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The second hands-on of the pre-sequel

Alla GamesCom un nuovo provato con una demo diversa da quella dell'E3

PROVATO di Fabio Palmisano   —   16/08/2014

Inutile negare che Borderlands: The Pre-Sequel ha suscitato sensazioni miste fra il pubblico di affezionati alla serie Gearbox, divisi tra la moderata delusione per un titolo ancorato alla vecchia generazione di hardware e la voglia di affondare i denti in una nuova avventura alla ricerca del miglior bottino. Consapevoli della necessità di proporre qualcosa di diverso per solleticare l'interesse dei fan, gli sviluppatori di 2K Australia hanno dunque ribaltato alcune regole classiche del franchise, come potete leggere nell'articolo che trovate di seguito relativo al nostro primo incontro con il gioco in quel di Los Angeles. In questa sede, preferiamo descrivere le nostre sensazioni con una nuova demo con cui abbiamo trascorso una mezz'oretta, giocata su PC e relativa ad una missione di assalto ad una base lunare che si concludeva con lo scontro con un boss.

The second hands-on of the pre-sequel

Nella sessione di gioco dell'E3 avevamo scelto Willhelm e la sua abilità speciale che gli consentiva di lanciare due droni che lo aiutavano in battaglia, mentre stavolta abbiamo voluto metterci ai comandi del Claptrap, attirati dalle sue bizzarre capacità. Se si esclude la sua tendenza a straparlare come al suo solito, il caratteristico robot si comporta in combattimento come gli altri personaggi del gioco, ma sono i suoi rami di abilità ad essere decisamente fuori dal comune. Dopo averne visionato uno tutto basato sulla tendenza del Claptrap a chiedere ai compagni di dargli il cinque (con il divertente risvolto che se i membri del party ricambiano il gesto tutti godono di uno specifico bonus, mentre se rifiutano è solo lui a beneficiare di un aumento di potenza ancora più elevato), abbiamo optato per un albero delle abilità che definire assurdo è quasi riduttivo. Adottandolo, infatti, la mossa speciale del Claptrap diventa un vero e proprio lancio di dadi e la casualità determina qual'è il bonus per i successivi secondi: ci è capitato di vederlo indossare un cappello da pirata ed aumentare la sua potenza di fuoco con quattro cannoni montati sulle sue spalle, o ancora trasformarsi in stregone e conferire ai proiettili di tutto il party dei poteri magici, ma anche rimbalzare all'impazzata diventando un bersaglio impossibile da colpire. Per il resto, anche se la demo era basata su una missione diversa rispetto a quella dell'E3, le sensazioni sono state fondamentalmente le stesse: le nuove meccaniche ludiche basate sull'assenza di gravità possono apparire inizialmente spiazzanti per i patiti dei primi due episodi, ma non è escluso che sul lungo periodo possano dimostrare il loro valore, mentre la necessità di fare attenzione alle scorte di ossigeno negli scenari all'aperto continua ad apparirci come un aspetto potenzialmente frustrante. Nuove tipologie di armi e granate e gli inediti effetti elementali di laser e di ghiaccio sono invece notizie sempre gradite, ma è evidente che potremo vedere dove penderà l'ago della bilancia di Borderlands: The Pre-Sequel solo valutando il prodotto finale nella sua interezza, quando saremo in grado di mettere alla prova il titolo 2K Australia su terreni fondamentali per il franchise come la qualità e quantità delle missioni ed il livello di sfida, che come al solito in queste demo è sempre tarato verso il basso.

Anteprima E3 2014

Con l'eccezionale quantità di DLC che sono stati rilasciati da Gearbox dopo l'uscita di Borderlands 2, sembra persino strano ritrovarsi già a parlare di un nuovo capitolo della saga, eppure è proprio così: nonostante un titolo volutamente ambiguo, Borderlands: The Pre-Sequel ci tiene a dimostrare la propria personalità ed indipendenza rispetto al fortunatissimo secondo episodio, come abbiamo avuto modo di capire durante una presentazione con annessa prova di una breve sessione di gameplay.

Massacro lunare

Come è noto, Borderlands: The Pre-Sequel non è sviluppato direttamente da Gearbox, bensì da 2K Australia che sembra non aver alcuna intenzione di limitarsi a fare il compitino, a partire da un setting tutt'altro che scontato. Il gioco si colloca temporalmente tra il primo ed il secondo capitolo, e vedrà l'utente impersonare uno dei membri di una squadra assoldata da Jack il Bello per prendere il controllo della Hyperion e creare il suo esercito di robot.

The second hands-on of the pre-sequel

Sicuramente per i fan sarà interessante scoprire come il cattivo di Bordlerlands 2 è riuscito a diventare tanto potente, ma non mancheranno alcuni interessanti risvolti sotto il profilo del gameplay, a cominciare da un set di quattro nuovi personaggi fra i quali scegliere il proprio alter-ego: Athena, Willhelm, Nisha e persino un Claptrap. La demo che abbiamo giocato consentiva di prendere parte ad una semplice missione che non offriva nulla di nuovo rispetto alla tradizione del gioco: si trattava dunque di raggiungere i vari obiettivi che venivano segnati sulla mappa per eseguire un'azione contestuale, ovviamente uccidendo tutto quello che ci si trovava davanti. Verosimilmente si trattava di una parte piuttosto avanzata dell'avventura, dato che appena preso controllo del personaggio abbiamo potuto spendere una quantità tale di punti abilità da sbloccare una buona parte di skill in due dei tre classici rami in cui si suddividono. Nulla di nuovo sotto al sole fino a qui, dalla struttura ludica all'interfaccia e coinvolgendo anche la grafica, che ai nostri occhi non ha denotato grandi differenze rispetto a quanto visto nel secondo capitolo.

Borderlands: The Pre-Sequel aggiunge qualche nuova feature senza cambiare troppo le carte in tavola

L'ambientazione lunare (gran parte della storia sarà ambientata su uno dei satelliti di Pandora) porta però con sé due variabili che sicuramente avranno il loro peso nell'economia di gioco. La prima è l'assenza di gravità, che consente ai personaggi di compiere salti molto più alti e prolungati rispetto al solito, mentre la seconda riguarda l'ossigeno, dato che i protagonisti umani saranno costretti ad indossare un casco durante le escursioni in superficie, riempiendo le proprie scorte di aria tramite apposite torrette sparse in giro per lo scenario. Finora non sono state chiarite bene le reali implicazioni di queste scelte di design, ma la prova da noi effettuata non ci ha troppo convinto.

The second hands-on of the pre-sequel

La nuova gravità porta con sé un paio di mosse inedite, (una planata con una sorta di jetpack ed una picchiata a terra che provoca danni ai nemici circostanti) ma fluttuare ad ogni salto ci è sembrato un elemento che a lungo andare potrebbe diventare parecchio indigesto; nemmeno dover andare costantemente alla ricerca di ossigeno (per quanto, va detto, nella demo la scorta sembrava esaurirsi piuttosto lentamente) ci pare un aspetto capace di aggiungere qualcosa al gameplay, anzi. Ben più interessanti sono invece le due nuove tipologie di effetti elementali che andranno ad arricchire la già notevole varietà di Borderlands in tal senso: diamo dunque il benvenuto alle armi laser e a quelle criogeniche, le prime caratterizzate da un flusso continuo di fuoco e le seconde capaci di congelare i nemici e renderli così vulnerabili ad un colpo in mischia capace di farli finire in mille pezzi. Purtroppo, il basso livello di difficoltà della demo non ci ha consentito di sperimentare bene queste nuove tecnologie, e la frenesia tipica di un gameplay sullo showfloor non ci ha permesso di analizzare per filo e per segno le abilità del personaggio scelto.

CERTEZZE

  • Altra carne al fuoco per i fan
  • Due nuovi effetti elementali
  • Ambientazioni e nemici differenti...

DUBBI

  • ...ma che non sembrano molto accattivanti
  • Gravità ed ossigeno sono due fattori che lasciano perplessi
  • Cambia poco rispetto a Borderlands 2