Anche ai giorni nostri è difficile collegare il concetto di videogiochi a quello di tamarri che rimorchiano tamarre, figurarsi nella prima metà degli anni 80 dove i videogiocatori e il sesso erano considerati ossimori su tutti i dizionari occidentali. Per i creativi di Atari non era così, e infatti ecco uno spot per il 5200 pieno di belle figliuole che si eccitano tutte giocando con la nuova console insieme a dei palestrati figaccioni, tra spinotti infilati nella sabbia e scollature vertiginose.... capite perché l'Atari 5200 non l'ha comprato nessuno?
Lo spot del Sega CD
Un uomo di colore appare nella televisione di un ragazzo americano amabilmente seduto sul suo divano e lo appiccica al muro facendogli vedere i giochi del Sega CD (in effetti molti erano davvero brutti). Ecco, se Sega avesse provato a conquistare i videogiocatori invece di appiccicarli al muro, magari avrebbe potuto continuare a produrre console.
Lo spot di Monster Rancher 2 & Battle Card
Date Windows Movie Maker a un bambino e tirerà fuori uno spot migliore di questo. Non c'è modo per definirlo se non come uno spettacolo squallido e imbarazzante, soprattutto per il gioco che vorrebbe pubblicizzare.
Lo spot "She Kicks High" di Dead or Alive 3 per Xbox
Siete videogiocatori? Allora non saprete nulla dell'universo femminile e del sesso, che non è solo una parola con tante "s" da usare come scioglilingua. Uno spot geniale.
Lo spot giapponese di Mario Kart DS
Preoccupata per le ottime vendite di Mario Kart DS, Nintendo ha commissionato questo spot al club degli ubriaconi irredenti di Tokyo per cercare di frenarne il successo. Ed ecco qua un mondo pieno di giapponesi baffuti.

Console war all'amatriciana

NES - Lo spot con Jovanotti
No Vasco, no Vasco, io non ci casco, per quelli che la notte rigiocano col NES. Anche l'Italia ha prodotto il suo bel numero di spot videoludici brutti e bruttissimi. Questo rientra nella seconda categoria, con un Lorenzo Jovanotti pre-accoppiamento con un poster pop del Che Guevara che fa il marpione con una ragazza facendola giocare con il NES. Altri tempi, altro squallore. Ci raccomandiamo: fatevi prendere!
Jerry Calà prova a venderci il Sega Master System II e il Megadrive
Visto che Nintendo aveva Jovanotti, Sega, all'epoca la sua più acerrima concorrente, non poteva essere da meno. Così ecco due spot con Jerry Calà che prima tenta di venderci il Sega Master System II e poi si evolve cercando di spacciarci un bel Megadrive, aiutato dai calciatori Zenga e Mancini. Libidine, doppia libidine, libidine con... no, dai, confessate: qualcuno tra voi lettori ha comprato una delle due console di Sega attratto da questi spot? Su, non vi facciamo niente, apritevi e liberatevi da questo peso.

La grande bruttezza

Siamo arrivati alla sezione clou dello speciale, quella in cui la bruttezza supera i suoi stessi confini diventando sublime. Preparatevi, perché stanno per sanguinarvi gli occhi.

Il rap di Link's Awakening per Gameboy
La grande N si è dimostrata una specialista nella realizzazione di spot davvero brutti. Ma davvero davvero. Prendiamo ad esempio questo momento rap che vorrebbe venderci The Legend of Zelda: Link's Awakening per Gameboy. Comunque non vi preoccupate, perché c'è di peggio.
Lo spot matematico dell'Atari Jaguar
Atari, le volevi davvero vendere queste console? Ma qualcuno lo ha guardato questo spot prima di decidere che avrebbe generato il minimo interesse per il Jaguar nel pubblico televisivo? Perché quella tipa antipaticissima avrebbe dovuto convincerci a comprarne uno? La prossima volta provate a prenderci a calci sui testicoli, forse sarete più convincenti.
Un spot del Nintendo 64 pieno di travestiti
Nintendo, Nintendo, tutti ti accusano di fare console e giochi per bambini, ma quali vizietti nascondi nelle segrete stanze? Cosa combinavano Miyamoto e Sagakuchi quando Mario e Peach si imboscavano in qualche tubo? Possiamo considerare questo spot come un messaggio subliminale per tutti i videogiocatori? Dai, raccontate, perché lo abbiamo capito che c'è qualcosa che non va. Altrimenti non avreste realizzato uno spot in cui un bambino scopre che il padre e il nonno sono due travestiti.
Lo spot espressionista di The Legend of Zelda
Ah la cultura! Come si può vivere senza? I pubblicitari cui Nintendo ha affidato la campagna del primo The Legend of Zelda (brand particolarmente maltrattato a livello di spot) per NES devono aver pensato lo stesso, altrimenti non avrebbero legato il gioco a uno psicotico scriteriato in calzamaglia che urla tra le ombre. Anche qui è davvero difficile trovare un nesso tra il gioco e lo spot, ma tant'è...
Lo spot del Gameboy Micro
Ok, dopo aver guardato lo spot del topo fottitore la qualità della vostra vita si alzerà inesorabilmente. Fate attenzione, perché qui siamo su livelli altissimi. Continuiamo a pensare che dentro Nintendo qualcuno abbia dei grossi problemi con il sesso.
Un altro spot di The Legend of Zelda
Va bene Nintendo, parliamone. Che ti ha fatto la povera Zelda per essere oggetto di una tale quantità di spot così... mostruosi? In questo due ragazzini, evidentemente pettinati da Platinette, ci convincono che forse quelli che ritengono che i videogiochi facciano male non hanno tutti i torti.

Lo spot giapponese di The Legend of Zelda A Link to the Past
Per questo non c'è bisogno di sprecare troppe parole. Guardatelo e basta. Riguardatelo e guardatelo ancora. Poi portatelo per sempre con voi, come un fardello insopprimibile per la vostra cultura personale.

Segata Sanshiro

L'uomo del Saturn
Segata Sanshiro è un personaggio brand nato dalle geniali menti del reparto marketing giapponese di Sega, per lanciare il Saturn nel 1997. Ispirato dalla figura del leggendario judoka Sugata Sanshirō, apparso in un film di Akira Kurosawa, il buon Segata è, come definirlo, un gigante del pensiero contemporaneo, protagonista delle più bella e lunga serie di spot mai partorita in ambito videoludico, proseguita per tutto il 1998. Certo, il Saturn vendette poco e segnò inesorabilmente il futuro di Sega, ma come non essere grati al grande Manitù per la nascita di questo eremita del Saturn dedito alla persecuzione di tutti quelli che non giocavano con la nuova console della casa giapponese?
Se non lo conoscevate, è giunta anche per voi l'ora fatale. Premete il tasto play su uno dei filmati riportati qui di seguito (il primo è una raccolta di tutti i suoi spot, il secondo è il suo video musicale) e scoprite la maestosità di un uomo cui la cultura umana deve tanto e che rimarrà per sempre un faro per i nostri aridi cuori. Scusate se abbandoniamo l'aplomb istituzionale che ci contraddistingue, ma pregni di profonda e sincera ammirazione non possiamo fare altro che inginocchiarci e ringraziare. Segata Sanshiro, grazie di essere esistito e aver illuminato d'immenso questo atomo opaco del male!